Capitolo 13

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Justin's pov

Scendiamo dall'aeroporto e ad accoglierci c'è sua cugina Cheryl. È praticamente il contrario di sua cugina in fatto di moda. Si nota da lontano che è un'hippy.

Ci presentiamo e lei subito inizia a parlare delle cose sulla festa mentre la mia amica, dopo la sua dormita, è in piena forza anche se, per svegliarla, ce n'è voluto. Funny le dice subito il programma di oggi, dato che, finalmente, il fatidico giorno è arrivato. Cheryl ci accompagna a casa di Funny che, dopo essere arrivati, mi presenta sua madre Pam e suo padre Rick. La madre è praticamente un vulcano di energie come la figlia ed inizia subito a congratularsi con Funny per l'ottima scelta, davanti a me.

"Mamma, dov'è quello sfaticato del mio gemello? E Timmy?"

"Timmy è da un suo amichetto mentre tuo fratello di sopra. Tu vai da lui io faccio vedere dove deve dormire Justin" risponde tutta euforica. Questa donna mi spaventa più della figlia con tutta la sua euforia.

"Grazie per aver aiutato mia figlia" mi dice, mentre mi porta nella camera degli ospiti.

"Oh di nulla, siamo diventati degli ottimi amici" le rispondo, sorridendole. Devo dire che Funny ha preso tutta la sua bellezza dalla madre.

"Solo amici?" domanda, facendo un sorriso malizioso. Anche la malizia, devo dire.

"No, no, siamo solo amici cioé, oh mio Dio, é una ragazza bellissima ma non sono innamorato di lei" le dico, scuotendo la testa imbarazzato.

"Ma lo so, ti volevo solo prendere in giro" mi dà una fiancata, ridendo e continuo a pensare che sia pazza tanto quanto la figlia. Chissà quanti anni ha, sembrano sorelle lei e Funny. Mi fa vedere la stanza ed io lascio subito cadere a terra i miei borsoni. Mi stendo sul letto e passa un'ora e mezza fino a quando la porta non si spalanca e sull'uscio mi ritrovo Funny.

"Alza il tuo culo, abbiamo delle cose da fare. Prima tra tutte andare da Summer. Alzati" mi prende il braccio e cerca di alzarmi con tutte le sue forze e quando ci riesce, inciampa all'indietro e sbatte contro la schiena contro l'armadio portandomi con sé. Chiude gli occhi per l'impatto ed io mi allontano leggermente da lei, guardandola. Le sposto i capelli dal viso e lei apre gli occhi, osservando i miei, deglutendo. Rimango incantato da ciò che vedo.

"Tutto bene?" le sussurro e lei annuisce, non staccando lo sguardo.

"Hai degli occhi bellissimi" la loro profondità mi fa bloccare il respiro. Quel blu e quel verde sono un intreccio magnifico ed io non riesco a non guardarla.

"Perché non mi hai mai fatto vedere i tuoi occhi?" lei aggrotta le sopracciglia.

"Li vedi sempre, cos'hanno di diverso?" sussurra anche lei, come se stesse confessando un segreto.

"Sono blu e verdi e sono bellissimi" sgrana i suoi occhi e subito li copre abbassando lo sguardo e scuotendo la testa. "Non coprirli, sono magnifici"

"Le persone si scandalizzano quando vedono i miei occhi e pensano che siano orribili, perché tu no?" mi avvicino a lei ed alterna lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra, incantandosi per qualche secondo sulle labbra.

"Perché sono la cosa che ti rendono ancora più speciale" le dico seriamente per poi avvicinarmi nello stesso momento in cui lo fa lei e facendo scontrare le nostre labbra. Porta le braccia intorno al mio collo per poi far risalire le mani tra i capelli e tirandoli leggermente, tanto da farmi uscire un gemito e consentendo a lei di far entrare la lingua nella mia bocca.

Di solito sono io ad avere quest'audacia mentre in questo caso è lei ad avere l'iniziativa. Ed è questo che mi fa impazzire di lei. La prendo dalle cosce e le faccio cingere il mio bacino per poi sbatterla contro la porta che nel frattempo avevo chiuso con il piede. All'impatto le scappa un gemito e faccio scontrare la mia intimità contro la sua. Le mie mani risalgono le sue cosce, la canotta che le tolgo facendo interrompere il nostro bacio per poco, per poi ricominciare fino a fermarsi sulla sua coda che sciolgo facendo cascare i suoi capelli che arruffo. Con le sue mani scende fino all'orlo della mia maglietta alzandola e togliendomela.

Le sue labbra raggiungono il mio collo che bacia, succhia e morde. Le sue mani, una volta aver lanciato la maglietta chissà dove, tracciano il mio petto ed io inizio a torturarle il collo, facendole scappare gemiti sia per il piacere e l'attenzione che sto dando al suo collo, sia per lo strusciamento tra le nostre intimità. So che lei ha raggiunto per prima l'apice, perché porta la testa all'indietro e cerca di riprendere fiato chiudendo gli occhi. Io subito dopo di lei.

Quando i nostri respiri si calmano ci guardiamo ed io non riesco a credere a ciò che è appena successo. Si libera dalla mia presa e prende la sua maglietta da terra ed il suo elastico. Cerca di rendersi presentabile guardandosi allo specchio e raggiunge la porta, aprendola.

"Ti aspetto" in macchina detto questo va via.SPAZIO AUTRICE

Ammetto che questa storia non mi piace più come prima, naturalmente la finirò, però vorrei che ci fossero dei commenti, almeno per sapere cosa voi pensiate. Mi raccomando, votate e commentate.
Un bacio
Alla prossima

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