11-Attacco a 10880 di Malibu

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"Da bambino avrei dovuto piangere di più, e dovrei piangere anche adesso, altrimenti finirò per scoppiare."

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Malibu, California
22 dicembre 2012

Stark's Home

Erano passati un paio di giorni da quell'annuncio di mio padre. Non avevo fatto altre che svegliarmi soprassalto la notte e di vivere con un'ansia perenne il giorno. Stavo cercando di recuperare le forze meditando, ma delle voci provenienti dal piano di sotto mi fecero perdere la speranza. Mi alzai dal letto e mi teletrasportai nel soggiorno, attirando l'attenzione dei presenti. E la vista di non due, ma di tre persone nell'atrio di casa mia mi fece contrarre il viso in una espressione sorpresa. Mio padre, Pepper e poi un'altra donna con lunghi capelli scuri e occhi castani. Sgranai gli occhi quando la riconobbi, ma cercai di nascondere subito la mia reazione.

Che diavolo ci faceva nel soggiorno di casa mia una delle vecchie fiamme di mio padre?

"Sono visibilmente confusa" parlai rivolgendo uno sguardo prima all'intrusa e poi a mio padre, "cosa ci fa Maya Hansen a casa nostra?" cercai di non far trapelare il mio stupore.

"Oh fantastico, anche Alex si ricorda di lei!" Pepper mi indicò con una mano mentre tornava a guardare papà, parlando con un tono più alto.

"Non è come sembra," Papà scosse leggermente la testa con nonchalance, riferendosi all'altra donna bruna.

"No, non proprio," concordò Maya con un'alzata di spalle, "E' stata solo una notte."

Oh. Fantastico. Sarei riuscita a vivere anche senza essere a conoscenza di questo particolare.

"Sì," disse rapidamente papà prima di girarsi verso di me, "Ehi!" fece un cenno selvaggio e drammatico con le mani, "entra in un orecchio ed esce fuori dall'altro, ok?!"

Non ho avuto la possibilità di rispondere perché all'improvviso papà è stato distratto da ciò che Pepper stava dicendo a Maya: "Ti sei risparmiata un mondo di dolore".

Papà si voltò verso di lei, tirando un'espressione profondamente offesa, "Cosa?" gemetti impaziente. Maya era d'accordo con questa espressione irritante e consapevole: "Ne sono più che sicura".

Le lanciai uno sguardo cupo. "Fidati di me," Pepper le fece cenno con una mano accompagnata da una risata prima di tornare a guardare papà,
"Stiamo andando fuori città. Tu, io, e Alex. Ce ne andiamo."

"Oh si!" Le ho puntato contro un dito tremante, cercando ancora di inspirare abbastanza aria, "Sì, sì! È una buona idea! Allora posso spiegare tutto sul-"

"Okay," papà interruppe, "Ci siamo già passati", unì le mani mentre scuoteva rapidamente la testa verso di lei, "No, non ce ne andremo"

"Sì!" risponde Pepper.

Non ce la facevo più, avevo un cattivo presentimento. Dovevamo andarcene immediatamente,"Per favore, smettetela entrambi! Andiamo via di qua, papà ti prego"

"Tesoro", ha provato a convincermi papà.

"Dobbiamo andarcene!" urlò Pepper.

"Ottima idea. Andiamo," Maya indicò con un pollice sopra la sua spalla.

"No, non con te!" Ho puntato un dito nella sua direzione, "Perché sei qui?!" Ha esitato ad aprire la bocca per rispondere, ma è stata nuovamente interrotta da papà.

The  Witch ✵ 𝘚𝘵𝘢𝘳𝘬Where stories live. Discover now