"Io Ti Vedo" [Aonung x oc]

Capitolo 8

I Sully erano tutti impegnati a camminare: Tuk in testa al gruppo, avanzando velocemente ogni tal volta che vedeva sulla sabbia delle conchiglie affascinanti; poi c'era Lo'ak, che andava a passo fiero verso il luogo prestabilito da Tsireya il giorno prima, quasi per colpirla al suo arrivo; a seguire Kiri, che si impegnava a raccogliere ogni conghiglia trovata dalla sorella più piccola e, infine, c'erano i due gemelli che camminavano spalla contro spalla, controllando ogni mossa dei fratelli, come fosse una routine.

-Ieri sei rientrata tardi-
-Che cosa?- rispose Kalani alla domanda del più grande, corrungando le "sopracciglia" in modo confuso,  sebbene il suo piccolo sorrisetto la tradisse.
-Pultroppo per te ti ho sentito rientrare- disse semplicemente Neteyam, dandole una leggera gomitata nel tentativo di incitarla a parlare.
-Ah d'accordo! Mi hai beccata- rispose l'altra alzando le mani in segno di resa, con lo stesso tono di una bambina che viene trovata a mangiare del cioccolato all'insaputa nei suoi genitori.

-Non riuscivo a dormire quindi mi sono fatta un giro-
-E...?-
-Quando mi è venuto sonno sono tornata- concluse la ragazza.
-Tutto qui?-
-Già, tutto qui-

La verità era ben lontana dall'essere quella però, la sera prima era ormai la terza serata di seguito... solo lei ed Aonung.
Beh, la seconda volta è stato piuttosto imbarazzante, se ne erano stati semplicemente lì seduti, senza dire una parola e guardando le stelle.
Quella della sera prima però era stata molto più... amichevole: scherzi, risate e prese in giro.
Kalani si sentiva estremamente in colpa a mentire a suo fratello, ma sapeva che, se anche solo un membro della sua famiglia avesse saputo delle sue "scappatelle notturne" con il figlio del capo, il quale non si era mai neanche comportato decentemente alla luce del Sole, lasciando trasparire il suo vero io solo al calare della notte, non avrebbe fatto una bella fine.

Poteva già immaginare le urla di suo padre, o addirittura quelle di Ronal. Non che stessero facendo chissà cosa, non si erano accoppiati e non erano neanche intenzionati a farlo, si incontravano su quella spiaggia per pura casualità : lei aveva bisogno di starsene un po' in pace e lui... beh lui non le aveva ancora detto il suo motivo.

-Hey ragazzi!- salutò una voce davanti a loro: Tsireya, che fino a quel momento era rimasta seduta ad aspettare, si alzò velocemente in piedi, scuotendo vigorosamente la sua mano in segno di saluto. Dietro di lei Rotxo fece lo stesso.
Tra il gruppo iniziò presto una breve conversazione basata sul programma che avrebbero rispettato per quella giornata: -oggi vi aiuteremo con il respiro, poi..- cercò di dire la ragazza metkayna, per poi essere interrotta dalla secondogenita Sully:
-Aonung?-

-Oh, nostro padre ed altri uomini sono andati a caccia, si deve allenare: fra poco avrà il suo rito di passaggio-
A quella risposta Kalani annuì semplicemente, ricevendo però uno strano sguardo dalla sorella del ragazzo in questione.
La Na'vi della foresta scrollò semplicemente le spalle, credendo che fosse solo una sua impressione, rimanendo però con il dubbio.

A quel punto tutti si sedettero su uno scoglio abbastanza sgrande da farli stare tutti, eccetto Tuk che era rimasta a giocare con la sabbia, troppo piccola per quella lezione, la avrebbe infatti avuta quello stesso pomeriggio con la presenza solo di Tsireya.
Presto i ragazzi iniziarono a respirare profondamente, seduti a gambe incrociate, con le mani appoggiate alle proprie ginocchia.
-Respira da qui- disse dolcemente Tsireya, portando una mano sullo stomaco di Lo'ak, il quale annuì semplicemente -Lo'ak, il tuo cuore è molto veloce- continuò lei.

A quel punto Neteyam non poté riuscire a trattenere un sorrisetto divertito, seguito da Rotxo e da Kalani, la quale lanciava con le labbra dei bacini in direzione del fratello: in tutto questo Kiri non poté fare altro che sospirare.

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-Ti sono mancato oggi ragazza della foresta?-
Kalani sorrise istintivamente alla voce dietro di lei, un effetto ormai naturale all'avvicinanza con il metkayna.
-No-
-No?- chiese allora Aonung, portandosi una mano sul cuore offeso, per poi sedersi accanto a lei e poggiarle una mano sulla spalla opposta, in modo da avvicinarla: -allora perché Tsireya ha detto che hai chiesto di me?- sussurrò lui all'orecchio della Sully.

A quel punto la pelle della ragazza si fece più violaceo, mentre le lentiggini lucenti intorno alle guance diventarono più luminose.
Allora scosse leggermente la testa, cercando di trovare una buona frase con cui replicare; passarono quindi una manciata di secondi prima che ella rispondesse -e perché, le hai chiesto di me forse?- appoggiando leggermente il fianco sul torace di Aonung e girando la testa, in modo tale che le loro facce fossero a pochi centimetri di distanza.

Fu allora che Kalani provò un grande desiderio di baciarlo e di unire quelle labbra che giacevano così vicine a lei, ma non era l'unica; Aonung non faceva altro che poggiare il suo sguardo sulla bocca della ragazza e sugli occhi, per poi passare ad ogni leniggine presente sulla sua pelle. Effettivamente passò poco, forse una decina di secondi, prima che il metkayna si allontanasse leggermente, tossendo in imbarazzo e togliendo il braccio dalle spalle della ragazza.
Alzò gli occhi, per poi dire in modo casuale: -potrei averlo fatto- ma, prima che l'altra potesse dare una risposta si alzò, iniziando a guardarsi intorno.
-Che c'è?- chiese quindi Kalani, portando confusa i suoi occhi nello stesso punto dell'altro.

-Vieni, conosco un posto- replicò semplicemente il quindicenne. Lei rise leggermente in risposta, per poi porgergli le mani; a quel punto lui la guardò confusa, quindi lei disse semplicemente: -sei un gentiluomo, no? Aiutami- e con questo agito le dita delle mani. Aonung divertito non disse niente, girandosi e iniziando a camminare.
Vedendo che lui non la avrebbe aiutata Kalani si alzò  (scherzosamente) indignata, aumentando il passo quel tanto che bastava per raggiungerlo: -non ti hanno insegnato che bisogna aiutare le ragazze in difficoltà?- poi scosse la testa ridendo -non mi stupisce che tu non abbia ancora scelto una compagna-
Lui rise semplicemente continuando a camminare, senza però dare una risposta consistente, sembrando poi improvvisamente freddo.

Notando quasi subito il suo cambio di umore la ragazza pensò per un attimo di afferrargli la mano, facendo di fatto un piccolo scatto, senza però afferrarla,   avendo paura della reazione di Aonung, il quale, notando quella piccola interazione, decise di prenderle lui stesso la mano.

Le loro dita si intrecciarono quasi subito: sembrava come se fossero sempre state fatte per essere unite, come se si incastrassero perfettamente, quasi come una chiave fa con un lucchetto. La mano del metkayna era molto più grande dell'altra, superandola di un intero polpastrello; dal canto suo però quelle di Kalani erano morbide e sottili.

Fra i due c'era silenzio, un silenzio a tratti imbarazzante ma, per lo più, confortante.
Dove stavano andando la Sully non lo sapeva, però sapeva che le sarebbe piaciuto.

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Angolo autrice

Ciaooooooooo!

Scusate davvero, avrei voluto aggiornare prima ma in questi giorni ho un sacco di verifiche (a proposito, domani ho una possibile interrogazione di chimica, auguratemi buona fortuna!!!)

Non lo nasconderò, questo capitolo è frutto di una scrittura durata due ore e trenta (con piccole pause) direttamente di oggi, al contrario del solito che faccio un po' al giorno.
Quindi potrebbero esserci errori O porrebbe non essere di gradimento come al solito, scusatemi <3

Aggiungo che, appunto sempre per lo stesso motivo, non sono riuscita a creare alcun face claim, quindi qui sotto vi lascio semplicemente una foto del coltello di Kalani che è stato citato nel capitolo precedente

Vi avviso già che nel prossimo aggiornamento come foto potrei mettere la song cord di Kalani! (È un possibile spoiler questo? Chi lo sa)

Grazie a tutti per aver letto fino a qui, e come sempre vi chiedo gentilmente di lasciare una stellina e un commento!

Grazie ancora e alla prossima

Ciau <3