L'amore oltre ogni limite, oltre ogni costellazione, oltre ogni margine spazio temporale. Chi lo chiama destino, chi lo chiama fato, chi non ci crede e crede nella razionalità delle cose, dei fatti. La vendetta, la giustizia degli dei, una concezion...
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Sam
Scelte. Le scelte erano ciò che più ci rappresentava. E tutte le nostre scelte compiute fino ad oggi erano il nostro biglietto da visita. Quello che però gli altri non vedevano erano le non scelte, quelle che avevamo scartato per arrivare a ciò che siamo oggi. Quelle alle quali avevamo dovuto rinunciare a volte con orgoglio e a volte sconfitti. Ma eccoci qui, noi, il frutto delle scelte passate, che facevano i conti con quelle appena compiute e dovevamo guardarle in faccia. Affrontarle perché ormai le avevamo prese. Indietro non si poteva tornare.
Dire che non aveva badato a spese per questa serata era un eufemismo. Mi aspettavo qualcosa di elegante ma una limousine nera, con vetri oscurati e un autista in abito elegante, era davvero troppo. Osservavo la grande auto, accostata proprio sotto casa e notai subito la portiera del guidatore aprirsi, con tanta eleganza. L'autista scese dall'auto e si sporse per aprire la portiera posteriore dove si trovava Dom, inchinandosi e salutandolo. Ammisi che era davvero bello ma non smetteva di trasmettermi quel senso di inquietudine che mi travolgeva quando gli ero vicina. E io nei guai mi ci mettevo troppo spesso.
Indossava un cappotto nero lungo e si intravedeva uno smoking al di sotto e una sciarpa beige attorno al collo, un classico.
Con la sua solita eleganza, scese dalla limousine e si incamminò nella mia direzione, mettendomi a disagio tanto da sentire il rossore invadermi le guance. Perché avevo accettato?
Avrei dovuto accettare il passaggio di Cris o Tayler, sarei stata a disagio lo stesso ma sicuramente meno.
<<Ciao Sam, sei un incanto!>> Mi salutò prendendo la mia mano, si inchinò e mi baciò il dorso. Poi riportò subito lo sguardo sul mio.