Prologo

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Prima di iniziare questa avventura, spogliatevi di ogni pregiudizio e dimenticate tutto quello che credete di sapere dell'amore

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Prima di iniziare questa avventura, spogliatevi di ogni pregiudizio e dimenticate tutto quello che credete di sapere dell'amore. Credete nel destino? Credete nelle coincidenze? O credete di essere voi gli artefici della vostra vita? Dopo questa lettura, inizierete a credere nel destino?

Credete nelle stelle? Negli astri? Nella punizione divina? Se ancora non ci credete, iniziate a farlo.

Se due persone sono destinate a stare insieme, si ritroveranno sempre. Se hai incontrato quelle iridi smeraldo, significa che le incontrerai ancora ma non significa che sarà sempre facile.

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Prologo

Appena alzai lo sguardo, mi sembrava di essere accecata da qualcosa che non comprendevo, che non avevo mai visto, da una luce strana, oscura, particolare; invece, era lui. Era la sua di luce. Quella luce solo lui emanava, quella luce talmente buia da spiccare addirittura, che riusciva a risaltare in contrasto con la luce bianca. Perché si, anche chi è circondato di oscurità, può brillare ma può farlo solo per pochi. Solo per le persone che li amano, che riesco ad andare oltre l'aspetto delle cose. Coloro che vedono quel tipo di luce, sono quelli che affrontano qualsiasi tipo di avversità e che, nonostante tutto, non si fermano alle apparenze e scavano a fondo. Riuscendo a toccare l'anima, arrivando al fulcro del nostro essere.
Proprio come dei minatori. Scavano interrottamente per giorni, mesi e anni. Anche loro hanno dei giorni bui e dei giorni belli, giorni di pioggia e giorni soleggiati ma continuano, imperterriti, nella loro missione, senza mai mollare.
E si, può capitare di non trovare nulla o magari potrebbe anche capitare che, alla fine, riescano nel loro intento. E le pietre preziose, le pietre rare, sono proprio lì, che aspettano solo di essere trovate.

E poi, come per qualsiasi cosa, dipende da quale interpretazione diamo alle cose, soprattutto alle persone. ✨

Dicono che siamo destinati a condividere la nostra vita con una persona legata a noi sin da principio, non appena nasciamo, siamo destinati a qualcuno, a qualcosa, in qualche modo. La nostra anima gemella, la nostra metà, ciò che ci completa, come affermano in molti. Altri invece affermano che in realtà siamo già completi e, con qualcuno accanto, abbiamo solo un valore aggiunto. In fin dei conti nasciamo soli ed è così che veniamo sotterrati alla fine dei nostri giorni. La persona al nostro fianco è solo un complice di vita, uno spettatore, un osservatore, un testimone.
Trascorriamo tanti momenti insieme e forse la maggior parte della nostra vita ma tutto quello che facciamo, al calar della notte, è riflettere su noi stessi e sulla nostra esistenza. Tutto ci riporta a noi stessi. Alle nostre scelte, alle nostre decisioni... a noi solo e basta.

Io invece, ogni sera prima di addormentarmi, avevo sempre quell'immagine nella testa.
Il primo incontro tra me e Alex di circa dieci anni fa, che non avevo mai dimenticato.

Spesso mi domandavo dove fosse adesso, cosa stesse facendo, se ogni tanto pensasse a me quanto io pensavo a lui, se gli capitasse di pensarmi così spesso come capitava a me.

Avevo sempre immaginato che sarebbe stato lui il mio complice di vita e che avremmo vissuto felici, nonostante le difficoltà e i momenti difficili. Io ci sarei sempre stata per lui.

So che forse agli occhi di chiunque potevo sembrare patetica ma non riuscivo più ad instaurare relazioni durature da quando l'avevo conosciuto, perché speravo sempre che un giorno potesse entrare da quella porta e potesse dirmi che finalmente era a Casa, da me. Con me.

Io invece ero sempre lì, che aspettavo qualcosa, qualcuno, che pensavo non sarebbe mai arrivato.

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Afrodite, Ares ed Efesto.
Io ero Efesto, lei era la mia Afrodite e lui... Lui, beh, era Ares, colui che mi aveva strappato via dalla vita la mia Afrodite. L'avrei ritrovata e l'avrei posseduta, sarebbe stata Mia. Fino alla fine dei nostri giorni.
Nella vita mi avevano insegnato ad essere sempre il vincitore e mai un vinto, mi avevano insegnato che potevo avere tutto, qualsiasi cosa, a qualunque costo. Mi avevano anche insegnato ad usare la vendetta, cosa significava la parola vendetta. E io l'avrei usata ogni qualvolta qualcosa non andava come previsto, non andava nella mia direzione.
Il mondo era pieno di Afrodite ma io volevo lei.
La punizione degli Dei si sarebbe riversata anche su di lui, su entrambi. Dovevano patire le pene dell'inferno per tutto quello che mi avevano fatto e quello che avevo passato a causa loro.
Il mondo era costituito in gran parte di oscurità, di oscenità e malvagità e io ne ero a capo.

I suoi occhi, presto, sarebbero tramontati nell'oscurità.

Ci vedremo presto, miei Ratsknip

- Your Blind Soul

For your eyes only - Deep scarsWhere stories live. Discover now