Capitolo 1

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Justin's pov

Sono partito presto.

È da pazzi andare da una parte dell'America all'altra.

Da Los Angeles a New York.

In macchina.

Solo per lei.

Vabbe è da manicomio andare dall'altra parte del continente in macchina, però ho dei problemi con gli aerei. Ogni santa volta che ci salgo io, questi, per dei problemi, devono atterrare in un'altra città.

O forse ho semplicemente paura degli aerei.

Quindi croce e morte con gli aerei.

È da un paio d'ore che sono in macchina, il viaggio è ancora molto lungo ma per lei questo ed altro. Ci eravamo presi una pausa, perché lei aveva bisogno di riflettere, ma io l'amavo troppo per poter aspettare ancora. Mi aveva cambiato. Da quel ragazzo scapestrato che faceva corse clandestine sono diventato ciò che sono adesso.

È già da un po' che sento un rumore, forse non ho chiuso bene il cofano. Mi fermo al lato della strada e scendo. Fuori fa caldo e l'aria condizionata mi sta dando alla testa. Apro il cofano e aggiusto meglio le valige che, con determinazione, ho preparato. Sono determinato ad andare da lei. Anche in macchina e anche se ci vorranno giorni o settimane.

Rientro in macchina e quasi muoio dallo spavento. Una sconosciuta è seduta sul sedile del passeggero, con i piedi sul cruscotto e mi guarda con fare curioso.

Riesco a dire qualcosa nel mio stato da spaventato.

"Porca puttana. Chi diavolo sei?" Chiedo e quasi urlo.

"Senti so che è da pazzi entrare senza permesso in una macchina ma ti prego ho bisogno di un passaggio per tornare a Los Angeles e quei coglioni degli amici del mio ragazzo, e anche per colpa sua, io mi ritrovo in questo dannato casino. Ti prego se mi riaccompagni a Los Angeles, te ne sarò eternamente grata." Aveva iniziato a farfugliare e aveva il fiatone per la troppa parlantina.

"Senti, o scendi oppure non so trova qualcun altro che ti possa accompagnare ma io non posso tornare indietro, soprattutto per te che non conosco... senti mi dispiace ma io sto andando in un posto leggermente lontano e non posso tornare indietro." Mi guarda o meglio dire mi scruta attentamente. Ma chi é questa pazza che entra nelle macchine altrui?

"Okay vengo con te. Dovevo tipo fare un'avventura quest'estate con quei coglioni ma a quanto pare la farò con te, quindi sentiti onorato. Io sono Funny Fell, ma tutti mi chiamano Fun, tu invece sei?" Okay mi ero cacciato in un guaio senza nemmeno aver fatto niente.

"Senti, fai quello che vuoi ma poi non ti lamentare della destinazione va bene? La mia non è un'avventura." Ho dovuto per forza accettare. Si vedeva lontano un miglio che fosse una ragazza che non avrebbe accettato un no come risposta. "E comunque mi chiamo Justin, Justin Matthews" dico mettendo in moto l'auto.

Ribadisco, in cosa diavolo mi sono andato a cacciare?

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