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"Mentire costa troppa fatica, devi sempre rimanere concentrato, non puoi rilassarti neanche per un solo istante. Basta così poco per tradirti, che ti conviene restare sempre nella parte, con la maschera di plastica appiccicata sul viso. Lascia...
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"Nessuno è più superbo di colui che si crede immune dai pericoli del mondo."
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📍Luogo non identificato
Il mio corpo si solleva di scatto ed emetto un respiro forte e ansimante.
Le mie braccia si muovono mentre cerco di trovare qualcosa a cui aggrapparmi, qualcosa che mi spieghi cosa sta succedendo.
Sono coperta da uno spesso strato di sudore e terra, e non riesco proprio a ricordare perché. Il mio petto è ancora ansimante per il respiro affannoso e il mio cuore batte forte contro la gabbia toracica.
I miei occhi azzurri bruciano e si guardano intorno confusi. Sono in uno spazio chiuso, sdraiata su un tavolo o qualcosa del genere.
Le pareti e il soffitto sono grigi e neri, illuminati solo da poche luci. Non ci sono porte o finestre da cui posso uscire.
Nessuna via di fuga.
Sono intrappolata.
Sto per morire.
"Ehi, ehi," due mani mi prendono il viso, bloccandomi.
"Lasciami!" chiedo con voce rauca, allontanando rapidamente le mani e alzando una mano.
"Whoa! Rilassati! Rilassati ", una voce acuta mi fa battere le palpebre con forza e per poi riconoscere lentamente l'uomo davanti a me.
Tony. Tony... Stark.
Mio padre.
Papà.
"Tu mi hai fatto questo. Mi hai lasciato solo."
Un brivido mi attraversa il petto e poi mi fa tremare le spalle.
Quelle parole.
Erano un sogno?Erano reali?
Una goccia di sudore mi cola dalla fronte lungo il lato del viso e apro la bocca per dire qualcosa che dimentico immediatamente. Gli occhi castani di mio padre sono spalancati per la cautela e le sue mani sono alzate in segno di resa. Sembra stanco.
Era una visione. Ma era così reale.
Sembrava più di un semplice sogno.
Raven.
Lei era lì e le cose che ha detto... quelle cose su... sul lasciarsi andare.
Loki ha detto che era quello che volevo. Non sono sicura che lo fosse. O forse lo era. O forse lo sarà.
Faccio un respiro teso; il mio pugno è ancora serrato e alzato. Facendo un piccolo passo avanti, mio padre abbassa le mani mentre cerca di abbassare le mie.
