A18

84 2 0
                                    

Mi sento nel paradiso, il sole di agosto mi riscalda la pelle mentre sono sdraiata su un telo sulla sabbia.
Non penso a niente, mi godo il momento, penso che non mi rilassavo così da tanto tempo e ci voleva proprio.

"Merda" esclamo quando sento delle goccioline di acqua fredda sulla schiena, mi alzo di scatto e Brian se la sta ridendo affianco a me "Sei uno stronzo"
"Andiamo, non hai ancora fatto il bagno" mi fa notare lui
"Be' forse perché a quest'ora l'acqua è gelata" non ho intenzione di entrare in acqua alle otto di mattina
"Guarda che si sta benissimo" insiste
"Tu hai nuotato per un'ora, certo che si sta bene" asserisco, lui mi guarda senza dire niente, si china nella mia direzione e senza rendermi nemmeno conto mi ritrovo tra le sue braccia
"No mettimi giù! Sei ghiacciato Brian!" urlo mente mi si rizzano i peli sul corpo a causa del contatto con il suo corpo freddo e bagnato.

Mi ritrovo completamente sott'acqua, spingo con le braccia per riuscire ad emergere. "Brutto bastardo" lo insulto mentre lo schizzo con tutta la forza che ho. Non siamo in un punto profondo, l'acqua mi supera di poco la vita mentre a Brian arriva almeno trenta centimetri più in basso rispetto a me e questo è un punto in suo vantaggio, senza contare il fatto che è anche più grosso e forte di me.
"La metti così eh?" dice per poi caricarmi sulla spalle per poi scaraventarmi ancora una volta nell'acqua

"No basta, mi arrendo, mi arrendo" ripeto elle a esco dall'acqua mettendo le mani avanti
"Scelta saggia" risponde lui con un sorriso soddisfatto.
Tieniti pronto caro mio, non la passerai liscia così facilmente.

"Hai mai fatto immersioni?" mi chiede lui
"No, soffro di talassofobia quindi non riesco a stare in acqua in mezzo all'oceano, l'ultima volta mi avevano spinta giù dalla barca e ho iniziato a piangere e urlare come una matta, stavo quasi per svenire" spiego
"Addirittura, non hai nulla di cui aver paura, anzi. È un mondo completamente nuovo lì sotto"
"Sul serio, ho una paura tremenda. Non sai mai che il tentacolo di un calamaro gigante potrebbe arrivare da lì sotto e trascinarti negli abissi" a questa mia constatazione lui scoppia in una sonora risata, io gli tiro un pugno sulla spalla, stavo dicendo sul serio.

"Tieni" mi dice porgendomi una maschera per snorkeling                                                            "Assolutamente no" asserisco ma lui non sembra volersi arrendere

"Andiamo, provaci. Qui l'acqua è letteralmente trasparente per un bel pezzo, c'è solo sabbia e il fondo si vede perfettamente anche a diversi metri di altezza, non c'è nulla di cui avere paura" mi rassicura lui, lo guardo incerta per ancora un po', al diavolo.

"Come si infila sta cosa qui?" chiedo strappandogli la maschera di mano.                                            Sul suo viso si dipinge un'espressione soddisfatta e poi mi aiuta ad infilare la maschera, la mette anche lui per poi andare incontro alla morte.

Se moriamo lo uccido

Dopo un pezzo a camminare io inizio a non toccare più il fondo a confronto di Brian, riesco a vedermi i piedi, va tutto bene.
Inizio a galleggiare piano affiancata dal biondo suicida.                                                                "Nuotiamo più in là" propone, non mi lascia nemmeno il tempo di ribattere che è già partito. Ma quanto è veloce?

Io ogni tanto vado a farmi qualche nuotata in piscina ma non sono così veloce, lo raggiungo più in fretta possibile.

"Guarda sotto" mi propone. Mi guardo attorno, o Dio siamo lontanissimi dalla riva, il mio petto inizia ad alzarsi e abbassarsi con più frequenza e sento le mani tremare, non un attacco di panico in mezzo all'oceano per favore.

"Brian.." mormoro scuotendo la testa, lui nota subito la mia ansia e mi prende per la vita attirandomi a sé "Amber va tutto bene" mi rassicura "Guarda sotto, non c'è niente, fidati va tutto bene"

Non riesco ad abbassare lo sguardo sotto di noi, mi guardo intorno e vedo che l'acqua è trasparente ma non ho la forza di guardare sotto, mi aggrappo con le braccia attorno al suo collo.

