capitolo trentotto

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"che cazzo ci fai lui qui?" chiede kenan non appena vede cristjan entrare nel locale.
"te l'ho già detto kenny, non mi devi sottovalutare" dico alzando per andare a prendere cristjan.

lo saluto con un bacio sulla guancia e lo porto nel privè.

lui si siede sul divanetto e io sopra le sua gambe.

"puoi anche sederti sul divano lo sai?" mi chiede mio fratello.
"mollami fede" dico sfoggiando un sorriso.

"se vuoi fate i bravi, io e la mia futura moglie andiamo" dice fede salutandoci mano nella mano con lucia.

se ne vanno quasi tutti, resta giusto il mi gruppo.

andre, fabio, india e nico sono in pista a ballare.

kenan viene nel privè.

"alzati" dice.
"ma che cazzo vuoi?" chiedo.
"alzati dalle gambe di sto coglione" dice prendendomi il braccio e facendomi alzare.
"qualche problema kenan?" chiede cristjan.
"tu stai zitto o ti faccio stare zitto io" lo minaccia kenan.
"allora che cazzo vuoi?" chiedo.
"che fai andare via questo coglione" dico.
"oh ma che cazzo vuoi" di alza cristjan.

sono praticamente ad un centimetro uno dall'altro.

"state fermi tutti e due, se vi vedono i tifosi? che cazzo dovrebbero pensare" dico.

"cri, aspettami in macchina...arrivo subito" dico.

l'albanese annuisce e va verso l'uscita.

"ti sei bevuto il cervello?" chiedo.
"a vedere te sulle gambe di un altro per forza" dice.
"vattene a fanculo" dico voltandomi.

vado anch'io verso l'uscita.

salgo sulla macchina di cristjan.

"scusa, veramente mi dispiace tanto" dico mentre l'interista guida.
"non è colpa tua" dice.

gli lascio un bacio sulla guancia.

arriviamo a casa mia e prima di entrarci mi tolgo i tacchi.

entro, ma la casa è troppo silenziosa.

vado in camera di lucy e fede, ma non ci sono.

prendo il telefono.

chat con 'fefi💙'

fefi💙: cucciola io e lucy non veniamo a dormire a casa, scusa se ti lasciamo da sola, se hai bisogno chiama💙
becki🍃: sta tranquillo, divertitevi....vi amo tanto💙💙

"mio fratello e luci restano fuori a dormire" avviso cristjan.
"perfetto direi" dice.

si avvicina ed inizia a baciarmi lentamente.

ci spostiamo sul mio letto.

lui inizia a slacciarsi i pantaloni e io mi tolgo il vestito.

si infila il preservativo ed entra violentemente dentro di me.

mi fa male, ma non un male piacevole come quello di kenan.

male male.

come se qualcuno mi stesse piano piano tagliando le gambe.

"cri" dico.

"cri mi fai male" dico.

lui non si ferma e continua a spingere.

"cristjan veramente mi fai male!" esclamo.

provo a spingerlo, a togliermelo di dosso, ma non ci riesco.

"cristjan!" esclamo.

"ho finito" dice.

"puoi andartene" dico.
"in che senso?" chiede.
"te n'è vai!" esclamo.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora