Isac

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La luce fitta dell'alba mi trafigge gli occhi. Faccio fatica ad aprirli, sento la bocca secca e mi fa male ogni singolo centimetro del corpo.
La testa sembra esplodermi quando tento di tirarmi su a sedere.

I ricci di Nora mi ricadono sulle cosce, dorme placidamente su un divano che non è quello di casa nostra.

Il salotto profuma di vaniglia ed è piccolo e spoglio. Qualche foto sulla parete raccoglie la mia attenzione: due ragazze sorridono guardandosi negli occhi. Sembrano felici e spensierate.
I volti sono sfocati come i miei pensieri ed i ricordi della scorsa notte.
Ma dove cazzo sono finito.

Scosto leggermente mia sorella e provo ad alzarmi in piedi. Barcollo sulle gambe e devo reggermi alla spalliera del divano ridicolmente piccolo per non cadere.

Il resto della casa è immerso nel buio e nel silenzio.
Cammino lungo il corridoio stretto color mandarino e mi fermo davanti ad una porta socchiusa.
La luce filtra appena, quel tanto che basta per riuscire a distinguere la sagoma di una ragazza sdraiata tra le lenzuola candide del suo letto.

Le gambe magre sono nude, il sedere perfetto coperto a malapena da una maglietta troppo grande e informe.
I capelli scuri lunghissimi le ricadono sul viso schiacciato sul cuscino. Ha le labbra rosse e piene, le lunghe ciglia nere che le ombreggiano gli zigomi.
Mi ritrovo a guardarla con una strana sensazione incastrata nello stomaco: ha l'aspetto di un angelo.

Lascio un biglietto su un post it celeste attaccato allo stipite, un angelo deve esserlo per davvero se ha aperto la porta a due disperati come noi.
Non ricordo molto, ma ricordo di aver perso i sensi e che ero messo male ieri notte.

Il mio avversario era piú forte e piú grosso di quello che avrei mai potuto immaginare. Non mi capitava un incontro cosi da tempo, e non ne perdevo uno da altrattanto.

<<Nora..>> Bisbiglio. <<Dai svegliati, ce ne dobbiamo andare.>>
Mia sorella si stiracchia e si stropiccia gli occhi a fatica. Quando mi vede la sua faccia si trasforma in un mix di emozioni contrastanti. Sembra felice, ma anche incazzata come una iena.
<<Porca puttana Isac! Mi hai fatto morire di paura.>> Nora inizia a piangere ad un volume decisamente troppo alto.
<<Smettila, c'è qualcuno che dorme nell'altra stanza. Filiamocela. >>
Nora si alza, non mi arriva nemmeno alle spalle, minuta e magra come nostra madre.
Si mette con le braccia incrociate sul seno ed i piedi ben piantati al pavimento.
Nella tragicitá e nell'assurdita della situazione mi viene da ridere.
<<Isac Cooper davvero vuoi dartela a gambe dopo che quella santa donna ti ha salvato il culo?
Dovremmo almeno ringraziarla per aver aperto la porta alle due del mattino a dei sconosciuti moribondi. Ah e per la cronaca hai una cera di merda.>> Piagnucola perentoria.
Alzo un sopracciglio, scettico, pentendomi immediatamente di averlo fatto quando una fitta di dolore mi si dilaga per tutto il volto.

Non faccio in tempo a controbattere, che la sua è davvero una pessima idea, che la ragazza compare sulla soglia.

Gli occhi scuri guizzano nella nostra direzione, mentre si tira l'orlo della maglietta tentando di coprire una porzione in piú delle cosce sode.

<<Oh grazie a Dio sei vivo.>> Esclama incerta e sinceramente sorpresa.
Abbozzo un sorriso.
Nora si volta e corre ad abbracciarla, la mora resta rigida con le braccia candide immobili lungo i fianchi.
<<Ti ringrazio per averci aiutato.>>

Lei non risponde. Se ne sta li mezza nuda, bella da morire a fissarmi sconvolta.
Sento lo stomaco annodarsi al pensiero di ciò che deve aver visto ieri notte.

Una rabbia feroce mi monta dentro. Questa vita da schifo, le botte e il sangue, i soldi e la feccia. Sono un peso, un'infezione per chiunque incroci anche di un secondo la sua esistenza con la mia.
Sono uno stronzo con una vita orrenda e piena di sofferenza. Nora ha sbagliato a chiedere aiuto a questa ragazzina che sembra uscita da una rivista.

Nessuno merita di toccare tutto il veleno che mi lascio dietro, perche tutto quello che sfioro diventa nero ed oscuro, come l'inferno.
Nora non sa in che cazzo di guaio l'ha cacciata.

La vita di un attimo. PRESTO IN LIBRERIA E ON LINE!Where stories live. Discover now