Capitolo 1

273 13 0
                                    

-DAI, DAI! Kalani muoviti!- esclamò Tuk con entusiasmo, saltellando allegramente verso la sua destinazione, trascinando con se la sorella.
-Arrivo, arrivo- sospirò divertita la più grande, seguendo l'altra con passo annoiato, quasi facendolo apposta per innervosire la Sully più piccola.

Come era facile capire, la secondogenita era stata incaricata di  badare alla sua sorellina, o per meglo dire: lei e Kiri erano state incaricate, ma quest'ultima era sparita circa mezz'ora prima chissà dove con Spider alle calcagna.
Kalani poteva giurare che quel ragazzo la seguiva come un cagnolino: non era ceca, vedeva il modo in cui si guardavano e questo non le piaceva.
Non aveva certamente niente contro il ragazzo, ma non nutriva neppure una grande simpatia per lui; capiva quanto dovesse essere dura per lui la vita su Pandora, con il costante promemoria di chi fosse figlio e di quanto fosse diverso rispetto agli altri Na'vi, ma non riusciva a mandare giù il modo in cui era preso da Kiri, per lei non era semplicemente giusto, quasi da egoista.

Tuk la trascinò ancora per qualche metro, fino a quando non raggiunse il muro del laboratorio, per poi girarsi verso Kalani in attesa. Quest'ultima sorrise divertita dalle piccole buffonate della sorellina, ma fece ciò che le era stato detto poco prima, portandosi quindi le mani sugli occhi,  oscurandosi la vista: -Uno... due... tre- cominciò a dire accompagnato da dei piccoli passi che velocemente fuggivano per trovare un nascondiglio sicuro.

Non era così male fare la babysitter infondo, insomma, dopo aver fatto lo stesso con Kiri e Lo'ak, era diventata ormai un'abitudine per lei.

-Che stai facendo?- sentì parlare un Na'vi di fronte a sè.
Ella in tutta risposta alzò gli occhi al cielo, per poi togliersi le mani dagli occhi e guardare il ragazzo dinnanzi a sé: -ciao Räong, cosa ti porta qui? Sono un tantino impegnata...-

Räong era un Omatikaya della sua età, un guerriero per la precisione. Non si poteva certo dire che non fosse affascinante: alto, molto più degli altri ragazzi, con un bel fisico e dei lisci capelli neri legati in piccole trecce, rasati sul lato destro della sua testa; il tutto accompagnato da un scintillante piercing al labbro.
Era sicuramente uno dei ragazzi più affascinanti del clan, con un sacco di ragazze che un giorno desideravano poter essere la sua compagna per la vita; una di queste non era di certo Kalani, ma il ragazzo era deciso (in particolare in quest'ultimo mese) di corteggiarla molto più di come ci si aspetterebbe dopo essere stato rifiutato gentilmente per almeno cinque volte e bruscamente per altre 2.

-Impegnata a fare cosa? Posso aiutarti? Sai, sono il...-
-Guerriero più forte della nostra età, si lo so, me lo hai già detto almeno sei volte- lo interruppe alzando gli occhi infastidita: la verità era che non si avvicinava neanche lontanamente alle abilità di Neteyam, ma essendo il ragazzo orgoglioso e narcisista che era, non riusciva a non mettersi in primo piano davanti alla "sua" donna.
Il ragazzo ridacchiò in modo civettuolo, per poi avvolgerle un braccio sulle spalle vedendola iniziare ad allontanarsi , non lasciandole altra scelta se non quella di rimanere con lui.

-Non toccarmi o giuro che...- iniziò la ragazza, cercando di rimanere calma e di non spaccargli la faccia.
-Giuri cosa?- flirtò lui iniziando lentamente a far scorrere la sua mano lungo la schiena di Kalani.
In tutta risposta gli arrivò una gomitata al fianco abbastanza forte da fargli levare la presa, quasi per lo shock; non pienamente soddisfatta la Sully (avendo evidentemente preso da sua madre la maggior parte dei suoi tratti), gli ringhiò addosso.
-Non sarò una cacciatrice come te ma posso giurarti che riuscirei benissimo a spaccarti il culo, piccola faccia di merda- gli sibilò, per poi lanciare le sue ultime quattro parole in inglese in modo che Räong non le capisse appieno, comprendendo però che non fossero certamente parole carine o di incoraggiamento.

Con queste parole Kalani girò i tacchi, iniziando a camminare verso il punto in cui aveva sentito addentrarsi i passi di Tuk poco prima.

Non ci volle molto prima di trovare sua sorella. Ella era infatti nascosta dietro due ceste, lasciando però spuntare la coda, che ondeggiava liberamente da una parte all'altra.

"Io Ti Vedo" [Aonung x oc]Where stories live. Discover now