Capitolo 20 - Champ de Mars

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RomanticCiurmaaaaaaa rieccomiiiiii <3 Stavolta sarò sintetica perché di nomi di ammmmorosi commentatori ce ne sono tanti: TheAngelica93, _Asia_14_, unsaidfrisbee, Gloria-ioia, Wednesdaytiamo, marah_pert, calirysnow, Fada01rsd, fedeceve, timami83, kSad_girl e KILIZE66 <3 CHE BELLO AVERVI AVUTI TUTTI TRA I COMMENTI GRAZIEEEEEEEE!!!

Come promesso, stavolta la menzione speciale per tutto il suo ammmmore nei miei confronti va a Fada01rsd <3 Lei è dolcissima e ha una bella storia che si chiama "Hestia Craven", un romantasy enemies to lovers <3 Se vi piace il genere (ma anche se non vi piace, perché il supporto non è mai abbastanza XD) vi consiglio di passare e darle un'occhiata... e qualche stellina e commento perché scambiarci supporto a vicenda è bellissimoooooooo!!! SPREAD THE LOVE <3

E adesso senza ulteriori indugi vi lascio al nuovo chappyno ehehe tornerà fuori Neymar o ce lo siamo definitivamente perso? Boh xD aahahahah chi leggerà vedrà <3

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Mentre ci prepariamo per uscire, imploro letteralmente Kylian di tenere un basso profilo per non farci riconoscere. La dose esagerata di paparazzi a cui siamo stati sottoposti nella mattinata mi basta già per tutta la vita.

Lui sorride con sufficienza. Capisco che ci sia abituato, ma non posso proprio comprendere come si possa vivere con così tanta esposizione. Cerca un paio di volte di liquidarmi con qualche risatina divertita, ma quando capisce che faccio sul serio si arrende e mi asseconda.

Quando esce dalla sua stanza indossa la tuta più anonima che abbia mai visto, grandi occhiali da sole a specchio e un berretto. Proprio come era conciato quando l'ho incontrato per la prima volta a Disneyland, ai tornelli di ingresso con i suoi amici. Vengo colta da un momento di nostalgia e mi perdo nell'osservarlo: perché quel ricordo mi sembra già parte di una vita fa? E perché il Kylian di quei ricordi mi sembra un'altra persona rispetto a quello che ho vicino adesso? 
"Ehi, principessa", esclama, facendomi tornare alla realtà. Mi sta squadrando da cima a fondo, come stupito del fatto che lo abbia semplicemente aspettato in salotto. "Io sono pronto. Perché non ti sei ancora cambiata?"
"Mh?" D'istinto abbasso lo sguardo sui miei vestiti, non capisco cos'abbiano che non va.
Al mio stupore solleva le sopracciglia. "Portare il tuo bel faccino là fuori non è proprio il massimo per tenere un basso profilo".
D'un tratto capisco. "Dici che riconosceranno anche me?"
Vedo il petto di Kylian gonfiarsi, mentre lui prende un profondo respiro che invoca la pazienza. "Ines, per l'amor del cielo, vuoi guardare il tuo telefono?"
L'ho guardato, in effetti, ma la mole di notifiche mi ha spaventata e non sono riuscita a decidermi da dove cominciare. Ho solo telefonato a papà e gli ho detto che sarei stata qualche giorno lì, a casa di Kylian. Non era molto tranquillo, ma quando mai lo è.

"Va bene, hanno scoperto il mio nome e mi taggano tutti i profili... ma da qui a riconoscermi per strada-"
"Ines!", mi interrompe Kylian, corrucciato in volto.
"Va bene, va bene!", sbotto alzandomi in piedi. Mi dirigo nella stanza in cui ci sono le mie cose e apro la valigia. Prendo gli occhiali e una sciarpina leggera da avvolgermi intorno alla testa. Non ho un cappellino. 
Sfilo il tessuto sottile e tra le magliette sbuca un luccichio. Vedo solo poche pietre ma so bene di cosa si tratta. La mia coroncina di Belle. 
Non voglio abbandonarmi ai pensieri che tentano di riportarmi ai due giorni precedenti e la ricaccio sotto a tutto, mentre prendo un paio di jeans, una semplice canotta e le scarpe da ginnastica. Mi cambio, raccolgo i capelli e avvolgo la sciarpina attorno alla testa, poi indosso gli occhiali.
Consulto il mio riflesso allo specchio e mi vien da ridere: sembro una diva anni cinquanta con quel look. Ma in effetti stento io stessa a riconoscermi, quindi immagino possa funzionare anche per gli altri.

Torno in salotto dove Kylian mi aspetta. Un sorriso e un cenno di assenso mi fanno capire che approva la copertura.

Salutiamo Louis e usciamo di casa; nell'ascensore, Kylian mi osserva a lungo. Quando arriviamo nell'atrio guarda verso la porta d'uscita, dove ci aspetta la macchina che, stamattina, ci ha accompagnati fin lì. Tentenna un po', poi mi prende per mano e mi trascina dalla parte opposta.
"Dove..."
"Vieni con me", mi incita senza fermarsi. 
Ci spostiamo verso il retro dell'edificio, prendiamo delle scale e scendiamo nel seminterrato; sfrecciamo di fronte a una serie di porte d'acciaio che chiudono altrettanti, enormi garage, fino a che non ci fermiamo di fronte a una di esse.
Kylian tira fuori un piccolo telecomando dalla tasca e lo punta contro il portellone, ma prima che possa premere il pulsante gli poggio una mano sul braccio e lo fermo. 
"Non vorrai prendere la tua macchina"
"Perché?"
"Perché immagino che qui tutti la conoscano", gli spiego, "come conoscono l'auto che ci aspettava fuori. Che senso ha essersi imbacuccati così se poi ci facciamo riconoscere per via della macchina?"
Kylian ha ancora il braccio puntato verso il garage, ma allenta la presa sul telecomando.
"E cosa vorresti fare, allora?", mi provoca, "Andare a piedi?"
"No... a piedi no."

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⏰ Last updated: May 28, 2023 ⏰

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Quel magico viaggio a Disneyland  || Kylian Mbappé ||Where stories live. Discover now