Capitolo 6 - Ci sarai?

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Amorissimeeeeee della RomanticCiurma, eccomi finalmente ❤️❤️❤️ Sì, ho trovato questo nome scemo, vi piace? ahaha Allora intanto tanto love a Piccolariri, TheAngelica93, Unsaidfrisbee, Nesrin_1201, Gloria-ioia e _1sofiaaa_a per i loro commenti amorosissimi nello scorso chappy 💓 avete reso la mia giornata più splendente con le vostre parole! Grazie anche a chi ha stellinato il capitolo, solo che le notifiche mi si accavallano e non posso ringraziarvi uno per uno ma siete anche voi tutti nel mio cuoricino!

Questo capitolo lo dedico a TheAngelica93 che è dolcissima e bravissima 💓(lei non ha una storia su Mbappé ma ha una bellissima original che vi consiglio di leggere! È piena di mistero e tiene incollati al racconto dalla prima pagina! si chiama Stagione N7 correte a dargli un'occhiata!)
E ora sotto col capitolo e ci vediamo alla fine...ANCHE PERCHÈ HO UNA NOTIZIA TRISTE...
😢

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Non ho dormito un cazzo. Fantastico, questa giornata comincia proprio bene.
Alla fine, presa dal nervoso, mi alzo con una buona ora di anticipo rispetto alla sveglia. Papà, Florence e Thomas stanno ancora ronfando beati. Mi chiudo in bagno e decido di prendermela comoda nel prepararmi; tanto per cominciare mi faccio una bella doccia.
Lo specchio mi restituisce il riflesso di due occhiaie che mi arrivano alle ginocchia. Non vi temo, maledette: è arrivato il momento che il correttore extra strong di Kat Von D faccia il suo dovere e valga i trenta euro che l'ho pagato. Anche perché sennò torno dalla commessa di Sephora e glielo faccio ingoiare.
No! No, Ines... calmati; calmati e respira. Me lo ripeto come un mantra, perché tra sonno e nervosismo ne ho un gran bisogno. E soprattutto ne ho bisogno per colpa della vocina che mi rimbomba nella testa da ieri: "Non ci sarà"; "Stupida" aggiunge a volte.
Cerco di zittirla, ma come darle torto?
Sono una vera illusa se spero davvero di trovarlo là, dietro a quel negozietto, alle dieci, che aspetta proprio me. Un calciatore miliardario, pluripremiato, stella nascente del calcio internazionale... sì, insomma, il grande Mbappè, ha di meglio da fare che stare in un parco giochi con una che a malapena conosce.
La mano che sta sfumando la cremina colorata sotto i miei occhi, improvvisamente, si blocca. Fisso il mio riflesso ancora sconvolto dalla brutta nottata, mentre un'altra vocina, più calma, mi dice: "Ma non è stato Mbappè a promettermelo... è stato Kylian".
Osservo impotente le guance che si fanno tutte rosse; ottimo, guardiamo il lato positivo: posso evitare di mettere il blush. Poi, scocciata dal mio stesso bipolarismo, sbuffo e scuoto la testa. Niente film mentali. Vietati.

Metto Lady Gaga su Spotify e canto assieme a lei, così mi distraggo mentre finisco di prepararmi. Quando sono truccata, pettinata e vestita, prendo la brillante coroncina di Belle. Godo ancora un po' della sua bellezza rigirandomela tra le mani, poi la indosso.

Durante la colazione, papà e Florence non mi danno pace.
Ho dovuto dir loro la verità prima ancora di decidere se farlo o meno: quando sono tornata al ristorante, ieri, e mi hanno vista con 'sta roba da centinaia di euro in testa, ho dovuto spiegare tutto prima che a mio padre prendesse una sincope. All'inizio, neanche a dirlo, erano entrambi scettici; diciamo le cose come stanno: si sono proprio messi a ridere. Mio padre ha riso poco, però, quando gli ho fatto notare che non avevo né borsa né portafogli, con me. Piuttosto che credere alle mie parole, ha cominciato a disperarsi all'idea che l'avessi rubata. Come se non sapesse che non son buona nemmeno a chiedere le salse omaggio al Mc Donald's, se non me le danno loro. Ho ammesso che un mio improvviso voltafaccia criminale possa essere più credibile di un calciatore del Paris Saint Germain che mi regala roba costosa e vuole rivedermi, perciò l'ho subito perdonato e ho sfoderato la mia arma vincente: le foto con Kylian. Gli scatti hanno ammutolito sia lui che Florence, ma non del tutto, perché il giocatore era tutto infagottato nella sua felpa e il viso rimaneva un po' in ombra. Florence sembrava più convinta, ma papà proprio no.
E così eccoci qui, al tavolo del ristorante dell'hotel, che discutiamo sul da farsi tra croissant, toast, pancakes, cereali, yogurt, spremute e cappuccini. Un giorno capirò perché a casa faccio colazione solo con un caffè mentre in albergo mangio come se fosse l'ultima cena; ma quel giorno non è oggi. Ho altri cazzi per la testa.

Quel magico viaggio a Disneyland  || Kylian Mbappé ||Where stories live. Discover now