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(Joseph McKingsley)

Joseph teneva d'occhio Nicholas dall'altra parte del campo. Il capitano e attaccante, insieme al suo gioco formidabile di gambe, stava dribblando tutti gli avversari oltre la linea mediana. Grazie a Zane Ward e Michael Gray, il secondo e terzo attaccante, Nicholas aveva preso possesso di palla dopo che il Newcastle aveva dominato sul primo tempo. Gli avversari però sembravano aver raggiunto il loro limite dopo un'ora di corsa ininterrotta, persino i difensori faticavano a stare al passo.

Nicholas volava in mezzo come un fulmine, sospinto alle grida eccitate degli spettatori. A malapena udiva il coach Blake urlare, indicandogli senza tregua la rete del Newcastle, protetta dal portiere. Le ultime settimane erano state puntellate di duri allenamenti e avevano dato i loro frutti: gli attaccanti modulavano il ritmo di gioco e si passavano possesso di palla senza rallentarsi. La situazione era un doloroso stallo alla messicana, un 2-2 all'ultimo fiato per le due scuole.

Per un singolo attimo, Joseph pensò che Nicholas fosse spacciato, che la sua spavalderia sarebbe stata punita con una brutta caduta e avrebbero visto i supplementari. Invece il capitano ignorò il pressing del difensore, fece una finta e accelerò per lasciarlo indietro.

In un favoloso tiro a metà altezza rispetto al terreno, la palla volò dritta in porta e passò tra le mani del portiere del Newcastle. Ci fu un fischio e la folla esultò prima di Nicholas, il quale venne spinto da Zane.

Joseph gettò un occhio al coach Blake. Saltò, o almeno provò a farlo per via della sua gamba malmessa, e dimenticò il dolore all'articolazione per festeggiare la rimonta. Il sorriso smagliante e gli occhi lucidi di gioia gli fecero dimenticare per qualche minuto i precedenti tra loro: se lo era inimicato prima della fine del penultimo anno di scuola e avrebbe portato il rancore per sempre.

Benché non sapesse cosa fosse successo vent'anni prima tra lui, la sorella scomparsa e il padre di Chloe, conservava un'ostilità verso la nipote e la somiglianza verso quelle persone che lo avevano fatto soffrire. Per quanto lo riguardava, era una questione morta e sepolta, ma Joseph faticava a dare un nome al sentimento che Tom Blake provava per Chloe.

Evangelique era scappata di casa per stare con Zero e aveva abbandonato l'intera famiglia Blake, lasciando madre, padre e il fratello maggiore. Le voleva bene e ancora gliene voleva, nonostante fosse morta, eppure la ferita rimaneva, fisicamente e spiritualmente. Gli avevano strappato il suo sogno di diventare un calciatore professionista e Tom Blake era finito ad allenare ragazzini iperattivi e arroganti alla Royal Oxford Academy.

La R.O.A. era una delle Accademie più facoltose ed illustri d'Inghilterra, aveva sfornato personaggi illustri nel mondo calcistico internazionale e quasi la totalità degli studenti iscritti aveva l'accesso ad università private come Oxford e St Andrews. Grazie alle borse di studi per merito, la popolarità era in continua ascesa e la lista d'ingresso aumentava giorno dopo giorno. Nicholas McCaine, il capitano del club sportivo di calcio scolastico, era sopravvissuto per anni grazie a quelle e solo nell'ultimo periodo gli sponsor gli avevano concesso contratti e assegni generosi.

Joseph era conscio che le loro vite erano agli antipodi: il suo amico aveva vissuto fino all'adolescenza nelle case popolari, era metà rumeno e il tratto lo aveva fatto finire preda di alcuni bulli alle elementari. Sua madre aveva fatto molti sacrifici per far avverare il suo sogno di giocare a calcio.

Lui e Joseph erano migliori amici da molto tempo, da molto più di quanto amassero ammettere. Giocavano insieme da oltre cinque anni nei ruoli di attaccante e portiere, si erano insultati e abbracciati per vittorie e sconfitte, e Joe ringraziava di avere un amico come lui, disponibile e gentile. Negli ultimi tempi si erano allontanati e lui dava la colpa ai loro reciproci impegni; Nick era concentrato sulla sua carriera calcistica e Joseph aveva dovuto vedersela con un alpha assetato di sangue noto con il nome di Ru. Chloe gli aveva assicurato che sarebbe uscito dalle loro vite, ma lui ne dubitava. Lei era diventata una alpha e nessuno dei due poteva restare da solo.

Imperial Wolver IIWhere stories live. Discover now