XIII

5 2 0
                                    

«Nelle sue condizioni lo avrei fatto anche io» ammise lei. «Quando gli ho detto di Ru, del fatto che mi avesse trasformata durante il torneo della Lega e fosse ossessionato da quel cristallo nero, ha messo il muso e mi ha spiegato chi fosse. Stava cercando Dylan e non avevo idea del fatto che avesse ucciso Elijah Larsen. La sua nebbia mangia la luce del sole e li protegge, è un mago davvero terrificante e sa difendersi dall'influsso del mio dono. Forse è un limite dell'imprinting, mi impedisce di agire sulla persona con cui l'ho stretto.»

Joe alzò le sopracciglia. «Hai provato a incantare il capo dei Vampiri su una nave piena di mostri assetati di sangue? E se ti avessero fatto del male?»

«Lance era spesso sulla terraferma, con me c'era quel Vampiro con i capelli neri, Enrique e ogni tanto venivano due gemelli a portarmi il cibo. Nemmeno mi rivolgevano la parola e appena provavo a sfiorarli scappavano via» riferì.

«Tu lo ami?» domandò a bruciapelo.

«No! Per le dee, Joe! Lance non mi ha fatto nulla, ma ciò non toglie la gravità delle sue azioni, ha ucciso suo padre e Dylan è sulla sua lista. Mi ha tenuta con sé come merce di scambio, sapeva che il re avrebbe posto una condizione o sperava di utilizzare la mia magia. Come potrei innamorarmi di una persona simile, di una che ha tentato di uccidermi o vuole radere al suolo Arcadia se non avrà quello che desidera?»

Chloe cambiò tono e Joe fu scosso da un brivido di rabbia. Riusciva a malapena a guardarla e si sentiva in colpa. A scuola parlavano di Chloe come se fosse irraggiungibile e si era sparsa in fretta la voce che fosse la nipote del coach Blake, un uomo burbero con cui nessuno vorrebbe litigarci. Era stato sicuro di sé, della sua bellezza, ma il potere di Lance su di lei era diverso e, in quale modo, turbava persino Joseph.

«Sei tu la cosa che conta. Per me non esiste altro» disse Chloe. «Tu non hai alcuna fiducia in me.»

Sollevò le spalle e cercò una scusa. La verità era che fosse amareggiato dal fatto che Chloe avesse deciso di tornare ad Arcadia, mettendo in pericolo se stessa e ne fosse uscita incolume. Da piccolo aveva l'abitudine di cercare di giocare con la stufetta e mettere le manine vicino al vetro protettivo, suo padre gli diceva che si sarebbe bruciato se non avesse smesso e così aveva predetto. Joe aveva pianto a lungo per quell'ustione e aveva imparato una lezione: ogni azione aveva una conseguenza.

Chloe al contrario era intenzionata a giostrarsi tra le sue due vite senza occuparsi di una in particolare, voleva aiutare Arcadia, i suoi amici e combattere Lance, cose che stridevano con la quotidianità umana. Facevano parte di mondi opposti e Joe temeva di chiederle quale preferisse.

«C'è qualcosa che non va» parlò Joe. Si massaggiò la mascella con una strana sensazione ai denti. «Intendo su ciò che è successo. L'imprinting dovrebbe legarti ad una persona, Lance ti ha risparmiato, ma ha accettato senza storie il vederti andare via. Sembrava non gliene importasse. Voleva scambiarti con Dylan. Tu scambieresti me?»

«No, certo che no!» sbuffò agitata.

«E tu lo hai minacciato. In quel momento lo hai detto senza pensarci. Come può essere questo l'imprinting?»

«Non tutti gli imprinting sono facili» lo ammonì. «Alcuni lupi lo hanno con umani e sono costretti ad andarsene da Arcadia o vivere una vita senza quella persona. I Demoni sigillano il Patto del crepuscolo tramite lo scambio di sangue. Se uno dei due muore, porta l'altro alla pazzia. È diverso dall'amore, Joseph, è...»

«Bisogno. E tu puoi sentire il bisogno di fare del male. Come un bambino che abbraccia troppo forte un cucciolo e lo stritola. Puoi sentire Lance adesso?»

La risposta lo fece tremare freddo. Natalie diceva che la base di un rapporto sano fosse un triangolo tra intimità, rispetto e impegno; Joseph non si era mai impegnato in alcuna relazione, le viveva al momento e sentiva il bisogno di allontanare Lance. Era Chloe però ad essergli davanti e le stava addossando una colpa inesistente.

Imperial Wolver IIWhere stories live. Discover now