Controllo

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Jisung pov

Sorrisi e lo presi per il colletto della maglia a mezze maniche, strattonandolo verso di me.

Iniziai già da subito a baciarlo con foga e l'altro ricambiò, spingendomi all'indietro.

Non mi fermai e continuai ad indietreggiare, arrivando ben presto in soggiorno.

Il castano mi prese per i fianchi e mi guidò su per le scale, mentre le nostre labbra non volevano saperne di staccarsi nemmeno per un millesimo di secondo.

Passata una rampa di scale, mi sbatté seccamente contro il muro e ficcò la lingua nella mia gola.

Io la socchiusi e mi strinsi ai suoi capelli, inserendo a mia volta la mia lingua nella sua cavità orale.

Fece scivolare le mani sulle mie cosce, palpandomi per bene e arrivò alle natiche.

Le strizzò, portandomi a sollevare leggermente i talloni e gemere dentro di lui.

Salì ancora, facendo pressione con i palmi su tutta la mia schiena da sotto la maglia, tanto che mi ritrovai ad inarcarla e inficcare le dita attorno al suo collo, strozzandolo lievemente.

In risposta, mi morse la lingua e si staccò da me, sfilandomi la maglia e buttandola a terra.

Lo ripresi subito per le spalle e mossi la mia bocca sulla sua, riprendendo il bacio.

Il maggiore mi prese ancora per la vita e mi spostò, iniziando ad incamminarsi verso l'altra rampa, posta a pochi passi da noi.

Mentre salivo le scale, tolsi anche a lui l'indumento di troppo e gli slacciai l'elastico della tuta.

Concluse le scale, andai a sbattere contro la porta, che però venne spalancata con un calcio dopo neanche mezzo secondo.

Le mie gambe entrarono in contatto con il bordo del letto e il castano mi spinse sopra.

Ci togliemmo entrambi i vestiti mancanti, dopodiché Minho si posizionò a cavalcioni sopra di me, sovrastando la mia minuta figura.

Mi attaccò di nuovo, solo che questa volta passò direttamente al collo, mordendolo e tirandolo rudemente.

Gemetti e inclinai il capo, in modo tale da lasciargli tutto l'accesso di cui aveva bisogno, mentre le mie mani vagavano sulla sua schiena, schiacciandola e graffiandola.

Strizzò la mia intimità e mi girò con una mossa veloce, buttandomi con il viso sul materasso.

Mi sollevò il bacino e mi penetrò violentemente, cominciando a spingersi appena fu completamente dentro.

Urlai e mi sorressi con i gomiti e le ginocchia, alzando di conseguenza il sedere ed aiutando il ragazzo in mezzo alle mie gambe.

Iniziai a seguire il ritmo delle sue spinte, che ormai già colpivano la mia prostata bagnata.

Continuò a farsi largo tra le mie strette pareti, ma naturalmente non si limitò solo a quello e prese a leccarmi la schiena.

Me la morse e succhiò avidamente, lucidandomi tutta la pelle.

Una sua mano intanto, si spostò dal mio fianco e trovò la mia lunghezza.

Il nuovo professore~Minsung Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon