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Ho chiamato Jess e le ho detto che non possiamo vederci fuori ma può venire qui da me, volevo dire da Brian. Lei ha accettato volentieri, sembrava entusiasta di venire qui.
Abbiamo deciso che verrà per cena e poi andremmo a lavoro insieme, ora manca convincere Brian.

"Jessica viene per cena e andremmo al lavoro insieme" lo inforno tutto d'un fiato appena mi avvicino a lui, è seduto sul divano con le braccia incrociate dietro la testa rilassando i suoi muscoli ancora di più, mentre sta guardando un programma in televisione.
Il biondo mi lancia un'occhiata poi torna a posare lo sguardo sulla TV "Solo se mi sembra apposto" dice in tono pacato
"Siamo amiche da un sacco, non c'è bisogno che ti preoccupi"
Stringe i denti ma non dice niente, non so mai come interpretare se sue espressioni, se così le possiamo definire visto che non esprimono praticamente nulla.

Sono quasi le sette, prendo il telefono e digito il numero della solita pizzeria, ordino due pizze con patatine, è la preferita di entrambe.

"Ei Jess, entra" dico aprendo la porta e facendo spazio alla bionda di entrare "La cena arriverà tra poco" la informo
"Oh fantastico, ho una fame da lupi" dice entrando e poggiando la borsa con le cose per il lavoro all'entrata accanto alla mia.

"Amber ma dove diamine vivi adesso? Sei diventata una principessa e non me lo hai detto?" scherza lei guardandosi intorno e ammirando la casa, io mi faccio scappare una risata "Certamente, adesso sono la principessa Amber Patel e questa è la mia dimora. Si consideri fortunata a trovarsi qui, il padrone di casa è molto severo per quanto riguarda le visite alla sua maestà reale"
Dopo la mia piccola sceneggiata scoppiamo a ridere ma veniamo interrotte dalla voce autoritaria di Brian
"Il padrone di casa è severo solo quando le regole non vengono rispettate" dice scendendo le scale per poi dirigersi verso di noi

È a petto nudo, ha i capelli bagnati dopo la doccia ed è dannatamente sexy.
"Sono Brian" dice porgendo la mano verso la mia amica, è diventata una statuina e vorrei tanto sussurrarle di chiudere la bocca, sta sbavando.

"Io...Ehm, Jessica" dice lei ricambiando goffamente la stretta di mano, io trattengo un sorriso.

Ci dirigiamo in cucina dove prendiamo posto sugli sgabelli intorno all'isola mentre Brian va in sala sul divano a guardare il cellulare.
"Vivi in una mega villa con una mega figo, ti invidio tanto Amber" dice lei appena prendiamo posto "Shh, è di là che ci potrebbe sentire. Raccontami un po' come va a te, non abbiamo più avuto tempo di parlare molto" dico cercando di schivare l'argomento Brian.

Appena suona il campanello mi precipito dalla cucina all'entrata sapendo benissimo che Brian non muoverà nemmeno un muscolo dal divano per recuperare le nostre pizze visto che lui ha già cenato ed è apposto.
"Salve" dico al ragazzo delle consegne tirando fuori i soldi da portafoglio, lui mi porge le scatole di pizza con un sorriso e prende i soldi.
"Buon appetito, arrivederci" dice lui
"Grazie anche a lei" dico chiudendo la porta per poi rendermi conto di quello che ho appena detto

Grazie anche a lei?

"Che risposta era quella?" dice Brian in piedi a qualche passo da me "Io" mi mordicchio il labbro "non ne ho idea" rispondo onesta
"Grazie anche a lei. Solo tu puoi rispondere così in una situazione del genere"
"La smetti di prendermi in giro?" dico seria, lui non risponde ma rilascia una risata.

"Ecco qui la nostra cena" esclamo appena arrivata in cucina posando le scatole sul ripiano dell'isola davanti alla mia amica.
"Finalmente" dice battendo le mani come una bambina facendomi sorridere
"Comunque siete proprio carini" mi lancia un'occhiata furba e io quasi mi strozzo con la pizza capendo subito a cosa si sta riferendo.
"Sei impazzita? È insopportabile la maggior parte del tempo" dico in mia difesa
La mia amica si sporge dal suo sgabello verso il salotto "Il pasticcino non c'è più, ora puoi dire quello che veramente pensi" dice con un ghigno sul volto
"È questo quello che penso Jess, smettila"
"Oh carissima, non ci credi nemmeno tu" mi punta un dito contro "Adesso raccontami tutto nei minimi dettagli"
Io faccio un sospiro dopodiché comincio a raccontare.

"Cazzo amica, stai vivendo in un film" constata lei alla fine del mio racconto
"Preferisco la vita normale" asserisco
"E ora devi essere sincera" assottiglia allo sguardo e si sporge nella mia direzione "Quanta voglia di scopartelo hai da uno a dieci?" chiede lei con un tono troppo alto per i miei gusti, non si sa mai che il biondo sia nei paraggi e l'abbia sentita.

Mi passo più volte le mani sulle gambe e mi guardo in giro balbettando parole incomprensibile.
"Vuoi rispondere o no?" insite lei
"Beh no, non voglio andarci a letto" dico cercando di essere il più convincente possibile
"Con chi non vuoi andare a letto?" sento la voce del biondo e subito dopo la sua chioma di ricci spunta dall'entrata della cucina.
Io prego ogni dio che Jessica stia zitta, lei non ci pensa due volte a cosa dire quando si tratta di situazioni simili

"Con te" dice lei

Se potessi ti sgozzerei viva Jessica.

Mi sento sprofondare nella sedia e sono certa di essere diventata una fragola in viso.
Lui cammina tranquillamente, come se nulla fosse successo. Si appoggia con i palmi all'isola e mi guarda furbo con un ghigno sul volto, grazie a dio indossa una maglietta altrimenti sarei seriamente svenuta.
Prende una patatina avanzata dalla mia scatola di pizza ormai vuota e se la infila in bocca.
I nostri sguardi non si staccano nemmeno per un secondo.

"Non ci credi nemmeno tu stellina" asserisce provocandomi una scia di brividi lungo tutta la schiena.

La cosa peggiore è che ha perfettamente ragione. Non ci credo nemmeno io, chi diamine non si vorrebbe scopare un uomo del genere? Penso che anche una ragazza lesbica ci farebbe un pensierino.
In tutta onestà, metterei la mia dignità di donna da parte e glielo succhierei fino a quando non mi si blocca la mandibola.

Scaccio immediatamente il pensiero di me con il suo membro in bocca e ritorno alla realtà.
Jessica mi sta guardando compiaciuta, Brian si sta stappando una bottiglia di birra per poi portarsela alle labbra.
"La tua amica mi piace, potete pure andare al lavoro insieme" dice dopo il primo sorso.

Rilascio un sospiro tremolante e con un gesto automatico mi passo una mano fra i capelli.

Ecco qui un altro capitolo, scusate per l'assenza ma ho dei periodi in cui non riesco a scrivere.
So che questo è un po' corto ma devo riprendere il ritmo, spero vi sia piaciuto e lascite pure una stellina ⭐️

Speed and loveWhere stories live. Discover now