IV - Una strana proposta

4.7K 274 18
                                    

Le danze si riaprirono pochi minuti dopo e tutti gli invitati ricominciarono a volteggiare nella sala immensa, mentre gli stessi cavalieri iniziavano ad unirsi ai balli di coppia.

Il re, ancora seduto sul trono sentendosi quasi Dio in terra, non accennava a muoversi: osservava la scena in silenzio, sul volto un'espressione soddisfatta e imperiosa, una mano posata sotto il mento con interesse intanto che il suo sguardo curioso e indagatore si posava sui volti di tutti i presenti.

Edoardo Warsons sapeva che una buona impressione era ciò che ci voleva per assicurarsi un potere sicuro e duraturo, in modo che nessuno potesse cospirare contro di lui e progettare il suo assassinio; era già successo una volta all'interno della stessa casata reale, era necessario che non accadesse mai più. O almeno non con Edoardo come re.

Guardò i cavalieri spargersi per la stanza, un obiettivo ben fisso nella mente, e capì che la loro missione era appena cominciata. Vide le espressioni sorprese dipingersi sui volti delle ragazze scelte e rise sotto i baffi; nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo loro se tutto fosse andato secondo i suoi piani...

La stessa Crystal Crane, sentendosi posare una mano sulla spalla, ebbe un tuffo al cuore: l'unica persona di sua conoscenza all'interno del castello era sua madre, ancorata a lei come se temesse di perderla, e sinceramente sperava che questo suo sentirsi isolata non subisse alcun cambiamento e rimanesse tale.

Ovviamente, si sbagliava.

Si voltò in direzione di colui che aveva osato intromettersi e per un momento non seppe cosa dire o fare, confusa e infastidita com'era.

L'uomo che le si presentò davanti era poco più alto del re Edoardo, i capelli color del grano, gli occhi blu, un sorriso cortese appena accennato e un portamento composto, quasi maestoso. In fondo al suo sguardo si intravedeva una maturità non comune per un ragazzo della sua età, probabilmente di un paio d'anni in più rispetto a lei, e il braccio nascosto dietro la schiena accompagnò il suo inchino in avanti nei confronti di Crystal.

"Sono Emanuele Phillers", si presentò, rimettendosi dritto ed esibendosi in un ulteriore sorriso.

Crystal si sentì in dovere di rispondere o di far intuire al ragazzo di avere un udito e una vista funzionanti, perciò si prese le gonne tra le mani – ignorando la stretta di Giovanna che andava stringendosi e allentandosi alternativamente – e si inchinò a sua volta, abbassando lo sguardo come aveva visto fare alle altre invitate e ricambiando il sorriso. "Crystal Crane".

Stava quasi per voltarsi verso sua madre per chiederle di smettere di farle tanto male, quando si accorse della sua misteriosa scomparsa e non poté fare altro che rigirarsi in direzione del ragazzo per capire le sue intenzioni.

Emanuele Phillers le porse un braccio, la stessa espressione gentile di prima, e la invitò a ballare, insieme a tutti gli altri, al centro della sala.

Crystal notò con sgomento il fatto che lui non accennasse a distogliere lo sguardo da lei, quasi come se temesse una sua eventuale fuga e non volesse lasciarla andare via.

Ed era proprio ciò che Emanuele pensava: l'aveva notata in mezzo a tutte quelle altre fanciulle dalle evidenti intenzioni e i suoi occhi confusi, manifestazione del suo sentirsi inappropriata, avevano catturato la sua attenzione.

Edoardo l'avrebbe ringraziato in modo particolare proprio per avergli portato una ragazza altrettanto particolare, ne era sicuro.

Continuò a tenerla sotto controllo per tutta la durata del ballo; i movimenti di lei, tanto agili e veloci, lo stupirono più volte, aumentandogli perciò la paura che potesse scappare da un momento all'altro.

I suoi boccoli castani si animavano ad ogni passo e il suo sorriso enigmatico dava al tutto un qualcosa di sensuale e provocatorio, un lato sottolineato in modo curioso dagli occhi furbi e verdi, ilcolore dell'erba.

Filix: La Strega del ReWhere stories live. Discover now