Capitolo 11

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I giorni erano passati lenti, strazianti.
Sebbene Lo'ak e Aonung avessero fatto pace e fossero effettivamente iniziati ad essere amici, Kalani non riusciva a passarci sopra, e non importavano tutte le volte che il metkayna si fosse provato ad avvicinare, lei sarebbe sempre andata nella direzione opposta.
Quasi come un metodo di difesa infatti, aveva paura di affrontarlo, paura di riuscire a perdonare un Na'vi che aveva appena compiuto un gesto così sconsiderato nei confronti di suo fratello.

L'odio ribolliva nel suo cuore, tutte le serate passate insieme ormai dimenticate, cacciate in un angolo della propria testa e chiuse a chiave.
Ciò nonostante la Sully non poteva fare altro se non pensare a lui.

Aonung dal canto suo non era messo meglio, pentito più che non mai delle sue azioni, non riusciva a non pensare a lei ed al suo maledettissimo sorriso, quello stesso sorriso che era riuscito a far comparire con la stessa velocità con il cui era sparito quel fatidico giorno.

Era dolorosamente ovvio per tutti come fosse successo qualcosa tra i due.
Neytiri poteva benissimo vedere come fosse cambiato l'umore della figlia.
Prima di allora, in quel breve periodo passato con i metkayna Kalani sembrava più felice del solito, sbocciando con un incantevole sorriso sul volto ogni giorno.

-Penso che tu debba perdonarlo- disse semplicemente la madre, preoccupandosi di ripulire le briciole di cibo sparse, avendo appena finito di pranzare; il resto della famiglia se ne era di fatti andata, lasciando nel marui soltanto lei e la figlia maggiore.
-Perché dovrei?- fu la sua risposta, senza neanche alzare lo sguardo, troppo impegnata ad intrecciare i suoi bei capelli in piccole treccine e perle raccolte negli ultimi giorni.

Neytiri non rispose, appoggiando invece il panno sporco di lato e sedendosi dietro alla figlia, afferrando un legno utilizzato come pettine.
-Aspetta. Faccio io-

Kalani aveva sempre amato farsi intrecciare i capelli dalla madre, erano momenti intimi e calmi, la aiutavano a rilassarsi: ricorda con affetto ad esempio come certe volte, quando ancora era piccola, si addormentasse lì seduta, appoggiandosi alla schiena della donna.
Tra le due c'era silenzio e sicuramente Neytiri non lo avrebbe rotto per prima, doveva aspettare che fosse la più piccola ad aprirsi.

-È solo che... è stato stupido-
-Lo è stato, sì- concordò.
-Come posso dimenticare così?-
-Non puoi, no- a quel punto Kalani abbassò gli occhi sconfitta, ma poi la madre proseguì -puoi passarci sopra però-
-Passarci sopra?- chiese con una risatina accompagnata da un sospiro.

-Vedi tesoro, quando scoprii che tuo padre...-
-Perché devi sempre tirare di mezzo papà?- sputò lei irritata, avvolgendo le proprie braccia intorno a sé; Neytiri però la ignorò:
-Quando scoprii che tuo padre si era alleato con la gente del ciele e che per colpa sua la nostra casa era stata distrutta... l'ho odiato, con tutto il mio cuore-
Con questa frase fece una pausa, quasi per rallentare il suo battito cardiaco -eppure sono riuscita a perdonarlo... lui si è fatto perdonare-
-Ma non ha senso allora, perché...?-
-L'amore non ha senso, bambina mia-

Amore.
Quella parola la colpì più veloce di un fulmine.
Quella parola così intima eppure così estranea.

-Io non amo Aonung, mamma-
-Beh, qualsiasi cosa tu provi per quel ragazzo è sicuramente ricambiata- affermò Neytiri continuando ad intrecciare i capelli della figlia, impegnandosi a creare tante piccole trecce, alcune legate da un nastro colorato, dando quasi l'impressione che tra i capelli della ragazza ci fossero ciocche dai colori brillanti -il vostro rapporto non merita di finire così-

-Cosa dovrei fare?-
-Dagli una possibilità di essere ascoltato, solo così potrai decidere con il cuore-

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&quot;Io Ti Vedo&quot; [Aonung x oc]Where stories live. Discover now