"Ascolta, adesso tu tieniti e io ti abbasso la maschera sul viso, va bene?" Oddio sto mettendo in difficoltà pure lui a stare a galla con me attaccata come un koala, avanti Amber, non avere paura. Lo guardo dritto negli occhi, il colore è identico a quello dell'oceano, se i suoi occhi sono talmente tanto belli significa che anche l'oceano è bello uguale. Oddio.

"Ok" rispondo, lui me la sfida dal braccio, dove l'avevo messa per essere più comoda senza avere paura di perderla, e me la infila dopodichè lui fa lo stesso.

Mi prende la mano e me la stringe poi mi fa un cenno con la testa che colgo subito. Stringo gli occhi mentre gli sto strattonando la mano e infilo la testa sotto l'acqua. Brian mi scuote la mano facendomi sobbalzare così finisco per aprire gli occhi e mi giro, o almeno ci provo nella sua direzione per poi far cadere i miei occhi sul fondo dell'oceano, il mio cuore perde un colpo.

Maledetto.

Guardo davanti e vedere il vuoto mi fa girare la testa, non si sa mai che potrebbe spuntare uno squalo che ci sbranerebbe in mezzo secondo così stringo la sua mano ancora più forte e abbasso lo sguardo per rendermi conto della vera bellezza che mi ritrovo davanti.

Un'immensa varietà di pesci di tutti i colori, qualche alga o corallo sparso qua e là e poi vedere il riflesso dell'acqua sulla sabbia è veramente stupendo. Mi guardo intorno stupita per quello che sto vedendo. Ora mi rendo conto che il mio respiro è tornato normale, Brian mi sta ancora tenendo per mano ma la presa non è più salda come prima.

"Allora?" chiede appena si toglie la maschera

"Stupendo, sul serio...all'inizio pensavo di star per svenire ma poi ho visto la bellezza reale e mi sono calmata" spiego, lui mi sorride

"Te l'avevo detto stellina"

Stiamo ancora a nuotare fino a quando la fame non si fa sentire. Ammetto che l'ansia non è completamente scomparsa ma mi sentivo comunque più tranquilla rispetto all'inizio.

Ad una certa un pesciolino mi aveva toccato il piede mentre ero con la testa fuori dall'acqua e ho urlato talmente forte che probabilmente mi hanno sentita fino dall'altra parte, poi mi sono teletrasportata addosso a Brian facendogli inghiottire un po' d'acqua.

"La prossima volta porto l'attrezzatura da sub così andiamo più a fondo e anche più lontano, noleggiamo anche un gommone"

"Ei carissimo, è già tanto se ho fatto questo, andiamoci piano per favore" dico mettendo le mani avanti "Che guastafeste" commenta lui mentre io mi limito a sorridere per poi prendere un bel boccone dell'insalata al riso e tonno che lui ha preparato. Non so quando abbia cucinato e sistemato tutto quanto, io ci avrei messo una giornata intera.

Guardo Brian gustarsi la sua pasta fredda, ha il naso leggermente arrossato per colpa del sole, i capelli gocciolanti, ogni tanto ci passa la mano così non gli stanno negli occhi. Il fisico tonico e imponente è reso ancora più attraente dalle gocce che gli scivolano lungo i muscoli scolpiti. Emana mascolinità da tutti i pori il che mi fa impazzire. In questo esatto momento potrei buttarmi sulle sue labbra, so che ricambierebbe. Ho notato più di una volta che mi guardava in un modo che mi faceva sentire nuda sotto il suo sguardo.

Mi lascerei stravolgere da lui ma no, non posso.

Scopare e convivere senza farmi coinvolgere sentimentalmente sarebbe quasi impossibile. Non posso avere un rapporto sentimentalmente, rovinerei ancora di più la mia sanità mentale e molto probabilmente anche la sua. Devo riuscire a reprimere l'attrazione fisica ad ogni costo. Certo che Brian mi piace come persona, anche se ogni tanto è abbastanza fastidioso e ha dei modi bruschi di dire o di fare ma in quasi due mesi ho capito che è fatto così e di sicuro non cambierà per me, una sconosciuta che ha accolto in casa sua e che vorrebbe farsi scopare da lui in ogni posizione.

Speed and loveWhere stories live. Discover now