CALI

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La signora Mc Callhan continua a raccontare con una spiccata e quasi teatrale enfasi, il mito di Orfeo ed Euridice.

Da sempre la letteratura è una mia grande passione e questo mito in particolare è il mio preferito.

Tuttavia non riesco a rimanere concentrata, Whit mi da un paio di gomitate per richiamarmi all’attenzione, ma fallisce miseramente.

Quando finalmente la professoressa termina la lezione mi intrufolo nel mare di gente che sfolla l’aula.

<<California!>> Strilla Whitney ad un soffio dal mio orecchio.

<<Ma sei impazzita?>>

Lei ride divertita mentre con la mano libera dai libri si sistema una ciocca di capelli rame dietro l’orecchio.

<<Hai piú fatto jogging?>> Mima delle virgolette fluttuanti.

Dopo averle raccontato dell’incontro mentre correvo con Isac, di lui non ho avuto piú notizie.

Le serate a casa mia sono state piuttosto tranquille a dire il vero.

Mi stringo nelle spalle rassegnata.

Jace ci passa accanto mentre attraversiamo il corridoio, mi sorride ma non si trattiene.

Non mi ha piú chiamata dopo la scorsa volta e non posso biasimarlo. Forse mi sono comportata un po’ da stronza, ma non posso stare con Jace mentre la mia testa è altrove.

In realtà non posso stare con nessuno e non dovrei avere pensieri e pulsioni per altrettanto nessuno.

Quando usciamo nel cortile curato del campus, Whitney mi da un pizzico su un braccio che mi fa sobbalzare.

Cristo, non ci credo.

Lui è li, tiene in mano un pacchetto rosso e sorride.

Indossa un giubbetto verde militare, una maglia nera e un paio di jeans dello stesso colore.

È bello da morire.

<<Whitney lo vedi anche tu?>>

La mia migliore amica si guarda intorno e sogghigna divertita.

<<Cali, mi sa che lo sta vedendo tutta la scuola.>>

E come dare torto alle decine di sguardi in fila per aggiudicarsi il panorama su Isac.

Mi  avvicino lentamente a lui, stretta nella giacca di pelle, mi ritrovo a sperare di scomparire quando i suoi occhi smeraldo mi si incollano addosso.

<<Ciao.>> Sussurra.

I tatuaggi sbucano prepotenti sulle mani e sul collo lasciando perfettamente pulito il viso angelico.

<<Ciao.>>

<<Piacere Isac. >> Il suo sorriso caloroso anima le miriadi di farfalle nel mio stomaco.

<<Piacere Cali.>>

Ci stringiamo la mano come due perfetti sconosciuti.

<<Questo è per te.>>

Mi porge un piccolo pacchetto di cartone rosso. Lo apro e al suo interno con sorpresa trovo delle caramelle gommose.

Quelle alla frutta ricoperte di zucchero.

<< I fiori mi sembravano banali.>>

Voleva portarmi dei fiori?

<<Le adoro, grazie.>> 

La vita di un attimo. PRESTO IN LIBRERIA E ON LINE!Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon