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Arrivo alla partenza per ultima, non mi va di parlare con nessuno, voglio solo correre. Guardo alla mia sinistra, poi a destra dove si trova Brian. Mi sta incenerendo con lo sguardo.

Questa volta ti batto stronzo.

Al via parto, ci metto tutto l'impegno che ho in corpo per restare prima e non farmi sorpassare. Brian ci sta provato in tutti i modi. Mi sta appiccicato al culo. Sorrido soddisfatta.

"Ma che cazzo" un colpo da dietro, non ci credo mi sta urtando, poi sarei io la bambina

"Stronzo del cazzo" no non può essere, continua finché non riesco più a controllare la mia macchina e mi fa sbandare, mi ha superato e ha messo il turbo.

"Vaffanculo Collins" urlo e gli faccio il dito medio fuori dal finestrino

Mi rimetto in moto e arrivo terza, porco cazzo.

"Tu brutto schifoso! Lo sai benissimo che ti avrei battuto!" mi guarda con indifferenza e un angolo della bocca si solleva leggermente in un ghigno

"Ti sto insegnando a perdere ragazzina" mi sta insegnando a perdere un corno, è lui quello che ha barato per non perdere, non io. Nonostante sia il mio doppio lo spintono con tutta la forza che ho ma traballa solo un po' perché non se lo aspettava.

"Ragazzi adesso basta, sarà per la prossima Amber" si intromette James

"Si Amber, ascolta il tuo amico e tornatene a casa" lo guardo schifata

"Non prendo ordini da te" vado verso la mia piccola Rosa, mio dio, tutto il dietro è distrutto. Il sangue mi bolle nelle vene dalla rabbia.

"Ma che cazzo guarda cosa hai fatto!" stringo i pugni così forte che mi infilzo le unghie nei palmi.

"La aggiusteremo stella" James cerca di consolarmi ma in questo momento non ragiono più, vado verso il biondo con passo spedito

"Sei un pezzo di merda Collins" dico tra i denti con un dito puntato sul suo petto, a separare i nostri corpi ci sono solo pochi centimetri.

La gente intorno a noi ci guarda commentando tutto ma non me ne frega un bel niente.

Succede tutto così in fretta che ci metto qualche secondo a realizzare che la sua mano possente si trova intorno al mio collo facendo pressione.

Si china verso il mio orecchio.

"Vattene a casa Amber" mi sussurra provocandomi un brivido lungo la schiena, pronuncia le parole in modo chiaro e si sofferma sul mio nome. Molla la presa, tutti intorno a noi ci stanno guardando in silenzio. Io rimango imbambolata a guardare Brian mentre se ne va verso la sua auto, anche la sua non è proprio messa bene ma almeno lui di sicuro avrà più soldi di me per riparare la carrozzeria.

"Amber..." mi chiama James, sta per continuale la frase per dire chissà cosa per consolarmi "Lasciami in pace per favore, me ne vado a casa e non credere di rivedermi ancora qui" mi dispiace James ma io non gareggio più insieme a questo matto.

Raggiungo la mia povera auto e me ne vado il più in fretta passibile da qui. Mi fermo al primo bar che incrocio e bevo, bevo perché davvero, sono stanca di tutto. Se James o mia sorella mi vedessero mi prenderebbero a cazzotti in pieno viso, onestamente lo farei anche io, in che stato sono arrivata? Una ragazza di vent'anni va ad ubriacarsi in un bar pieno di cafoni, in più a mezzanotte passata, faccio pena. Pensare che qualche malintenzionato potrebbe rapirmi e farmi chissà cosa per poi uccidermi e finire morta in qualche bosco o in fondo al mare.

Esco dal bar dopo cinque bottiglie di birra, o almeno penso fossero cinque. Devo guidare per tornare a casa e, cazzo ha iniziato pure a piovere. Salgo al volante faccio profondi respiri cercando di riprendermi un po', forse non è stata una buona idea bere. Guido più piano del solito, andiamo ce la posso fare.

Speed and loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora