capitolo quarantatré

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più volte durante il corso della partita, fede se l'è presa con andre.

in malo modo.

quasi lì urlava addosso.

che sia giusto o sbagliato, federico non ha il diritto di fare il culo hai suoi compagni di squadra.

non è n'è il capitano n'è l'allenatore.

e poi, parlando sinceramente, non sta dando il meglio mio fratello in questo periodo.

pensi per lui.

"ti pare che sgridi andrea così?" chiedo infuriata.

"tu non sai tutto quello che succede in campo rebecca" dice.

"ci vedo federico! non ti devi permettere di riprendere i tuoi compagni così, pensa per te che fai meglio" dico.

non gli dò il tempo di ribattere che me n'è torno in tribuna.

"davvero hai difeso andre andando contro tuo fratello?" mi chiede nicolò.

"si, perché federico è una testa di cazzo! deve imparare a pensare a sé e non agli altri" dico

"ma è tuo fratello! andre lo conosci da così poco!" eslcama nico.

"è una questione di principio nicolò" lo zittisco.

il secondo tempo ricomincia a bomba.

andre mette una palla spettacolare che viene presa da mio fratello.

corre verso la porta e segna.

nicolò salta in piedi sorridente.

io resto incollata al mio sedile.

"che testa di cazzo che sei!" esclama nicolò sedendosi di nuovo.

pochi minuti dopo segna anche dusan.

per dudi non mi trattengo.

salto in piedi sorridendo e urlando il suo nome.

kenan entra all'80' e per quel poco che gioca da il suo meglio.

"madonna una volta che parte, non lo ferma più nessuno!" esclama nicolò riferendosi all'amico turco.

finita la partita, io e nic ci muoviamo verso l'entrata degli spogliatoi, per aspettare gli altri.

uno dei primi ad uscire è kenan, che subito vado a salutare.

noto però che indossa ancora la felpa della Juve.

mi avvisa che ha un intervista a bordo campo.

se n'è va.

"sbaglio o ci state riavvicinando?" mi chiede nicolò.

"non è che volete riprovare a frequentarvi?" mi chiede.

"nicolò! siamo solo amici!" esclamo.

"ok, anche perché sarebbe una pessima idea! sei già stata male per lui" dice biondo.

"so decidere da sola nicolò! non ho bisogno che tu mi dica le cose" dico.

"cerco solo di proteggerti" dice.

"non n'è ho bisogno" dico.

"va bene, come vuoi tu" conclude.

dusan esce dagli spogliatoi e subito vado a congratularmi con lui.

"sei il mio guerriero dudi!" esclamo abbracciandolo.

lui mi stringe forte tra le sue braccia.

mi stacco lentamente e gli sorrido.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora