Capitolo 2 - I ragazzi misteriosi

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Ciaooo a tutti! Eccomi col secondo capitolo della mia storia con Ines e Kylian, scusate se sono un po' lenta con l'inizio ma descrivere Disneyland mi fa rivivere i momenti in cui ci sono stata e mi dilungo ahah. Voi siete mai stati a Disneyland? È un posto veramente magico!
Se state leggendo queste righe, che ne dite nel frattempo di cliccare la STELLINA lì in alto? (E anche i capitoli precedenti, se non lo avete ancora fatto eheh) Per voi è un gesto da niente, ma potete aiutarmi a farmi sorridere un po' (che ultimamente ne ho un sacco bisogno!)
Comunque, vi voglio bene <3 Buona lettura, la vostra RomanticHeartFangirl

Dedico questo capitolo a kiaxxrq che è la mia seconda follower <3 grazie cara, spero che la storia ti piaccia!

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Riusciamo a lasciare le valigie in stanza e ci incamminiamo verso il parco. L'hotel dispone di un bus navetta, ma riesco a convincere papà e Florence a fare il percorso a piedi; ci vuole qualche minuto in più, ma è senz'altro più pittoresco. Un fiumicello passa tra gli alberghi, collegando le varie zone con romantici ponti in legno; nelle sue acque stazionano placidi dei grandi pesci grigi, mentre gruppi di paperelle si avvicinano al passaggio degli umani. Non ho niente per loro, che mi guardano speranzose, ma prometto col pensiero di portarmi dietro un pezzettino di pane dalla colazione, il giorno seguente.

Arriviamo al grande lago che fronteggia il Newport Hotel e sfiliamo di fronte all'hotel New York, per poi immetterci nella via centrale del Disney Village. Questo piccolo agglomerato di negozi è l'apoteosi del consumismo, con le sue luminose vetrine piene di chincaglierie inutili; ma santo cielo ne vengo catturata e non faccio niente per impedirlo. Thomas e io ci inoltriamo tra gli scaffali, saltellando entusiasti alla vista di ogni tipo di adorabile, inutile oggetto. Alla fine la fretta di entrare nel parco svanisce, di fronte a un luccicante cerchietto rosa con le orecchie di Minnie; lo indosso per provarlo ed è già mio, mentre Thomas sceglie le orecchie di Topolino, papà il cappello di Pippo e Florence una semplice coroncina da principessa. Thomas vuole anche i guantoni bianchi, ma lo convincono a desistere o, quantomeno, rimandare, dato che non sembrano molto comodi per muoversi tutto il giorno tra le giostre.

Per fortuna non è alta stagione, quindi non c'è moltissima gente; quanto basta per non sentire desolazione, senza però l'impiccio delle lunghe file. Arriviamo all'ultimo albergo, quello più prestigioso: il Disneyland Hotel, ovvero la famosa costruzione tutta rosa che spesso appare nelle foto. Sopra e ai lati ci sono le camere; passando sotto le arcate, invece, si arriva alla biglietteria e si entra nel parco. Non posso nemmeno immaginare quanto costi una notte in quelle stanze, dalle cui finestre si può godere del panorama del parco divertimenti, ma sicuramente una cifra che io non potrò mai permettermi. Non me ne cruccio, però: mi sento fortunata già ad essere qui, qualsiasi sia l'albergo in cui risiedo. 

Tiro fuori i biglietti di cui siamo già in possesso, mi avvicino ai tornelli e posiziono il codice a barre sul lettore a infrarossi; la macchinetta suona e una luce verde lampeggia. 
<<BENVENUTA A DISNEYLAND>> dice il mini schermo.
Sento un brivido corrermi lungo la schiena, esito: voglio godermi quell'attimo ancora per un po', l'attimo in cui il mio sogno diventa realtà. 
"Andiamo, andiamo, presto!" strilla Thomas tutto eccitato; mio padre gli corre dietro, Florence si volta verso di me.
"Tutto bene, Ines?" mi chiede, vedendomi impalata con la mano sul tornello. "Non ha preso bene il tuo biglietto?"
Un po' scocciata per il suo mettermi fretta nel mio momento di gloria, scuoto la testa; nel riemergere dal mio torpore sento degli schiamazzi alle spalle, un gruppo di giovani voci maschili allegre e scalpitanti. Butto un'occhiata furtiva alle mie spalle: le loro ombre troneggiano dietro di me, probabilmente li sto intralciando. Che nervoso! Ci sono un sacco di tornelli, un po' più in là, tutti qui dovevano venire? Beh, non posso stare ferma per tutto il giorno, comunque.
Spingo la barra in basso e muovo il primo passo nel parco, in quel mondo da favola; alzo il mento e poso lo sguardo su ogni dettaglio, avidamente, come se dovessi imprimerlo a fuoco nella mia mente. 

Cammino piano e, mentre sono lì con aria sognante, i ragazzi di poco prima mi passano accanto.
Sono dei giovani ben strutturati, alti, dal fisico tonico; o almeno, questo è ciò che traspare dalle loro tute sportive. Hanno tutta l'aria di essere degli atleti. Trovo un po' bizzarro il modo in cui tutti indossano il cappuccio delle loro felpe, alcuni hanno perfino un cappellino con visiera sotto, altri gli occhiali da sole. Sbatto un paio di volte le palpebre, sorpresa: mi ero persa questa moda bizzarra, dev'essere un nuovo trend. 
"Vieni, Ines!" mi richiama mio padre, distogliendomi da quella riflessione. Allungo il passo e li raggiungo, ci sono delle principesse che danzano nel gazebo della prima piazza che incontriamo, mentre nello sfondo, alla fine della Main Street, troneggia il bellissimo castello della Bella Addormentata. Mentre Thomas, Florence e papà assistono allo spettacolo delle principesse, faccio qualche foto attorno e mi scatto anche un selfie con il castello dietro di me. Controllo la foto prima di mandarla nel gruppo whatsapp delle mie amiche e subito mi accorgo di aver immortalato sullo sfondo il gruppo di ragazzi di prima, di spalle, che cammina lungo il marciapiede. 

Sono solo dei tipi strani, mi dico; perché mi ci sto fissando così tanto? Forse perché ho intravisto la pelle ebano e caffellatte delle loro mani, e, beh... ho un debole per la melanina abbondante. O forse è il fascino del mistero a farmeli notare così tanto. L'istinto mi dice di seguirli, non so perché, ma loro si stanno allontanando molto in fretta e non posso perdermi i miei parenti. Uffa. Potrei dire a papà di aspettarmi lì mentre cerco un bagno e usare quella scusa per assentarmi un po', ma mentre pianifico questo perfido piano il gruppo di misteriosi ragazzi è già sparito. 
Pazienza, Ines, non saprai mai la verità.

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Scusate se questo capitolo è un po' breve ma non ho molto tempo stasera. Allora? Cosa ne pensate? Se avete letto fin qui e vi ho intrattenuto, una stellina me la merito no? <3 Lasciatemi anche qualche parola, se vi va... è molto importante per me. Un bacio

Quel magico viaggio a Disneyland  || Kylian Mbappé ||Where stories live. Discover now