Capitolo 8

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Justin's pov

Dato che non potevamo andare in discoteca, abbiamo deciso insieme di far venire la discoteca da noi.

Funny aveva bisogno di bere e naturalmente anch'io. Trovo dei bicchierini e dell'alcool tra i ripiani della stanza che, essendo abbastanza grande, comprendeva anche una sottospecie di piccola cucina. Prepariamo degli shottini cercando di non versare il contenuto sul letto o a terra. Siamo arrivati a quota quattro ciascuno e prima di bere, raccontiamo un aneddoto della nostra vita.

"Una volta presi il registro di classe e lo bruciai, i professori mi ricattavano sempre per tutte le note che mi mettevano: 'quest'anno ti bocceremo, tutte le tue note faranno media'" dice cercando di imitare la sua ormai ex professoressa di inglese. Bevo il mio shottino e subito ne preparo un altro.

"Aspetta allora eri tu? C'era una ragazza a scuola che si ritrovava sempre nei guai, che organizzava manifestazioni e i balli scolastici. Ah e faceva sempre casino con il suo gruppo di amici in mezzo ai corridoi. Urlavano sempre" ricordo, i pensieri rivolti ai tempi del liceo, in cui non ero una persona molto socievole e non era facile trovarmi tra i corridoi.

"Presente!" alza la mano ridendo "Non ti ho mai visto a scuola come mai? Comunque alla fine tutti amavano le mie manifestazioni. Cazzo, cacciare i professori dalla scuola e dormire dentro quella prigione, non è una cosa di tutti i giorni. Riguardo ai miei amici, beh naturalmente sono strani come me, forse anche di più"

"Ero un ragazzo che preferiva rimanere per fatti suoi, mentre tu a quanto ricordo no" bevo anch'io il mio bicchierino e mi riempio subito l'altro.

"Una volta stavo guardando un porno al computer e questo si era bloccato ma faceva sentire ancora l'audio. Entrò nella stanza mia madre che sentiva questi rumori ed io ero tipo in imbarazzo perché non sapevo come togliere tutto" racconto io e bevo lo shottino.

"Oddio sul serio? Una volta entrai in classe perché avevo dimenticato il mio amato telefono. Trovai la puttana della scuola che si faceva il professore di fisica. Mi videro ed io dissi 'facciamo che adesso esco e conto fino a 10 poi rientro, okay? Cazzo, prima di fare sesso potevi anche depilarti le gambe, ew'"

"Allora eri stata tu a mettere la voce in giro?" chiedo ridendo quando finisce di bere.

"No. Era stata una ragazza che voleva entrare a fare parte dei popolari della scuola mettendo quella cosa in giro o qualche cazzata del genere"

"Seriamente non si era depilata le gambe?"

"Ti giuro, merda. Anche se secondo la sua filosofia di merda, quando ti fai tante lampade i peli non si vedono. Quella troia ogni volta cercava un pretesto per farmi mettere in cattiva luce davanti a tutta la scuola. Ma alla fine le cose che facevo si venivano a sapere ed era per questo che ero conosciuta. Il suo merdoso cervello di formica non lo capiva"

"Eri una ribelle già da tempo allora"

"Da quando sono nata. Pensa che la prima parola che ho detto è stata merda" scoppio a ridere e lei beve direttamente dalla bottiglia.

A un certo punto ridiamo senza un vero motivo, con le guance arrossate per la grande e anormale quantità di alcool bevuta. Credo che Funny sarà la mia nuova compagna di bevute. Nonostante tutto non mi ha fatto alcuna domanda riguardante Carly, mi ha solo consolato. Nonostante il suo carattere e il suo essere pazza, è sicuramente un'amica eccezionale, pronta a fare qualsiasi cosa per i suoi amici.

Abbiamo assodato che siamo amici ormai. Piano piano, le risate si placano e ci guardiamo. Non mi ero accorto di quanto fosse dannatamente bella.

I suoi capelli castani le ricadono morbidi fino a metà schiena con alla fine delle punte rosse. In effetti la prima volta che l'ho vista aveva delle punte rosse. I suoi occhi sono castani, le sue labbra hanno una sfumatura di rosa tendente al rosso e un sorriso magnifico. La guardo e adesso non penso a niente. Né a Carly, né al fatto che la amo. Penso solo che Carly è a New York con un ragazzo, mentre io sono qui con un'altra ragazza che mi sta guardando.

Mi avvicino piano e stessa cosa fa lei. Il mio cervello ormai si è sconnesso. Ci baciamo con foga, non uno di quei baci dolci che davo a Carly. Ci baciamo come se volessimo mangiare l'uno le labbra dell'altro. Ce le mordiamo, continuiamo a baciarci non sapendo cosa fare. Siamo due ragazzi soli che non sanno che fare della propria vita e il destino ha voluto che diventassimo amici e che condividessimo una bottiglia di vodka alla ciliegia.

Mentre ci baciamo, sento emozioni che neanche con Carly provavo. Sono più intense e inspiegabili. Sento l'adrenalina, come quando dovevo fare qualche gara. La accarezzo, partendo dai capelli, verso il viso, continuando per il collo e finendo sul suo corpo, tracciandone le curve e prendendo una sua gamba e mettendola dietro la mia schiena. Ci stacchiamo e ci guardiamo.

Ora capisco perché è stata con tanti ragazzi, perché tanti ragazzi la vogliono. Ha una bellezza sensuale, sa cosa vuole esattamente da un ragazzo per stare bene. Ha quel carattere e quella grinta difficile da trovare in una ragazza e quella mente strana e contorta che la rende imprevedibile. Mi guarda con i suoi occhi marroni e immediatamente si riavvicina per baciarmi cosa che non le vieto. Porta le sue mani dietro i miei capelli e li tira forte mentre io intanto scendo verso il collo, che torturo un po', poi arrivo ai seni che avevo iniziato a stringere. Le alzo la maglietta e la trovo già senza reggiseno ed inizio a torturare i suoi seni. Dio, perché non mi sono accorto prima di quanto fosse bella.

La bacio e continuiamo a farlo con l'alcool che ci scorre nel corpo.

SPAZIO AUTRICE
Vorrei avvisarvi del fatto che ho pubblicato una nuova storia di nome 'Come un fiore d'inverno'. Ci tengo molto e vorrei che voi la leggeste.. con questo spero che la questa storia vi piaccia e ringrazio di cuore le persone che votano, leggono e commentano.
Alla prossima

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