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Sono davanti allo specchio del mio bagno che sto sistemando il colletto della camicia. Ho optato per una tenuta total black, camicia nera e pantaloni eleganti sempre neri. Lascio i primi tre bottoni aperti visto che fa parecchio caldo.

Sono praticamente pronto, Amber non so a che punto sia, non si fa vedere dall'ora di cena.
Come se questi due giorni avessimo parlato più di tanto. Ieri mattina si è svegliata con gli occhi gonfi, avrà sicuramente pianto mentre io fumavo l'intero pacco di sigarette.

Penso che quello nella vasca idromassaggio sia stato il bacio migliore di tutta la mia vita, e per intenderci, mi sono portato non poche ragazze a casa.
Ho acciuffato le sue labbra senza lasciarla continuare la frase perché avevo paura di quello che potesse dire e rovinare il momento.
Sapevo di non doverlo fare, mi ero imposto dei limiti che non sono riuscito a rispettare, non sono riuscito a contenermi, eravamo talmente vicini che sarebbe stato impossibile non far scontrare le nostre bocche.

Il pensiero delle sue mani tra i miei capelli e le carezze che mi lasciava sul viso. Le mie mani che stringevano la sua pelle morbida e perfettamente liscia. Le nostre lingue intrecciate.
Inutile dire che mi ha provocato un erezione talmente forte che ho avuto bisogno di rimediare da solo.

Dei passi si sentono dalle scale, sta indossando i tacchi, riesco a sentirla dalla cucina. Butto giù il bicchiere d'acqua che avevo in mano e lo poso nel lavello.

Porca merda.

Mi ritrovo davanti con una divinità.
Indossa un vestito rosso con la schiena scoperta e un bello scollo a U. Le scivola perfettamente addosso fino a toccare terra. Ha uno spacco a sinistra che si estende per tutta la gamba, è di seta e le mette in mostra le sue forme perfette. I capelli sono sciolti sulla schiena e ondulati. Indossa un po' più di trucco del solito, un eye-liner sottile le allunga la coda dell'occhio e un rossetto color carne che le dona tantissimo. Ai piedi indossa dei tacchi neri con la suola rossa, e per dare un ultimo tocco dei gioielli.
È stupenda, è tremendamente sexy.
Dio riesce a farmi eccitare anche solo stando lì a non fare assolutamente nulla.

"Sei bellissima" lascio fuoriuscire dalla bocca senza rendermi conto ma è quello che penso. Lei mi guarda con la coda dell'occhio e poi abbassa la testa
"Grazie..." mormora, da quella sera abbiamo scambiato si e no una decina di parole.
Indosso la mia giacca, morirò di caldo con questo affare addosso. Usciamo e raggiungiamo la mia auto, adagia la borsetta sulle sue gambe e mantiene una posizione elegante per tutti i dieci minuti di viaggio.

"Devi stare vicino a me" le dico dopo aver parcheggiato la macchina, lei non risponde, mi fiondo ad aprirle la portiera, le porgo la mano ma lei fa come se non ci fossi.
"Non ho bisogno del tuo aiuto" asserisce
Mi sta mettendo alla prova.
Le poggio una mano sullo schiena ma si scosta immediatamente.

Adesso basta, davvero. La prendo per le spalle e la incastro tra l'auto e il mio corpo, siamo a un palmo di distanza.
"Per quanto pensi di comportarti ancora così mh?" ringhio, lei tiene lo sguardo puntato sul mio
"Lasciami Brian" mi ordina
"Che cazzo, ora per un bacio non mi rivolgi più la parola? Abbiamo già detto che è stato uno sbaglio e che non si sarebbe ripetuto. Mi vuoi dire cosa c'è che non va?" insisto in tono severo
"Brian basta, dobbiamo andare" mi spinge via per poi iniziare a camminare verso l'uscita del parcheggio quando si blocca sul posto
"Potresti...tenermi la mano?" dice senza girarsi, io la raggiungo con due falcate e afferro saldamente la sua mano intrecciandola alla mia.

"Buonasera, i vostri nomi?" ci chiede lo scimmione all'entrata
"Brian Collins e Amber Patel" dico io, il bodyguard scorre gli occhi sul cellulare e poi ci fa spazio per entrare.
"Buon divertimento" ci augura lui
"Grazie" ringrazia Amber

Speed and loveWhere stories live. Discover now