capitolo trentatré

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@iamfabiomiretti's stories

paulo è praticamente appena partito per tornare a roma, posso dire che mi mancherà, ma lo rivedrò presto

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paulo è praticamente appena partito per tornare a roma, posso dire che mi mancherà, ma lo rivedrò presto.

è ormai un'oretta che siamo a casa di andre, solo io, fabio, india e il padrone di casa.

per mia fortuna kenan non si è ancora fatto vedere.

"scusate ma nico?" chiedo.

fabio e andre si guardano.

"ehm è andato a trovare i suoi" mi risponde fabio titubante.

ovviamente non gli credo, ma certe volte è meglio farsi gli affari propri.

fabio e india escono con la macchina per andare a prendere le pizze.

pochi minuti dopo suona il campanello e io vado ad aprire, visto che andre è impegnato con la play.

"buonasera" mi sorride kenan.
"ciao" rispondo.

lo lascio entrare in casa e mi risiedo sul divano.

i due compagni di squadra si salutano e subito kenan inizia a giocare alla play con andre.

vengo salvata da fabio e india.

ormai la serata è passata e mi ritrovo a scuola.

kenan ieri sera non mi ha parlato, non mi ha provocato...era come se non esistessi.

oggi, la mia insegnante di danza ha detto che avrebbe dovuto parlarmi.

così appena uscita da scuola corro alla scuola di danza.

"ciao rebecca, accomodati" mi sorride stefania.

mi siedo sulla sedia bianca del suo ufficio.

"come stai?" mi chiede.
"bene bene, grazie, lei?" chiedo.
"tutto bene grazie" mi risponde.
"senti devo comunicarti una cosa" dice.

annuisco in segno di approvazione.

"abbiamo deciso di farti interpretare Odette nel lago dei cigni, per il saggio del 28" dice.

resto a bocca aperta.

"perché io?" chiedo.
"perché hai un'energia che nessun'altra ha qui" dice.
"ma non è giusto, sono arrivata da poco" dico.
"non importa questo, abbiamo scelto te...ora ci aspettiamo che ti impegni al massimo" dice.
"va bene, grazie" dico.
"ora va, abbiamo lezione" dice.

faccio tutta la lezione di danza con  angoscia.
dovrei essere felice, insomma sarò la protagonista del primo saggio dell'anno, ma nonostante ciò sento un peso enorme.

il mio peso viene ingigantito quando sento i discorsi delle mie compagne.
appena uscita dallo spogliatoio mi soffermo un attimo fuori dalla porta.

"avete sentito? rebecca farà odette!"
"minchia che raccomandata! se non avesse quel cognome nessuno se la cagherebbe di striscio"

gli occhi// kenan yildiz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora