Capitolo 9

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Mi sveglio con un forte mal di testa e naturalmente tutta storta. Vuol dire: una gamba si trova sopra il fianco di qualcuno accanto a me, il braccio destro penzola fuori dal letto e stessa cosa per la gamba destra mentre il braccio sinistro si trova sopra il petto di qualcuno.

Quando mi giro, mi trovo Justin che sta dormendo e vicino il letto troviamo i bicchierini rotti e la bottiglia d'alcool ancora terra. La prendo e ne bevo un po'. Per me l'alcool a volte è come l'acqua. Cosa strana ma vera. Sono come Chuck Bass versione femminile.

Guardo i nostri corpi e capisco che non abbiamo fatto sesso per vari fattori.

1. Dopo aver fatto sesso non mi rivesto mai e adesso mi trovo vestita;

2. Anche lui vestito;

3. Quel poco di buon senso che mi ritrovo mi avrebbe fermata perché ho il Tigri e l'Eufrate, più il Nilo, in piena nelle mutande.

Mi alzo e vado in bagno per cambiarmi completamente e sistemarmi.

Quando mi guardo allo specchio noto due cose spaventose: il mio aspetto orribile ed ho perso la mia lente a contatto. Cerco di trattenermi dall'urlare come una pazza. Merda, merda, merda. Mi lavo velocemente, mi cambio e mi trucco, prendo un'aspirina che ho trovato, metto gli occhiali da sole per non far vedere il difetto e intanto sveglio Justin imprecando.

"Justin fottuto cazzo svegliati" lo spingo forte e cade di culo a terra.

"Che diamine è successo? Mi fa male la testa" dice piagnucolando.

"Lamentati di meno e muovi il tuo culo in questo preciso istante" gli rispondo, che, con la lentezza di un bradipo, si rialza in piedi e, mentre cammino velocemente per la stanza, inciampo tra le lenzuola del letto e cado addosso a Justin che cade a sua volta. Ci ritroviamo a terra con lui che mi stringe la mia vita sottile ed io con gli occhi chiusi.

"Bel risveglio" commenta lui ridendo.

"Di niente. Se non ti sbrighi la prossima volta ti faccio cadere volontariamente" gli dico perfida.

"Che amica che sei non mi chiedi neanche se sto bene o se mi sono fatto male" ci rialziamo da terra. Si passa una mano tra i capelli, gesto che trovo assolutamente sexy. Ferma gli ormoni Funny Felicia, questo é il ciclo che parla. E l'astinenza, ma vabbé.

"Oh povero ragazzo.. sbrigatiiiii" lo spingo nel bagno e inizio a mettere a posto le cose.

Dieci minuti dopo ci ritroviamo fuori dall'hotel e carichiamo tutto in macchina.

"Ragazzo fai guidare me, non so come ti vedo con quella sbornia"

"Perché tu non stai male? Insomma, forse hai bevuto un po' più di me"

"Beh, semplice: io bevo ogni sera e per me l'alcool è come l'acqua, a proposito, metti due bottiglie avanti" accendo il motore della macchina e ricominciamo il nostro viaggio verso la donzella perduta.

Cerco, con calma, di ricordare cos'è successo ieri sera. Abbiamo chiamato Carly, io ho inventato una pessima bugia che potrebbe farmi perdere il Premio Oscar per la miglior bugiarda dell'anno, abbiamo iniziato a bere, infine presi dalla foga del momento ci siamo baciati. Menomale che reggo bene l'alcool! Wait. Ci siamo cosa? Ricordo bene, però, nonostante la sbornia, il modo in cui mi toccava e come mi baciava. Solo con un tocco, per la prima volta mi sono sentita amata. E credetemi era una sensazione meravigliosa.

Lo guardo quanto basta per poi riportare il mio sguardo alla strada.

"Uhm Justin" alza la testa e mi guarda. Vorrei togliermi questi dannati occhiali da sole e guardare meglio i suoi occhi, però non posso: non gli piacerebbe ciò che vedrebbe, cosa che è già successa con tutte le altre persone.

"Dimmi" blocca il telefono e lo mette in tasca.

"Ehm, tu, come posso dire, ricordi cos'é successo ieri sera? Anzi dimmi cosa uhm.. ricordi"

"Oh, allora vabbe abbiamo iniziato a bere, poi forse ci siamo addormentati nello stesso letto per il troppo alcool. Perché tu cosa ricordi?"

"Passami l'alcol" dico continuando a guardare la strada ed allugando un braccio per avere la bottiglia.

"Non ci credo, sei in fase post-sbornia e continui a bere alcol?" domanda aggrottando le sopracciglia e mi passa la bottiglia. Non sa che è fottutamente e dannatamente sexy quando le aggrotta?

"Mmh, l'alcool è la mia bevanda quotidiana" bevo e gliela riconsegno.

"Allora, tu ricordi qualcosa?" verità o bugia? Verità? Beh, almeno sarò stata sincera. Ma che diavolo dico? Bugia forever, yeah. Okay chi mi sente, mi manda in un manicomio.

"Uhm, ricordo come te. Stesse e identiche cose. Forse ho bevuto più di te non so chi abbia bevuto di più" ma al momento non so che altro dire! Il cellulare fortunatamente suona. Faccio santo chi è il mittente della chiamata.

"Rispondi tu per favore?" chiedo a Justin. Prende il telefono e vede chi diavolo mi sta chiamando alle 6 di mattina. Perché mi sono svegliata alle 5? Adesso ho fottutamente sonno.

"Hippie Buddista" legge il nome che ho dato a mia cugina Cheryl "Pronto?"

"Metti il vivavoce" dico a bassa voce.

"Ehi Fun, senti ma cos- aspetta tu non sei Funny"

"Perché ti svegli così dannatamente presto? Me lo chiedo da non so quanti anni" mi lamento. A quanto pare è la cosa che mi riesce meglio, yuppy.

"Aspetta, tu che alle 7 di mattina sei sveglia?" dice abbastanza sorpresa dall'altra parte del telefono.

"Buddista ti stai meravigliando di fin troppe cose, sputa il rospo e qui sono le 6"

"Comunque sai che sono sveglia a quest'ora per pregare il mio Dio e sai che non devi innervosirti, sennò non raggiungi l'equilibrio e non sarai mai in pace con te stessa. Ah e non sono una buddista, sono una taoista" dopo avermi detto le stesse cose che mi dice ogni dannata volta, ricomincia a parlare "Comunque ti ho chiamata per chiederti se hai iniziato ad organizzare la festa" quale festa?

"Festa? Quale festa?" freno improvvisamente in mezzo all'autostrada e cerco di accostarmi.

Prendo il computer, la mia agenda ed il mio cellulare. Trovo su tutti e tre gli oggetti la stessa cosa: preparare compleanno di Summer, che avverrà tra due settimane.

Oh, porca merda!

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