Laurea

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Jisung pov

Dopo altre settimane piene di studio e ripasso, finalmente arrivò il fatidico giorno: la laurea.

Avevo ripetuto tutto fino allo sfinimento e sapevo di essere più che preparato, ma l'ansia mi stava divorando da testa a piedi da quando ero entrato in auto.

Il maggiore naturalmente se ne accorse e prima di accostarsi davanti all'università, si fermò al barettino vicino.
Io: "perché-?" tentai di chiedere seguendolo;
Minho: "una cheesecake al cioccolato e un tè alla pesca, grazie" ordinò posizionandosi davanti al balcone.

A sentire quelle parole, percepì i miei occhi illuminarsi e il panico trasformarsi in felicità.

Dopo aver pagato, mi afferrò una mano e mi trascinò in un tavolo nell'angolo, un po' più appartato rispetto agli altri.
Io: "grazie" proferì sedendomi di fronte a lui;
Minho: "non devi ringraziarmi, tanto siamo in anticipo" rispose collegando le nostre dita da sopra il tavolo;
Cameriera: "ecco a voi, buon appetito" disse porgendoci le nostre ordinazioni.

La ringraziai e lei mi sorrise cordialmente, per poi sparire nel magazzino sul retro dell'edificio.

Nel mentre che Minho mi apriva la lattina di tè, io iniziai a dividere la cheesecake e mangiarmi ogni fetta con grande soddisfazione.
Minho: "buona?" domandò prendendosi un sorso della bevanda.

In risposta, ne infilzai un pezzo con la forchetta e glielo portai alla bocca, invitandolo ad assaggiare.

Lui lo fece, lasciando entrare nella sua cavità orale il mio dolce preferito.
Minho: "mmmmh" mugugnò facendomi un pollice in su.

Sorrisi e finì la mia mini merenda, condividendola anche col ragazzo davanti a me.

Quest'ultimo prima che io potessi anche solo alzarmi, scattò verso il banco e pagò al posto mio.

Alzai gli occhi al cielo, eppure non ribattei e lo presi per mano, salutando i camerieri e uscendo.

Salimmo in macchina e ripartimmo, arrivando in nemmeno 5 minuti nei parcheggi scolastici.

Appena scesi, notai che il parco era già ricolmo di studenti e dei loro rispettivi genitori.

Avrei voluto che ci fossero anche i miei, ma purtroppo con il loro lavoro sono costretti a viaggiare sempre e non riescono mai a fermarsi per più di una mattinata in nessun posto.

E di nuovo, l'agonia cominciò a salire, facendomi tremare violentemente.
Minho: "hey" mi chiamò prendendomi il viso a mo' di coppa "andrà bene, non sbagliavi mai niente quando ripetevi e sono sicurissimo che passerai se non col massimo, con un ottimo voto" mi rassicurò dandomi un bacio a stampo "sei sporco" notò ad un soffio dal mio viso.

Alzai una mano per pulirmi e nemmeno il tempo di raggiungermi la zona sporca, che la lingua del maggiore ci pensò al posto mio.
Io: "Minho" lo ripresi dandogli una sberlina sul petto.

Lui sfruttò subito l'occasione e intersecò la sua lingua tra le mie due linee rosa.

Rimasi abbastanza spiazzato, non aspettandomi un gesto così intimo davanti a tutte le altre persone, dato che solitamente ero io quello a chiedere.

Nonostante ciò, ricambiai il bacio torbulento e gli lasciai il controllo, posizionando le mani aperte sul suo petto.

Ci staccammo dopo innumerevoli scambi di saliva, rimanendo a pochi centimetri l'uno dall'altro.
Minho: "sarai perfetto, te lo dico io" mi promise passando delicatamente i polpastrelli sulle mie gote rossastre;
Io: "mi fido" sussurrai sorridendogli.

Ricambiò e lo abbracciai, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
Minho: "è ora ormai, io sarò lì fuori ad aspettarti" dichiarò accarezzandomi la schiena.

Lo strizzai per bene contro il mio corpo, per poi lasciarlo andare una volta per tutte.

Unì le nostre dita e ci inoltrammo in mezzo alla folla, la quale ormai si stava svuotando sempre di più man mano che gli studenti venivano chiamati.

Proprio prima che il mio nome rimbombasse nel grande prato, qualcuno mi diede una sberla sulla nuca.
Io: "Min-" lo attaccai subito girandomi verso di lui;
Seungmin: "buona fortuna stronzo" augurò facendomi un sorrisetto.

Ben presto lo raggiunsero anche tutti gli altri e dopo essermi fatto incoraggiare ancora un po' e aver baciato per la milionesima volta Minho, potei entrare nella stanza.

Skip time*
Professore: "eccellente come sempre signorino Han, può andare" concluse l'uomo al centro del tavolo di fronte a me, facendomi un piccolo sorriso soddisfatto.

Ricambiai ampiamente, inchinandomi numerose volte per ogni persona presente nella stanza e sfrecciai dagli altri.

Li raggiunsi e subito venni tempestato di domande.
Io: "hanno detto che sono stato eccellente" li informai al settimo cielo, finalmente libero.

Tutti mi sorrisero e mi abbracciarono, anche se ben presto ci dovemmo dividere, dato che nessuno di loro si era ancora presentato.
Minho: "visto che avevo ragione?" interloquì afferrandomi saldamente il bacino;
Io: "non pensi che mi meriti un premio?" sussurrai slacciando un bottone della sua camicia nera;
Minho: "aspettiamo il risultato finale, poi potrei anche pensarci" protestò alzando un angolo della bocca.

Annuì e dopo aver passato un'ora buona tra le sue braccia, i risultati vennero rilasciati, facendo scoppiare dei grossi urli di gioia da parte della maggior parte degli alunni.

Compresi me e tutti i miei amici.
Hyunjin: "SONO PASSATO" strillò spaccandomi i timpani, più felice che mai.

Ci abbracciammo tutti, congratulandoci a vicenda e continuando ad urlare come dei pazzi scatenati.
Io: "sono passato col massimo, perciò non puoi usare nessuna scusa" commentai avvicinandomi al mio ragazzo;
Minho: "non vuoi festeggiare un po' con i tuoi amici?" chiese facendo un cenno verso gli altri, i quali ormai si stavano rotolando in terra per la troppa felicità;
Io: "nah, usciamo già domani" rifiutai alzando le spalle;
Minho: "sicuro?" dubitò poggiando la fronte sulla mia.

Mossi affermativamente il capo, sicuro della mia scelta.
Io: "ciao ragazzi" li salutai facendogli un cenno della mano;
Jeongchang: "a domaniii" cantilenarono muovendo energicamente le mani a mo' di saluto.

Così ci dividemmo e io e il castano tornammo in macchina.
Io: "oh, mi ha scritto mia madre" notai esponendo i miei pensieri, mentre il guidatore usciva dal parcheggio e si dirigeva verso casa.

Aprì il messaggio, inserendo la password di Whatsapp e lessi ciò che aveva scritto.
Io: "tra un mese esatto ci hanno invitato a cena in un ristorante qui in zona" annunciai girandomi verso il mio compagno;
Minho: "ci? Sanno della mia esistenza?" replicò aggrottando le sopracciglia, ma non distogliendo lo sguardo dalla strada;
Io: "ho già parlato di te ad entrambi e non vedono l'ora di conoscerti" lo tranquillizzai sorridendogli;
Minho: "ma come tuo ragazzo o amico?" domandò per essere sicuro;
Io: "fidanzato ovviamente, sanno che sono gay da quando sono uscito dalla fessa di mia madre" lo informai alzando le spalle;
Minho: "in che senso?" borbottò lanciandomi un'occhiataccia inquisitoria;
Io: "piangevo perché volevo l'unico dottore maschio presente nella stanza" spiegai ridacchiando;
Minho: "stai scherzando?" chiese basito;
Io: "giuro, ti racconterà tutto mia madre" confermai guardando fuori dal finestrino.

Dopo avergli dato qualche altra informazione, arrivammo a casa e finalmente potemmo dare inizio alle danze.

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Sto continuando ad allungarla aggiungendo sempre più cose, anche se mancano pochi capitoli purtroppo♥︎

Il nuovo professore~Minsung Where stories live. Discover now