Capitolo 14

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Justin's pov

Arrivato in macchina, vedo lei guardare attentamente la strada, guidando.

Una volta mi aveva detto che la polizia l'amava perché ormai era abituata a vederla, per colpa di altri ma a volte per cose innocenti fatte da lei, e che era anche andata a letto con un poliziotto.

L'ho osservata per quasi tutto il tempo, notando come le sue labbra si arriccino mentre guida. Ho notato anche che si è sistemata, cercando di rendersi più presentabile.

Ad un certo punto la macchina si ferma davanti ad una villa e Funny scende freneticamente dall'auto ed iniziando a raggiungere la porta a passo svelto. Non ha parlato per tutto il tempo, naturalmente, e non ha nemmeno canticchiato quando alla radio c'era la sua canzone preferita.

La porta viene aperta da una ragazza dai capelli castano chiaro, corti fino alle spalle e dagli occhi azzurri.

"Oh Fun" si catapulta tra le braccia dell'amica, iniziando a singhiozzare.

Funny la stringe forte, sussurrandole qualche incoraggiamento, credo. Quando si staccano, la ragazza si accorge della mia presenza.

"Tu devi essere Justin? Caspita, sei ancora meglio dal vivo. Non ci far caso in che condizioni sto" Scuoto la testa facendole capire che va bene.

"Non ti preoccupare" ci fa entrare in casa e questa ha uno stile moderno rispetto a quella di Funny che va più sull'esotico. Summer continua a piangere e a soffiarsi il naso.

"Io credo che mi piaccia veramente, forse sto così perché sono sempre io a lasciare i ragazzi e non il contrario o forse perché mi piace veramente, non lo so. L'ho visto baciare un'altra mentre la portava nella nostra camera" i singhiozzi diventano più forti e Funny le fa appoggiare la testa sulla sua spalla, accarezzandole i capelli.

"Giuro che se me lo ritrovo davanti, lo ammazzo con le mie mani. Non pensarci, okay? Sei una bella ragazza, oggi è il tuo compleanno e devi divertiti, va bene?" L'amica si rialza e si asciuga gli occhi.

"Hai ragione. Sono bella, un sacco di ragazzi mi hanno sempre desiderato quindi, devo reagire" abbraccia forte Fun e si gira a guardarmi e alterna lo sguardo vedendo che io e la mia, credo ancora, amica evitiamo di guardarci.

"Tra voi due è successo qualcosa, il mio fiuto non sbaglia mai"

"Beh, ti sbagli, siamo entrambi stanchi e tieni il tuo regalo" le dà la busta con la tuta e quando la vede, abbraccia forte Funny e capisco che i suoi sforzi sono serviti proprio per vedere felice la sua amica. Le due si staccano quando sentono il telefono di Fun squillare.

"Pronto" risponde ed inizia una discussione con suo fratello (continua a chiamarlo con nomignoli quindi è inevitabile che sia lui) "Arrivo" e così chiude la chiamata per poi voltarsi verso Summer. "Allora adesso io vado e tra cinque minuti ti raggiungerà Sebastian. Stasera ce ne andiamo insieme a divertirci e metterai la mia creazione, d'accordo?" le domanda sorridendo e ammetto che è strano vederla così: amorevole e preoccupata verso le persone intorno a lei.

La ragazza annuisce e ci accompagna verso la porta.

"Trattamela bene e non farla mettere nei casini" la saluto con la mano dopo averle sorriso e andiamo via da lì.

"Dove stiamo andando?" le chiedo una volta entrati in macchina. "Sebastian è nei casini ed io devo aiutarlo" detto questo, sfreccia tra le strade fin troppo conosciute di Los Angeles fino a ritrovarci in periferia, dove si ferma davanti ad un magazzino. Scende dall'auto sbattendo la portiera, evidentemente molto arrabbiata, e si dirige velocemente verso l'entrata del magazzino, nonostante i tacchi alti.

"Funny Fell, il fratellino ha chiamato rinforzi" dice un ragazzo che si mostra a noi uscendo dall'ombra data la scarsa illuminazione del luogo. Mi guardo intorno per poi soffermare lo sguardo alle persone davanti a me. Funny ha le braccia incrociate, mentre il ragazzo davanti a lei la osserva come se volesse mangiarla e i suoi amici dietro di lui allo stesso modo.

"Ned Finnegan, ogni volta che ti vedo, mi disgusti sempre di più. Quelli che hai dietro di te sono rinforzi o sbaglio?"

"Bella e letale, mi colpisci sempre. Non sono lo stesso ragazzo che ti ha tolto la verginità?" a quelle parole un moto di rabbia mi pervade e vorrei spaccargli la faccia. Funny invece rimane impassibile, forse sta addirittura ghignando.

"Credimi, se potessi tornare indietro, diventerei suora piuttosto che farmi toccare da te ma ehi, sbagliando s'impara e tu sei stato il mio sbaglio peggiore, Ned" che nome da coglione, sta per replicare quando Funny lo precede. "Per quanto adori parlare di me, so che stai minacciando mio fratello e, sai, non è una bella cosa. Dovresti sapere cosa succederebbe se mi fai arrabbiare. Dovresti ritirarti in un convento di monaci, almeno per convertirti e per mettere la testa a posto. Cosa succederebbe se la polizia venisse a conoscenza di ciò che hai fatto?" il ghigno sul volto del ragazzo svanisce e credo che sia anche impallidito.

'Sfrutto il punto debole della gente. Così io sarò più forte di loro' queste sono state le parole che mi ha detto un giorno.

"Va bene, lascerò in pace tuo fratello" la ragazza davanti a me scuote la testa.

"No, devi andartene via da questa città. Tu torna ed io lo saprò. Se lo farai veramente, respirare sarà l'ultimo dei tuoi problemi" gira i tacchi e mi supera mentre io la seguo. Bella e letale quelle parole mi mettono i brividi solo a pensarci.

SPAZIO AUTRICE

Ecco il capitolo!

In questi giorni sono stata impegnata con i compiti della scuola ed ero troppo stanca per aggiornare. Bene, nel prossimo capitolo ci sarà la festa e, sicuramente, sarà più lungo rispetto a questo. Adesso vado

Alla prossima

Un bacio



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