How I f̶u̶c̶k̶ marry my best friend {kiribaku-omegaverse}

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KIRISHIMA POV

Seduto al lungo tavolo per assemblee, mi ritrovo a tenere le gambe aperte nel tentativo di nascondere l'erezione scalpitante.

Il palmo della mano è premuto contro la mia bocca, così da nascondere il rossore e gli ansimi eccitati.

Cerco di trattenere i feromoni per non causare danni con gli altri alpha, poi farei brutta figura davanti agli hero della mia agenzia.

La mano libera, che tengo sotto il tavolo, impugna il telefono con una chat aperta.

Stamattina, proprio prima di entrare nella stanza delle assemblee, un ragazzo sull'app di incontri mi aveva scritto.

Abbiamo iniziato a chattare e devo dire che è un tipetto abbastanza interessante, molto interessante.

Infatti, se ora ho il cazzo duro, è perché quell'omega mi ha scritto delle cose troppo erotiche.

Cerco comunque di prestare attenzione al discorso che sta facendo Fatgum assieme al senpai Tamaki, ma la mia mente fa fatica a concentrarsi.

"Bro, tutto apposto? Non ti vedo al massimo, stai male?" mi domanda a bassa voce all'orecchio il mio compare Tetsutetsu.

Alzo di scatto la testa e lo guardo negli occhi, annuendo dopo aver metabolizzato la domanda.

Mugola e, anche se poco convinto, torna ad ascoltare il discorso.

Sento il telefono vibrare nella mia mano, così abbasso lo sguardo sotto il tavolo per vedere da chi venisse la notifica.

«Bl0wj0b.king ti ha mandato una foto»

Alzo un sopracciglio incuriosito e l'apro subito, rimanendo poi con gli occhi sgranati per ciò che vedo.

La foto mostra le lenzuola del letto bagnate e macchiate di sperma fresco, sotto aggiunge un messaggio con scritto: «Guarda che bravo omega che sono, ho sborrato così tanto solo pensandoti. Chissà quanto verrai te vedendo questa foto».

Deglutisco a vuoto e sono costretto a lasciare l'assemblea per qualche minuto.

Vado verso il bagno e, chiusa la porta della cabina, mi appoggio al muro ansante.

Il respiro pesante e voglioso riecheggia in quelle quattro piccole pareti di plastica e i miei feromoni eccitati si espandono per l'aria.

Tenendo ancora quella foto sullo schermo, mi abbasso gli indumenti inferiori e osservo il mio cazzo duro come marmo.

Ansimo nel sentire la mia punta gocciolare, il nodo pulsare insistentemente e i testicoli pesanti ricolmi di sperma, ho bisogno di sfogarmi.

Subito la mia mano si poggia sulla mia erezione e inizia a muoversi sulla cappella velocemente.

Stimolo questa meglio che posso e, preso da quel piacere, poggio la nuca sul muro e sporgo il petto che si muove rapido su e giù.

Mi mordo il labbro inferiore per trattenere i gemiti e, stringendo la presa sul mio cazzo, passo a stimolare tutta la lunghezza.

Muovo lievemente il bacino avanti e indietro, ripensando alla foto che aveva pubblicato del suo culo e immaginando di scoparlo senza pietà.

Punto gli occhi in alto e, sentendo il ventre formicolare, aumento l'intensità dei movimenti.

Mi ritrovo dopo poco a venire, schizzando sulla mia mano e sgocciolando anche sul pavimento.

Soffoco il gemito dovuto all'orgasmo e mi ritrovo a sedermi a terra stremato.