Introduzione

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Introduzione

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Introduzione

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"Lasciati spogliare l'anima, una volta per tutte"

Era un sussurro appena percettibile il suo. Era l'ennesimo sogno in cui c'era lui. Ennesima volta in cui mi svegliavo, ansimante, pensando a lui. E al suo tocco invisibile ma percettibile su di me, sulla mia pelle percorsa dai brividi. Alexander.

Mi sono sempre chiesta come una persona possa restarti aggrappata alla tua anima, possa restare incisa come una cicatrice sulla pelle, come possa invadere i tuoi sogni e i tuoi pensieri.

Oggi sarebbe iniziato il settimo.

Il settimo mese nella nuova città, con il nuovo lavoro e con la mia nuova vita, che mi aveva colpita come un fulmine a ciel sereno.

Oggi sarebbe stato l'ennesimo giorno, di un altro mese, dello stesso anno. Ogni giorno mi sembrava uguale a quello precedente, l'unica cosa diversa era il film che guardavo la sera, da sola, sul mio divano con il mio amico fidato: il gelato.

L'ennesimo giorno in cui il mio unico pensiero, al risveglio, era il ricordo di mio padre. Era con me ogni volta che una stella brillava più di un'altra nel cielo, come mi aveva detto l'ultima volta in cui i nostri occhi si erano guardati non sapendo però che sarebbe stata l'ultima.

Lavoravo per i Rain. Avevo sempre letto numerosi articoli riguardo la famiglia anzi la loro dinastia, i proprietari della famosissima catena Lux Realty che, per qualche assurda coincidenza, aveva deciso di assumermi.

Scrivevano di lui, principalmente, che era un lupo negli affari e che, a quanto pare, uno dei suoi punti forti era che sceglieva bene e con discrezione il suo personale, la sottoscritta compresa. Erano tante caratteristiche che avevo potuto constatare io stessa con il passare dei mesi.
Avevo letto anche di suo figlio, la sua fidata spalla destra che un giorno, quando lui sarebbe stato di troppo su questa terra, avrebbe preso in mano il suo impero e l'avrebbe portato avanti con dignità. Stranamente non lo avevo mai conosciuto.
La cosa che più mi entusiasmava anzi il punto forte, oserei dire, era la loro collaborazione con Clark Editori. Il mio sogno nel cassetto era proprio quello di lavorare per loro, un giorno. E la Lux sarebbe stata un trampolino di lancio niente male. Non potevo dire di essermelo sudato perché non era tutta la verità, in parte sì.

Indossavo uno dei miei tubini che tanto mi caratterizzavano, il mio preferito, quello nero con un discreto spacco sulla gamba, un cappotto beige, ideale per questo primo giorno di ottobre, un paio di décolleté nere, la mia borsetta e la borsa con il mio inseparabile MacBook. Un filo di rossetto, un po' di spennellate rosa sugli zigomi e due di rimmel. La mia chioma dorata, costantemente in disordine, che cercavo di sistemarla con una semplice molletta e finalmente ero pronta. Il risultato finale non era niente male!

Mi piaceva passeggiare in solitudine, mi aiutava a schiarire i pensieri e spesso mi capitava di rattristarmi sapendomi così lontana dalla mia casa, Newport. Una piccola città dello New Hampshire che io ho sempre adorato fin da bambina. Con la mia famiglia, spesso, organizzavamo delle piccole gite fuori porta per esplorare i magnifici posti immersi nella natura che la contea regalava ai suoi abitanti. Questo fino alla morte di mio padre.

Boston invece mi terrorizzava e mi eccitava allo stesso tempo ma mi stava donando una parte importante della mia vita e io, da donna intraprendente e coraggiosa che ero, avevo colto questa opportunità con tutta la gioia che avevo. La tenacia era il mio punto forte. E tutto questo me lo ero guadagnato in modo molto caro e inusuale ma non avevo avuto scelta. Sarebbe stato un piccolo segreto che mi sarei portata a fondo con me, fino al mio ultimo respiro e che mai avrei rivelato.

A mancarmi era soprattutto mia madre. Dopo la morte di mio padre, non aveva avuto tanto tempo da dedicarmi, nemmeno quando vivevamo nella stessa casa, per via del suo lavoro. Era un'infermiera impeccabile e io l'ammiravo tanto, nonostante il suo lavoro la tenesse lontana da me.

Aveva fatto di tutto per garantirmi l'essenziale durante la mia crescita, per farmi vivere la vita di una ragazzina come tante, soprattutto per garantirmi gli studi. Le ero sempre stata grata per tutto. La aiutavo con le spese del college, avevo sempre cercato di lavorare oltre che a studiare ma sembrava non bastare mai. Avevo fatto la babysitter per la graziosa bimba dei vicini Rosie, aiutavo la sua famiglia col giardinaggio e nel fine settimana lavoravo alla piccola biblioteca della signora Rich, ormai anziana per tenere in piedi quell'attività ma non aveva mai voluto chiuderla. Chissà come stava adesso, non la vedevo da più di un anno.

Non appena avrei chiamato mia madre le avrei chiesto notizie della signora Rich.


Ma non erano stati realmente quei sacrifici a ripagarmi.

Con la testa fra i miei mille pensieri, ero finalmente arrivata alla Luxury Realty e anche con grande velocità, nonostante le mie amatissime e alte décolleté. Ormai ero diventata agile a camminarci su per tutte le volte in cui facevo ritardo ed ero costretta a correre. Avrei potuto anche fare una maratona con quelle ai piedi.

Quel posto richiamava la sua unicità, la sua lussuria e la sua bellezza sprigionate da ogni angolo. Dalle grandi porte dell'ingresso, all'ascensore e alla maestosità del grattacielo. Per non parlare del mio ufficio al quindicesimo piano, con vista panoramica. Non come quella del sig. Rain, sia chiaro.

Note d'autrice

Spero che Sam e Alex possano allietare le vostre giornate con la loro compagnia, così come fanno con me.

**Sicuramente ci saranno scene spicy e forse scene che potrebbero urtare la vostra sensibilità. Ve lo farò sapere in anticipo**

Ricordate: siamo tutti delle meteore, la vita ci mette costantemente a dura prova ma l'importante è continuare ad avere fede nelle stelle. Sono lì le vostre risposte. 🌠

For your eyes only - Deep scarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora