Capitolo 21

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Justin's pov

Sono passati ormai due mesi e mezzo. Sono a New York, con Carly, in quello che adesso possiamo definire il nostro appartamento.

La mattina dopo la gara, mi ero trovato solo in camera. Nessuna traccia di Funny. Avevo provato a chiamarla, l'avevo cercata per tutto l'hotel ma nulla. Così, dato che mi trovavo senza auto, avevo deciso di prendere un aereo e dirigermi qui. Carly, prima di partire, mi aveva lasciato l'indirizzo di casa sua e così adesso eccomi qui.

Le avevo spiegato del mio viaggio, di Funny, della telefonata e, naturalmente, parlando di Funny le avevo raccontato anche com'era e cosa diceva di solito.

Mi aveva guardato in modo strano per poi scuotere la testa e dire un 'che tipa strana'. Lei mi aveva spiegato che il ragazzo al telefono era solo un amico. Ci sono momenti in cui noto o faccio qualcosa per poi pensare a ciò che avrebbe detto o fatto Funny. Ci sono anche quelli in cui mi domando dove si trovi, con chi sia, che stia facendo. Non so cosa mi stia succedendo. Sento la sua mancanza, ma non solo come amica.

Mi mancano i suoi baci, i suoi sguardi, i suoi occhi, le cose che diceva, i suoi capelli, il suo sorriso. Tutto di lei. Me ne sono reso conto quando avevo aperto un dibattito con Carly sulla nostra vecchia scuola.

Funny parlava di occupazione, feste e tutto ciò che riguardasse il divertimento. Carly invece mi aveva risposto con le interrogazioni, i professori e qualcosa noiosa sugli alunni. Funny avrebbe detto tutti i gossip su chiunque.

Sono completamente diverse.

Funny è sensuale, dannatamente sexy, consapevole dell'effetto che ha sugli altri, divertente, chiacchierona.

Carly è bella, molto bella, gentile, generosa, ordinata, maniaca del controllo.

Come al solito sono perso nei miei pensieri e lei mi risveglia.

"Justin ti ho chiamato cinque volte, non mi hai risposto" mi dà la birra, che ha iniziato a prendere da quando io vivo con lei. Funny avrebbe esagerato col numero di volte. E penso a lei. Ancora una volta.

"Justin, ne sei innamorato" si siede sul divano e mi guarda attentamente.

"Di chi?" Le domando, bevendo un sorso della bevanda.

"Di Funny è ovvio. Ascolta, è da tempo ormai che abbiamo capito che non siamo più quelli di una volta. Abbiamo conosciuto altra gente e le nostre vite sono cambiate. È evidente che sei innamorato di lei. Perché non la raggiungi? Se vuoi posso venire con te, anche per conoscerla"

"Come fai a dire che io sia innamorato di lei?"

"Non sto studiando psicologia per nulla, Justin"

Mi prendo un paio di minuti per pensarci ma in realtà non sto pensando a nulla. Semplicemente sento dentro di me la consapevolezza dei miei sentimenti.

Mi scorgo per prendere il cellulare per chiamare l'unica persona che adesso probabilmente mi odia, ma che mi potrebbe aiutare.

***

Funny's pov

Milano è fantastica. Tutte le strade portano allo shopping. Ho sentito dire che lo shopping fa diminuire la tristezza, la depressione e tutte le emozioni negative. È una specie di terapia. Ora capisco perché non sono mai depressa.

Io e Summer abbiamo deciso di fare un tour insieme per tutte le città europee, per chiudere in bellezza l'estate ed anche perché abbiamo passato il nostro tempo dietro ai ragazzi.

Le mie braccia e le mie mani sono ricoperte di buste con vestiti, accessori, scarpe. Amo lo shopping.

Ho comprato anche un auricolare da usare quando non posso tenere il telefono in mano. Infatti adesso sto parlando con mia cugina Cheryl, che mi sta raccontando la sua esperienza di volontariato, dove ha aiutato un bambino che non voleva farsi la puntura.

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