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KIRISHIMA POV

Sono le 17 e ormai avevo mandato vari messaggi a Bakugo quel pomeriggio, ma ancora non ho avuto nessuna risposta.

Così decido che, se non mi avrebbe risposto fino alla fine del mio turno lavorativo, sarei uscito a prendere del cibo da asporto e sarei poi passato a vedere come stesse.

Una volta finito il mio incarico, saluto Tetsutetsu con un sorriso e mi dirigo verso il locale preferito da me e Bakugo, dove di solito ci fermiamo durante la pausa delle pattuglie.

Entro nel piccolo locale e subito, la poca gente presente, inizia a parlare e a indicarmi con sguardo luccicante.

Io e il biondo veniamo sempre qua perché è poco frequentato e quindi riusciamo a mangiare in pace, ma a quanto pare stasera i civili hanno voluto ritrovarsi tutti qui.

"C'è Red Riot, mamma! Guarda, mamma!" esclama un bambino sui sei anni e dai capelli neri con una ciocca rossa colorata.

La madre cerca di zittire il figlio, dicendogli che non era educato indicare e gridare in pubblico.

Ridacchio e mi avvicino al piccolo fan, inginocchiandomi poi davanti a lui per poterlo guardare negli occhi.

"Red Riot, guarda! Mi sono fatto i capelli rossi come i tuoi!" afferma orgoglioso indicandosi la capigliatura.

Gli sorrido e accarezzo quella piccola testolina, emettendo poi un piccolo verso proveniente dal mio alpha interiore.

Ormai ho ventitré anni, forse dovrei cominciare a creare una famiglia?

Voglio dei cuccioli

Scuoto la testa per reprimere l'istinto e saluto il bimbo e la madre, andando poi al banco per prendere la cena.

Dopo aver comprato un bel po' di ravioli al vapore assortiti, pensando alla fame che avrà il biondo, risalgo in macchina e mi reco verso casa sua.

Parcheggio davanti al suo cancello e stavolta, invece di entrare subito, provo a bussare.

Con grande stupore, mi viene aperto da un Bakugo vestito in maniche corte e con gli occhiali da vista addosso, il tutto è accompagnato da uno sguardo parecchio scazzato.

Dopo averlo salutato, gli faccio vedere i sacchetti con la cena, proponendo così di mangiare insieme.

L'omega spalanca gli occhi e a quel punto penso che forse l'idea non gli è piaciuta.

Magari è ancora spaventato da quello che è successo l'altra volta, non lo biasimo

Sto per dire che me ne andrò subito, scusandomi così per la pessima idea, ma Bakugo si fionda sui sacchetti.

"Dammi il cibooo!" urla prima di strapparmeli di mano e correre dentro l'abitazione, lasciandomi la porta aperta per farmi entrare.

Lo guardo sorpreso e poi, ridacchiando, lo seguo.

Vedendo la sua fame, che fra poco si mangia pure i sacchetti, lo aiuto a preparare la tavola con tutto il necessario.

Una volta sistemato, ci sediamo e iniziamo a mangiare in silenzio.

«Silenzio» è una parola grossa; sì, c'è silenzio, ma i rumori che sta facendo Bakugo mentre si strafuga di ravioli non sono molto silenziosi.

Per smorzare la tensione e trovare un argomento qualsiasi, me ne esco con la prima cosa che mi passa per la testa.

"Perciò... Sei deciso a non trovare ancora nessuno con cui stare nel periodo del calore?"

Dopo aver ricevuto come risposta una faccia stralunata, forse capisco che non sia stata la domanda più giusta da fare.

How I f̶u̶c̶k̶ marry my best friend {kiribaku-omegaverse}Where stories live. Discover now