14.

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"Che eleganza" disse Corey appena lei entro in macchina.

Lei lo fulmino con gli occhi

"Allora che hai in mente?"

"Pazienza Eleonor pazienza" disse mentre accendeva il motore.

"Beh sono conosciuta per non averne molta"

"Questa volta dovrai fare un sacrificio allora"

Lei sbuffo per poi voltare la testa e guardare fuori dal finestrino senza dire una parola.

Vide il mare diventare sempre più vicino e inizio a pensare che la stesse portando ad un pic nic sulla spiaggia sotto le stelle.

Lei scosse la testa, era un pensiero troppo smielato, ma per quanto conoscesse il ragazzo che stava guidando, era molto probabile come idea.

"Che schifo" disse ad alta voce.

Lui si volto a guardarla per poi tornare con gli occhi davanti a se.

"Cosa?" Disse

"Mi stai portando a fare un pic nic sulla spiaggia sotto le stelle, che schifo"

"Come fai a dedurlo?" disse Corey sorridendo.

"C'è il mare e un borsone dietro di noi" disse lei.

"Per quanto tu sia perspicace questa volta hai fallito signorina Eleonor" disse lui continuando a sorridere.

"E allora dove stiamo andando?"

Lui sbuffo "rilassati e fidati di me"

Passo qualche istante

"Ma veramente mi consideri cosi romantico?" disse ridendo

"Direi smielato"

Lui parcheggio la macchina e uscì, aprendo la portiera dietro e prendendo pure il borsone.

Un insegna era posta sopra a quello che doveva essere un negozio.

+SURF IS THE WAY+

Corey estrasse le chiavi dalla tasca dei pantaloni e aprì la porta.

Era tutto buio ma quando Corey accese la luce di lato alla porta, Eleonor vide una marea di tavole da Surf esposte qua e là, il muro era dipinto di azzurro acceso insieme a qualche graffito colorato in alcune parti del muro.

Era un negozio a dir poco bello.

"Eccoci" disse Corey mentre lei roteava gli occhi qua e là per osservare ogni minima parte della stanza.

Si avvicinò ad alcune tavole da surf e ne sfiorò una.

"Allora ti piace?" Chiese lui avvicinandosi di lato mentre lei continuava a guardare la tavola.

"Si é un negozio meraviglioso" disse lei senza accorgersene "cioé é apposto" disse mettendosi le mani nel tascone della felpa.

Lui sorrise "bene perché ho qua per te..." disse avvicinandosi al bancone ed estraendo un foglio da un cassetto "il contratto di lavoro" disse.

Lei spalancó la bocca.

"Cosa?"

Lui le porse il foglio.

"Mio padre ha scritto tutto, portalo a casa e leggilo attentamente se hai dubbi parlane con lui perché io non me ne intendo di ste cose" disse piegando la testa di lato e mettendo le mani in tasca.

Lei la guardo qualche istante sfogliando con gli occhi le cose principali e le varie leggi allegate.

"Non so che dire"

Drunk in Love || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora