22.

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Cameron's POV

Avevo i suoi occhi addosso, riuscivo a sentire come quelle iridi azzurre mi stavano scavando dentro in cerca di una risposta a causa delle mie ultime azioni.

Lei non capiva e i suoi occhi bramavano solo risposte, ma io non sapevo se le risposte che le avrei dato sarebbero state le risposte che lei voleva.

Se quella sera non l'avessi fatta bere tutto sarebbe stato normale, io non mi sarei innamorato di lei, delle sue labbra, della sua pelle, del suo bagnoschiuma alla pesca, dei suoi capelli e dei suoi respiri contro i miei, e lei, probabilmente, si sarebbe innamorata di Corey e in quel momento non avrebbe avuto tanti dubbi nella testa.

Il mio sguardo non riusciva a incrociarsi con il suo, perche mi mancava quella sicurezza che lei avrebbe accettato e che io non l'avrei persa.

"Cameron ho bisogno di.."

"Sapere" dissi secco non lasciandola finire "lo so ma é piu difficile di quello che sembra" dissi passando dal soffitto al pavimento con lo sguardo.

Trovai il coraggio di guardarla anche se sentivo che le gambe iniziavano a tremare, non immaginavo di essere cosi terrorizzato dal perderla.

"Promettimi una cosa" dissi

"Cosa?" disse stringendo la mia mano appoggiata sul bancone vicino al suo fianco.

"Promettimi che non ti perderò, che rimarrai la mia migliore amica" dissi

Lei sorrise.

"Nn lo permetterei mai Cameron"

"Promettimelo"

"Te lo prometto"

"Io.." iniziai "mi sono innamorato di te" dissi guardando che i suoi occhi si spalancavano stupefatti.

"Cosa?"

"Hai capito bene, mi sono innamorato di te"

Lei abbasso lo sguardo lasciando la mia mano e scendendo dal bancone. Si mise le mano in faccia strofinandole mentre caminava avanti e indietro dietro al divano.

La guardavo disperarsi per quello che le avevo detto

"Com'è successo?" chiese voltandosi verso di me.

Le raccontai tutto, le raccontai di come i suoi occhi mi supplicavano e a lei sembrava che stessi parlando di un'altra persona.

"Io...non ricordo nulla" disse

"Lo so" dissi  "é meglio che io vada" aggiunsi notando di aver estremamente bisogno di aria fresca.

Lei non mi fermó, mi lasciò andare, anche se speravo minimamente che mi fermasse e mi baciasse, ma non successe.

Uscì da casa sua, dimenticandomi la giacca da lei e l'aria pungente mi fece camminare velocemente verso casa mia.

(Fine POV)

Eleonor non disse nulla e non ricordo nulla.

Tutto quello che Cameron le aveva raccontato le sembrava impossibile, non era lei, non voleva che fosse lei.

Come poteva decidere, le sembrava di non provare niente piu di una forte amicizia verso di lui. Niente di tutto quello le sembrava vero ma lei gli credeva, sapeva che lui non le mentiva.

Riusciva a sentire la sua mancanza, non sapeva a chi raccontare tutto quello, non sapeva a chi chiedere consiglio, perché per tutta la vita era stato proprio lui a consigliare e ad ascoltarla.

Il cellulare le squillo distraendola.

Vide il numero di Corey comparire nella schermata.

Non rispose.

Inizio ad avere dubbi anche su quello che provava per lui, non capiva perché il suo inconscio da alcolizzata dicesse di essere perdutamente innamorata di Cameron mentre giornalmente era affascinata da Corey.

Se Gigi fosse stata li le avrebbe detto di seguire l'istinto e le emozioni, ma per una persona che non le aveva usate per un'eternità era doppiamente difficile.

Prese la sua giacca e decise di andare a prendere un caffé nel bar vicino casa.

Notó che Cameron aveva lasciato la giacca da lei.

La guardò qualche istante per poi prenderla in mano e annusarne il profumo che per anni era rimasto sempre quello, muschio bianco.

Ripensó al sogno e ricordò un particolare, aveva sognato quel profumo e lo aveva amato travolgentemente.

Si diresse verso la casa di Cameron, vedendouscire dal vialetto Sierra con la sua gip.

Scosse la mano in segno di saluto, sorridendole, quando lei abbassò il finestrino.

"Ehi Eleonor" la fermò

"Ciao Sierra" disse "scusa ma avrei fretta di parlare con Cam" aggiunse

"Oh si, solo una cosa, siete amici da una vita, non rovinate tutto migliorate la vostra amicizia" disse sorridendo per poi fare  retromarcia.

Eleonor ci pensò qualche istante fuori dalla porta prima di suonare il campanello.

Qualche istante dopo Cameron aprì la porta e si appoggiò sotto lo stipite.

"L'hai dimenticata da me" disse Eleonor porgendogli la giacca.

"Grazie" disse lui allungando un braccio per riprenderla.

Eleonor fece un passo avanti ed entrò in casa.

La conosceva a memoria, probabilmente meglio della sua.

Era sempre stata così estroversa e ribelle quando era piccola, che non le piaceva mai stare a casa sua a guardare un film o i cartoni.

Ha sempre voluto allontanarsi da quella normalità e averne una sua, senza il permesso dei suoi e così aveva fatto della casa di Cameron la sua, per tutte le nottate che passava con la testa bassa sul bordo del letto a ripetere tutte quelle poesie, o le storie dei presidenti americani, o semplicemente ad ascoltare le sue canzoni preferite, assieme a lui.

Guardò gli occhi di Cameron bassi tra i suoi pensieri, mentre le sue braccia cadevano sui fianchi fino alle tasche dei pantaloni.

Lo abbracciò, perchè probabilmente sapeva che lui avesse bisogno di quell'abbraccio quanto ne aveva bisogno lei.

La testa di Eleonor era appoggiata al suo petto e aveva chiuso gli occhi e formato un sorriso.

Dopo qualche istante sentì il mento di Cameron appoggiarsi sulla sua nuca rimanendo così per un tempo indefinito, fino a quando lui le lasciò un bacio sulla testa e la fece staccare da sé.

"Scusa" disse lui.

"Di cosa?" Sorrise Eleonor

"Beh..." sorrise passandosi una mano tra i capelli timidamente "per essermi innamorato di te"

Lei sorrise e si avvicinò a lui, lasciandogli prima un bacio sul naso per poi avvicinarsi alle labbra, senza toccarle.

I loro sguardi stavano vagando leggendo tra loro cose che mai avevano visto negli occhi l'uno dell'altro.

Eleonor non aveva mai notato quelle striature nere che avevano i suoi grandi occhi nocciola e Cameron non aveva mai notato come erano piccole le pupille di Eleonor ma stupendamente circondate da un azzurro che dava sul lilla.

"Veramente?" sussurò Cameron riferendosi al bacio che si stavano per dare.

Lei capì subito ed annuì, concedendo a Cameron di appoggiare le sue labbra sulle sue, accogliendole ricambiando i movimenti che facevano le sue labbra.

Drunk in Love || Cameron DallasWhere stories live. Discover now