29.

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Non era cambiato molto nelle settimane seguenti, anzi tutto era tornato come prima, Cameron ed Eleonor continuavano a comportarsi come al solito, Eleonor si rese conto che le bastava stare bene con lui per renderlo felice e per essere felice e così fu.

Un martedì però, Eleonor si trovava nel bagno delle ragazze a scuola e sentii delle voci provenire da fuori.

"Ma scusa tu e Cameron vi vedete ancora?"chiese una voce femminile

"Certo che ci vediamo ancora e ieri sera abbiamo pure....ehm...lo sai" disse la voce facilmente riconoscibile di Bianca.

Eleonor era da un bel po' che non sentiva parlare di Bianca da parte di Cameron e non capiva molto bene la situazione.

Capiva solamente che quelle parole le avevano provocato un groviglio alla base della gola che le fecero spalancare la porta del bagno e dirigersi verso la classe di Cameron.

Nel percorso fino alla sua classe si tolse la colanna che lui le aveva regalato qualche giorno prima e la strinse in un pugno, spalanco la porta.

"SEI UNA MERDA" disse urlando e lanciandogli la colanna addosso

Il professore guardò la scena impassibile.

Lei uscì dalla classe ed andò a rifugiarsi nel parcheggio del college dentro alla sua macchina.

Alzò le ginocchia fino al mento e tutto quello che le venne spontaneo fare fu piangere.

Aveva appena saputo che Cameron l'aveva tradita, che il suo migliore amico, che il ragazzo del quale si era innamorata l'aveva tradita spudoratamente con una specie di sciacquetta.

Non avrebbe potuto sopportare quel dolore, non ne era abituata

La portiera dall'altra parte si aprì, lei scorse delle gambe fino a quando si abbassò.

Eleonor sperava fino all'ultimo che fosse Cameron ma non fu così.

Era Corey.

Lei si mosse agitatamente sul sedile per asciugarsi le lacrime e riprendersi.

"Che ci fai qua?" chiese lei

"Cody non poteva passare a prendere Gigi e allora ha mandato me, sai per via del bambino non la lascia guidare"

Lei annuì e spostò la testa verso l'edificio scolastico.

"Tu cos'hai?" disse sedendosi sul sedile di fianco a lei.

"Ti ho detto che puoi entrare?" disse acida lei

"Non fare la sbruffona con me, sai che non funziona" disse lui appoggiando la mano sulla sua coscia.

Eleonor gliela fece spostare subito.

"Allora cos'hai?" chiese

Lei non rispose

"Stai male per Cameron?" Chiese ancora

"Fatti i cazzi tuoi Corey"

"Voglio solo aiutarti" disse

"Beh per ora il tuo aiuto è l'ultima cosa di cui ho bisogno, quindi per favore esci dalla mia macchina" disse Eleonor

Lui la guardò, scosse la testa a modi di disapprovazione e uscì dal veicolo.

Prima di chiudere la porta però le disse una frase.

"Eleonor non gira tutto attorno a te, il mondo è pieno di dolore e tu non puoi evitarlo ogni volta, prima o poi lo affronti"disse per poi sbattere la portiera.

Eleonor si sentì attaccata e quindi uscì dalla macchina e si avvicinò a Corey.

"Tu non sai un cazzo di me, non sai se ho sofferto o se soffro quindi non ti permettere mai più di parlarmi con quel tono" disse puntandogli l'indice sul petto

"È vero ma ti ricordo che non sei l'unica al mondo" disse Corey

"Lo so perfettamente" disse

"Non mi sembrava quando mi hai lasciato da un giorno all'altro per Cameron, quando non ti è fregato minimamente di quanto io ci fossi stato male, quando non ti è importato nemmeno di rispondere al telefono" disse

Corey aveva ragione, era stata egoista, ma forse per una buona ragione.

Eleonor non era mai stata felice era sempre stata in quello stato di grigio che non le permetteva di stare del tutto bene ma nemmeno male e in quel periodo aveva trovato l'amore di Cameron che non voleva rovinare per nulla al mondo.

Eleonor riuscì a recepire tutto il dolore di Corey e non riuscì a controbattere, si limitò ad abbassare la testa.

"Tu non eri innamorato di me, vero?" chiese sperando di non aver spezzato un cuore

"Penso che io abbia visto in te cose che forse non hai, ed era solo una stupida illusione che la tua bellezza creava nei miei occhi" disse "si ti amo" continuò

Quel verbo al presente fece gelare le vene a Eleonor, che tutto quello che al momento voleva era non distruggere il suo cuore come Cameron aveva appena fatto con il suo.

Cameron arrivò nel parcheggio in quel esatto momento.

Si avvicinò ad Eleonor e le chiese il perché del suo comportamento.

Lei non riuscì ad aprire bocca così ritornò dentro la macchina e dopo averla accesa partì a tutta furia.

La sua testa non ragionava riusciva a mala pena a leggere i cartelli stradali.

Tutto quello che voleva fare era tornare a casa, ma non poteva, sapeva che Cameron l'avrebbe raggiunta e che lei per il momento non sapeva reagire, non sapeva come risolvere la situazione.

L'idea che Bianca l'avesse sfiorato, toccato, scopato, sentito le faceva ribrezzo.

Aveva un forte al di pancia, sentiva un vuoto, un vuoto pesantechenon riusciva a togliersi da dentro, non s rendeva nemmeno conto dell'alta velocità alla quale stava andando e così non si rese conto nemmeno del grande camion blu che all'incrocio aveva la precedenza.

Schianto laterale.

La macchina rotolo per una ventina di metri con Eleonor all'interno.

Un sorriso spento, labbra secche, occhi umidi e tanto sangue. Questo era quello che i paramedici trovarono giunti nel luogo dell'incidente.

Eleonor non era morta, il suo cuore funzionava ancora.

Drunk in Love || Cameron DallasTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang