capitolo trentasei

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REBECCA

sono ormai ore che siamo arrivate a cesena, dove troviamo l'under 21 azzurra.

fabio si è commosso vedendoci.

"becki, ti posso parlare?" mi ha chiesto fabio mentre eravamo a tavola.
"certo" rispondo.

ci allontaniamo un po' dal vociferare.

"a kenan manchi" dice.
"si certo, ha la sua amichetta che stia con lei" dico.
"no veramente becca, mi ha chiamato ieri" dice.
"cazzi suoi, ha fatto lo stronzo e adesso torna con la coda tra le gambe....ma non ci penso proprio!" esclamo.
"va bene va bene, tranquilla...solo, non dire a kenan che te l'ho detto" dice.
"ok, tranquillo non gli dirò niente" dico.

raggiungiamo lo stadio e ci godiamo la partita dell'under 21.

finita la partita torniamo a torino, scendo dal taxi che ci ha riportato a casa e proprio sugli scalini della villetta un mazzo di tulipani di colori misti, i miei fiori preferiti.

"ma questi?" chiedo.
"boh, guarda se c'è qualche biglietto" dice lucia aprendo la porta di casa.

raccolgo i fiori e entro in casa.

in effetti un biglietto c'è.

perché torno sempre a te, che fai rumore sii
che non lo posso sopportare, questo silenzio innaturale

diodato, rumore

"lucia c'è un pezzo di una canzone" dico

la ragazza si avvicina e legge il biglietto.

poi lo gira.

per rebecca

"sono per te" dice.
"si, ma chi lì a mandati?" chiedo.
"forse lì ha mandati kenan" dice la ragazza.

no, impossibile.

non farebbe mai una cosa del genere, non è così dolce.

"non penso proprio" dico.
"allora... nico! per farsi perdonare" dice.
"no, l'ho già perdonato e lui lo sa" dico.
"cristjan?" chiede.
"non penso" dico.
"boh, allora non so" dice.
"vabbè era solo per capire chi ringraziare" dico.
"non ci pensare, sarà un ammiratore segreto" dice lucia.

vado letto e mi sistemo, mi metto a guardare la partita di kenan.

voglio solo vedere cosa farà se dovesse segnare.

per curiosità.

guardo la partita del turco, seguendolo in ogni movimento.

poi mi addormento.

martedì 26 marzo 2024

ormai i ragazzi sono quasi tutti tornati dal ritiro, tranne fabio e kenan.

sono tranquilla a scuola, seduta tra stefano e martina.

lezione di storia.

all'improvviso bussano alla porta.

"scusi professoressa, rebecca chiesa?" domanda il bidello.

alzo la mano un po' timidamente.

"questi sono per lei" dice entrando con un mazzetto di rose rosse.

mi alzo molto timidamente dal mio banco e vado a prendere il mazzetto.

"scusi ma chi li ha portati?" chiedo.
"un fattorino" mi risponde.
"la ringrazio" dico.

torno al mio banco.

"ma di nuovo l'ammiratore segreto?" mi sussurra martina.
"proprio lui" rispondo.
"leggi il biglietto" dice stefano.

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora