Sfida

958 83 171
                                    

Jisung pov

Passarono diversi giorni, eppure Minho non aveva ancora usufruito del suo nuovo acquisto anzi, l'aveva proprio nascosto.

Questo lo sapevo, perché da buon ficcanaso com'ero, l'avevo cercato molte volte in giro per la sua stanza mentre si faceva la doccia o preparava da mangiare, ma niente, sembrava come scomparso.
Minho: "cosa stai facendo?" chiese dalle mie spalle.

Sobbalzai e richiusi subito il cassetto del suo comodino.
Io: "s-stavo cercando dei fazzoletti" mentì cercando di essere più credibile possibile;
Minho: "certo ed è da 3 giorni che li cerchi?" domandò appoggiando una spalla allo stipite della porta e incrociando le braccia al petto.

Cazzo, ero nella merda.
Io: "ehm-..." farfugliai schiarendomi la gola.

Il moro rise e si avvicinò a me, portandomi ad indietreggiare contro il muro.

Mi bloccò contro esso, poggiando le mani accanto al mio viso.
Minho: "dimmi la verità Ji" sussurrò contro il mio orecchio, con voce bassa e maledettamente sensuale.

Deglutì e il mio corpo oltre che arrossarsi, venne scosso da una valanga di brividi.

Riportò lo sguardo su di me, inchiodando le nostre pupille.
Minho: "avanti" mi incitò facendomi un sorrisetto storto;
Io: "so c-che l'hai capito" lo stuzzicai non riuscendo a bloccare qualche balbettio.

L'altro abbassò la testa, lasciando che una sottile risata scappasse dalle sue labbra, per poi riposizionare il viso di fronte al mio.
Minho: "voglio sentirtelo dire" insistette avvicinandosi ancora di più a me;
Io: "cosa?" chiesi facendo il finto tonto;
Minho: "Han, non farmi incazzare" mi consigliò parlando in un ringhio;
Io: "non mi fai paura" puntualizzai posandogli un dito sulla guance e spingendolo di lato, costringendolo a voltare il viso verso sinistra.

Chiuse gli occhi, facendo un respiro profondo e girò ancora il capo.
Minho: "non ti darò ciò che vuoi" avvisò guardandomi serio;
Io: "e allora perché dovrei dirti la verità?" domandai poggiando i miei palmi sul suo petto;
Minho: "perché stavi frugando nelle mie cose" rispose ovvio alzando gli occhi al cielo;
Io: "non è vero" negai incrociando le braccia al petto e distogliendo lo sguardo dal suo;
Minho: "non ti arrendi è" disse staccandosi da me.

Soddisfatto della mia vittoria, sorrisi e provai a scappare fuori, cosa che tuttavia non mi fu concessa.

Difatti, mi ritrovai sbattuto sul materasso e sovrastato dalla figura del maggiore.
Minho: "pensi di aver vinto?" sibilò mordendomi il lobo dell'orecchio.

Si abbassò e iniziò a baciarmi avidamente il collo, lasciandoci anche qualche leccata e morso, soprattutto sul pomo d'Adamo e le clavicole.

Ansimai e portai indietro il più possibile la testa, stringendo le lenzuola sotto di me.

Non ci volle molto però, che la mia poca pazienza venne infranta e sfilai con un colpo secco la maglia del ragazzo sopra di me.

Imitò la stessa azione con me, togliendomi anche i pantaloni e i boxer.
Minho: "mettiti a 90" esigette strizzandomi le natiche.

Eseguì immediatamente il suo ordine e mi sollevai, girandomi.

Si abbassò e mi morse il fondoschiena, mentre con le mani prese a stuzzicare la mia punta, non afferrandola mai del tutto.

Gemetti, spingendo il bacino verso di lui, cosa che lo fece solo innervosire di più.
Minho: "non credere che sarà così facile Han, ti farò soffrire" ringhiò succhiando la superficie del mio buco.

Il nuovo professore~Minsung Where stories live. Discover now