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Me lo ero imposta che non succedesse mai più, di ignorarlo, di non essere più attratta da lui ma con quella dannata camicia nera, i segni che Louis gli ha lasciato sul viso e quei occhi, quei in cui mi perdo ogni volta.
Eccomi qui, stesa sul suo divano con lui sopra di me che mi sta baciando il collo mentre ansimo come un'adolescente in piena pubertà.

Quando si tratta di Brian Collins impazzisci.

Cazzo cara coscienza hai ragione eccome, è sbagliato, lo so, ma è così.
Mi sta lasciando una scia di baci umidi lungo il collo, scende sulla clavicola destra poi sul petto fino a trovarsi all'estremità della scollatura e le mani sotto il mio vestito
Alza lo sguardo su di me per un secondo.
"Fai quello che sai fare meglio Collins" pronuncio quella frase con talmente tanta voglia che gemo solo a parlare.
Mi gira di schiena e slancia il mio vestito facendomi rimanere con il seno scoperto essendo che aveva il reggiseno incorporato e non ne ho indossato un'altro.
I suoi occhi cadono sul mio corpo, brillano di passione erotica, mi vuole, lo voglio.

"Cazzo sei perfetta" mormora chinandosi sopra di me per poi prendermi un capezzolo in bocca mentre l'altro seno lo teneva in una mano, succhia e mordicchia con una voglia irrefrenabile.

"Ti piacciono i miei seni anche se sono piccoli?"  gli chiedo piano
"Sono perfetti...Sei perfetta" dice con le labbra sulla mia pelle. Imprime impronte di baci umidi su di me facendomi godere ad ogni sfioro.
Fa scivolare le mani lungo i miei fianchi e strappa, letteralmente, in due le mutandine che stavo indossando
"Cazzo" dico per poi farmi scappare una risata
"Hai detto di fare quello che so meglio"
"E mi piace un casino" sussurro per poi baciarlo

"Ti piace essere toccata da me Amber?" chiede infilando due dita nella mia intimità, mi copro la bocca prima di far uscire chissà quale verso
"Lascia che i tuoi orgasmi mi riempiono le orecchie stellina. Ora rispondi alla mia domanda"
Poggia le labbra sul mio clitoride per poi iniziare a succhiare facendomi crepare dal piacere, cerco di appigliarmi alla stoffa del divano fallendo, inarco la schiena fino a farmi male e gli orgasmi mi percuotono il petto.
"Rispondimi" ringhia "Si. Si, si, si" ripeto incapace di ragionare. Mi lecca e succhia, le sue dita si muovono con foga al mio interno. Sento di star venendo quando percepisco un tremolio alle gambe.
"Vieni per me Amber" dice alzando la testa dal mezzo delle mie cosce "Non fermarti" gemo,
"Vienimi in bocca" mi ordina per poi tornare a continuare quello che stava facendo.
"Merda...Oddio" esclamo tremando da cima a fondo.
Percepisco il calore del suo corpo sul mio e poi la sua lingua intrecciata alla mia, assaggio il mio sapore, assaggio quello che lui ha scatenato in me poi mi stacco e lo spingo.

"Ti voglio, nudo" dico
"Sei libera di fare quello che vuoi adesso, perché tra poco non resisterò più e ti scoperò, non avrai via di scampo Amber"
Mi alzo seduta davanti a lui per poi strappargli i bottoni della camicia e sfilargliela, armeggio con la cintura finché non la slaccio, gli faccio scendere anche il pantalone e poi i boxer.
Mi ritrovo davanti la sua asta con un erezione.
Lo faccio sedere sul divano e mi posiziono in ginocchio fra le sue gambe, prendo la sua intimità in mano e inizio a leccare la punta poi lo faccio entrare in bocca più che posso.
Muovo la testa senza smettere di guardarlo negli occhi
"Cazzo Amber" ansima lui e mi eccito al pensiero di farlo eccitare, poggia una mano sulla mia testa e me la spinge più a fondo.

"Brava...così" geme quando inizio a usare sia mani che bocca. Ad un tratto mi prende per un braccio e mi alza, mi fa inginocchiare sul divano con il petto contro la testiera. Capisco subito cosa vuole fare e non posso fare a meno di aspettare che si infili il profilattico che ha preso dal portafoglio.

La sua lunghezza sprofonda dentro di me provocandomi un urlo poi inizia a muovere il bacino avanti e indietro scontrandosi con il mio.
Gli orgasmi escono dalle mie labbra in modo incontenibile quando porta la mano tra le mie gambe massaggiandomi il punto sensibile.
"Scopami Brian, come non hai mai scopato nessuna"
gemo schiacciata contro la testiera del divano, mi sculaccia facendomi scappare un'altro grido di piacere "Ti scoperò fino a quando non potrai più camminare" ansima lui per poi sentire ancora il suo palmo scontrarsi con la pelle del mio fondoschiena.
"Ti prego" gemo sfiancata

Le spinte si fanno più frequenti e il suono dei nostri bacini che si scontrano rimbomba in tutta la casa.
"Vieni urlando il mio nome" mi ordina mentre stringe la mia carne tra le sue mani grosse.

Una spinta, due, e...
"Cazzo Brian!" urlo senza riuscire a trattenermi mentre stringo le gambe, se fossi stata in piedi probabilmente mi sarebbero crollate le gambe. Ancora una spinta e lo sento gemere, poi il suo petto contro la mia schiena.
"Brava ragazza" mi sussurra all'orecchio con respiro affannato facendomi venire un brivido sulla nuca
"Dio mio..." riesco a dire, non ho più fiato, mi giro verso di lui e lo bacio. Mi solleva prendendomi in braccio senza staccarci nemmeno per sbaglio, attorciglio le gambe attorno alla sua vita.

"Secondo round?" chiede con le labbra appoggiate alle mie, non serve parlare, mi basta tornare a divorargli la bocca.

Senza nemmeno accorgermi mi ritrovo in bagno e poi sotto la doccia, lui accende l'acqua, tutto senza mai lasciarmi a terra.
Il getto freddo mi fa venire la pelle d'oca ma lo ignoro perché Brian mi prende ancora una volta.
Mi sbatte contro il muro freddo fatto di piastrelle, le mie gambe attorcigliate attorno a lui, i miei orgasmi si confondono con il suono dell'acqua e per la terza volta vengo con Brian Collins in mezzo alle mie cosce e al suo mano intorno al collo.

"Scoperai solo con me stellina, nessun altro, solo io"
Io annuisco incapace di parlare, mi ha stravolta.

Ci addormentiamo nel suo letto, mi avvolge completamente senza lasciarmi per tutta la notte.
Ci voleva sul serio una scopata, una scopata con Brian perché non mi sarei concessa più a nessun altro, il mio corpo appartiene a lui, inutile negarlo.

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