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BAKUGO POV

È sabato notte e stranamente mi sveglio con un strano presentimento.

Alzo la testa e mi guardo lentamente attorno, confuso da questa macabra sensazione che provo.

L'ora segna l'una di notte e, per la stanza buia, non vola una mosca.

Ironia vuole che non sarei in grado di sentire nulla a prescindere.

Al mio fianco, Kirishima dorme tranquillamente avvolto nelle lenzuola, lui non sembra provare il mio stesso malessere.

Mi metto seduto ed afferro l'apparecchio acustico, così da vedere se almeno captassi dei rumori sospetti.

Provvedo ad alzarmi e mi avvicino titubante alla porta, provando a comprendere cosa ci fosse che non andava.

Negli anni ho sviluppato un sesto senso: riesco a capire, sopratutto in campo di battaglia, se qualcosa di brutto sta per succedere.

E ora sento questo presentimento.

Deglutisco e, dopo aver tirato un'altra occhiata al rosso, esco silenziosamente dalla nostra stanza.

Cammino lentamente per il corridoio del primo piano, qui ci sono solo le camere da letto.

Nel weekend tutti e tre tornano a casa, non stanno ai dormitori, spero che questa sensazione non sia dovuta a uno di loro.

Faccio qualche altro passo e il mio occhio si posa su una porta non del tutto chiusa.

Dalla piccola fessura intravedo una flebile luce, che ci fà qualcuno con la luce accesa all'una di notte?

Mi metto davanti alla porta e vedo essere la stanza di Tsukiyami, ciò mi fà sentire ancora peggio.

Che sia vero allora che si comporta in modo strano? Forse è proprio questo che ha accesso il mio sesto senso?

Deglutisco e poggio lentamente la mano sulla maniglia, aprendo nel modo più silenzioso e calmo possibile la porta.

Sporgo la testa verso la stanza e quello che vedo inizia a inquietarmi.

La cameretta è avvolta nel buio, solo una lampada è accesa e permette un minimo di visione, dritto davanti a me spicca la figura del corvino piegata sulla propria scrivania, intento a parlare tra sé e sé a bassa voce.

Deglutisco a vuoto e mi avvicino con il cuore che batte veloce contro il petto, non mi sono mai sentito così inquieto.

Noto ora la superficie della scrivania completamente sommersa da fogli e materiali da disegno, solo un piccolo spazio è libero per ospitare dei pezzi di metallo e dei bulloni.

Allungo un braccio verso la sua spalla, ma l'ansia me lo fà tremare come una foglia.

Poggio delicatamente la mano sul suo corpo e con ciò mi mostra un essere che non è mio figlio.

Gira di scatto la testa verso di me, gli occhi sgranati dalle pupille minuscole si puntano a guardarmi con una strana espressione che non riesco a decifrare.

Schiudo le labbra per parlare, ma non riesco a far uscire nessuna parola per colpa del malessere interiore.

Mi sento strano, ho quasi...paura di lui?

Il suo respiro è affannato e quegli occhi non si scollano dal mio corpo.

"C-cosa stai facendo? È tardi" provo a dire in modo orgoglioso anche se la voce mi trema.

Si rigira in avanti, chino sulla scrivania a riprendere ciò che ho interrotto.

"Progetto per scuola"

How I f̶u̶c̶k̶ marry my best friend {kiribaku-omegaverse}Where stories live. Discover now