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Una cosa era certa Eleonor Slay era la ragazza delle certezze.

Non c'erano vie di mezzo nelle sue scelte. O era bianco o era nero.

La sua ragione funzionava più del cuore e tutti lo sapevano.

Se odiava una persona la cosa non sarebbe mai cambiata, sapeva classificare tutte le persone che conosceva in:
-possibile fidanzato
-amico/ amica
-scopamico
-conoscente
-collega o compagno di studi
-persona da evitare

Era una persona razionale e non era affatto instintiva. Certo viveva la vita da 21enne a Los Angeles, dove conviveva con il suo migliore amico Cameron Dallas.

Erano amici da quando avevano 5 anni. Avevano passato tutti i compleanni insieme, a soffiarsi le candeline l'uno a fianco all'altro, imbottiti dai giacconi, dai berretti e dai guanti correvano sul vialetto innevato di un piccolo paese del Michigan solo per scambiarsi i regali di Natale. Erano una di quelle amicizie fresche e pulite, quelle senza macchia di errore, quelle amicizie fratello e sorella, quelle amicizie che contradivano i detti sul fatto che tra uomo e donna non ci può essere un'amicizia vera.

All'età di 18 anni erano stati entrambi ammessi allo stesso college di Los Angeles così decisero di affitare un piccolo appartamento insieme.

Lavoravano entrambi per pagare le spese della casa e della scuola.

Lei lavorava in un enoteca vicino al college e il suo bel aspetto la ricompensava di una buona paga e ottime mance.
Era una ragazza minuta con capelli neri lunghi e occhi color smeraldo, carnagione chiara con un lieve rossore sui zigomi, le lunghe ciglia rivestite dal mascara le facevano risaltare lo sguardo.
Per non parlare del sorriso, la figlia di un dentista non poteva che avere un sorriso perfetto.

Lui invece lavorava nella gelateria del college, che era sempre piena di ragazze che prendevano il gelato e cercavano di apparire sexy nel leccarlo quando invece la scena era sia buffa che disgustosa.

Cameron era uno dei ragazzi più belli del college e non solo per l'aspetto fisico ma perché era l'ideale di ragazzo perfetto.

Faceva volontariato in una piccola associazione che aiutava i bambini con il cancro, era un alunno modello così tanto da avere una borsa di studio pagata dalla scuola e soprattutto era single.

Tutte le scapole del college provavano a farsi notare da lui e gli inviti alle feste non mancavano.

Come tutti i giovani al sabato sera andavano a divertirsi ed é proprio quel sabato che le cose iniziarono a cambiare.

"Cam vado a fare la spesa" spalancò la porta della sua camera e lui provò a dire qualche parola ancora addormentato.

"Dai svegliati sono le 11" disse lei scuotendolo leggermente.

"lasciami dormire" piagnuccolò Cameron, schiacciando il cuscino sul suo volto.

"vabbé però quando torno voglio trovati sveglio" sorrise uscendo dalla camera.

Mentre lei era uscita, lui piano piano si alzò e solamente in boxer si mise a fare colazione.

I cereali galleggiavano nel latte mentre lui pensava a dove andare quel sabato sera.

"probabilmente andrò da Nash" disse lui dopo che Eleonor rientrata gli chiese cosa faceva alla sera.

"Kian ha organizzato una festa per sta sera, io ci vado"
disse lei

"Sai che Kian ti vuole solo portare a letto" disse lui con tono preoccupato

"Sai che é quello il mio fine(?)" disse lei sarcasticamente

Lui alzò le spalle

"basta che non ci stai male"

"stai parlando con la Signora del controllo delle emozioni" disse lei facendoli l'occhiolino.

La reputazione di Eleonor era molto diversa da quella di Cameron

Anche se era una ragazza responsabile, tutti la consideravano una facile, una da "una botta e via".

A lei non interessavano quelle voci, lei era sicura delle sue scelte e non si faceva mai coinvolgere emotivamente nelle sue "relazioni".

Solo un ragazzo le aveva fatto perdere la testa.
Il suo nome era Austin Butler, alle superiori lei si era follemente innamorata di lui. Lui era biondo, alto con gli occhi azzurri, il principe azzurro.
In quel periodo lei aveva i capelli di un rosso acceso e un piercing al labbro inferiore.
La loro storia finì nove mesi dopo quando lui la lasciò dicendole che si era innamorato di un'altra.

Lei promise a se stessa di non innamorarsi mai più di nessuno. E, come anche lei sapeva, una volta presa una decisione non l'avrebbe cambiata.

Un flashback di lei che correva nel garage di Cameron, interrompendo le prove che stava facendo con la sua piccola band dell'epoca, le tornò in mente.
Quando lei gli saltò tra le braccia scoppiando a piangere per la delusione d'amore.

Sorrise ripensando al fatto che Cameron c'era, c'é e ci sarà per sempre.

"che c'é?" chiese lui guardando il suo sguardo perso.

"niente" disse lei per poi guardare l'orologio sul muro.

"cazzo é tardi, devo andare a pranzare con Gigi" disse prendendo le chiavi della macchina e stampando un bacio nella guancia a Cameron

"salutamela" disse lui facendole l'occhiolino.

Gigi Hadid era una delle più care amiche di Eleonor.
Lei sapeva benissimo della piccola cotta di Cameron verso Gigi, ma lei stava insieme a Cody Simpson ormai da un anno.
Gigi era incredibilmente bella, bionda, alta e soprattutto la capitana della squadra di pallavolo. Questo era un elemento fondamentale per i ragazzi della scuola che non perdevano una singola partita per vedere il sedere delle giocatrici in quei striminziti shorts.

Eleonor e Gigi si erano conosciute il primo anno nel corso di chimica, quando Eleonor aiutò Gigi a sistemare il suo esperimento, la maniaca del controllo con l'impulsiva.

Infatti Gigi era così, viveva giorno per giorno, ma soprattutto non rifletteva su quello che faceva. Non rimpiangeva nulla, nemmeno il dolore più profondo che provava. "sono solo emozioni, belle o brutte che siano vanno vissute" diceva ogni volta che qualcosa di brutto le succedeva.
Eleonor no, tutto quello che faceva veniva analizzato nella sua mente per sapere se le avrebbe fatto bene o male. Cercava di evitare più male possibile circondandosi di ciò che la rendeva felice.

"Ciao tesoro" disse Gigi abbracciandola forte davanti al ristorante in cui si trovavano ogni sabato per pranzare e parlare.

"Quindi sta sera vai da Kian?" chiese Gigi dopo aver ordinato

"Si, fa una festa"

"Ma quindi sta andando avanti sta cosa?" disse lei con un sorriso a trentadue denti in faccia.

"Non va avanti nulla, sai che non voglio cose serie"

"Prima o poi ti dovrai innamorare anche te, sotto quelle tette so perfettamente che c'é un cuore"

"L'ho fatto una volta e me ne sono pentita, quindi no grazie"

"sai già cosa mettere?" chiese Gigi, per poi sbattersi la mano sulla fronte "ovvio che la sai, sei la maniaca del controllo"

Eleonor le sorrise "immagino che tu invece non hai ancora preso nulla"

"esattamente" disse Gigi mettendosi a ridere.

Finirono di mangiare e pagarono il conto.


Drunk in Love || Cameron DallasWhere stories live. Discover now