capitolo venticinque

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"non ho mai pensato n'è voluto scoparmi dusan... è il migliore amico di mio fratello e io lo considero un fratello" dico.
"certo come no" dice la ragazza alzando gli occhi al cielo.
"ma sei seria? mi hai vista, anche avessi voluto scoparmi dusan non sarebbe stato fattibile, gli arrivo al massimo alle spalle, quando è seduto" dico.

la ragazza prova a trattenere la risata, ma non ci riesce e scoppia a ridere.

"e poi per dirla tutta, il serbo non fa per me" dico.
"ok, non credevo che fossi così simpatica" dice.
"e ho appena cominciato" rispondo.
"piccola puntualizzazione, sono qui solo perché me lo ha chiesto dusan" dico.
"siamo qui per lo stesso motivo" dice la ragazza.
"quindi visto che siamo qui, tanto vale conoscerci" dico.
"hai ragione, Зеко (coniglietta)" dice.

mi sorprendo quando pronuncia il soprannome che mi aveva assegnato qualche anno fa dusan.

parliamo un po' e incredibilmente troviamo un sacco di cose in comune.

musica, serie TV, film, amore per i calciatori.

lei ovviamente sa di me e kenan, dusan la pettegola.

quindi le ho raccontato i dettagli.

"oh cazzo, ma è davvero così bravo?" mi chiede sconvolta la ragazza.
"giuro, ci sono dei momenti in cui non capisco nemmeno dove sono" dico.
"merda, posso provare?" mi chiede ironicamente.
"heii, tieniti il serbo" rispondo.

cazzo non è poi così male.

anzi mi sto trovando davvero bene con lei.

finiamo la cena due ore e mezza dopo, ma sembrano passati due minuti.

usciamo dal ristorante e fuori ci aspettano kenan e dusan.

i due calciatori stanno parlando tranquillamente dei cazzi loro.

"ciao" diciamo in coro io e vanja.
"ehi, non vi siete uccise... è già un risultato" dice dusan.
"che simpatico che sei dudi" dico.

restiamo a parlare ancora un po' e poi ci salutiamo.

"quindi, com'è andata?" mi chiede kenan mentre siamo in macchina.
"benissimo, non pensavo che andassimo così tanto d'accordo" dico.
"te lo avevo detto" dice lui.
"avevi ragione" dico.
"come al solito, stellina" dice il turco.
"stai esagerando con i soprannomi....mi piaceva okianus" dico.
"sta tranquilla, okianus...ci sono mille soprannomi che ti si addicono...
küçük yıldız" dice.
"quindi yildiz vuol dire stella?" chiedo.
"eh già" sorride.
"non lo sapevo" dico.
"ecco perché la passione per le stelle... vanitoso!" dico.

il sorride e scuote il capo.

mi lascia davanti a casa.

quando entro non c'è nessuno, molto probabilmente fede e lucy non sono ancora tornati.

così mi cambio e mi strucco.

mi metto nel letto e mi addormento abbastanza in fretta.

mercoledì 6 marzo 2024

7.30

sono in macchina con fede, mi sta portando a scuola prima degli allenamenti.

mi tartassa di domande sulla serata di ieri sera.

"fede è stata una bella serata, basta" dico.
"tutto sto nervosismo?" mi chiede.
"non mi piace quando mi tartassi di domande" rispondo.
"va bene, scusa" dice.
"oggi ho lezione di danza subito dopo scuola, sarò al tc per le 17.00" dico prima di scendere dall'auto.
"va bene, a dopo" dice fede.

chiudo la portiera della macchina ed entro a scuola.

FEDERICO

ho appena lasciato mia sorella a scuola, era nervosa stamattina, però forse è una mia impressione però...

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora