XXXII - Un nuovo inizio

2.8K 234 13
                                    

Con il passare dei giorni, la pace tornò a regnare nel castello di Maypark: la scomparsa del piccolo Giorgio smise di essere un mistero e tutti i nobili più importanti di Lawnland concordarono sul fatto che Emanuele Phillers sarebbe stato il suo miglior tutore fino al raggiungimento della maggiore età del bambino; fino a quel momento, il cavaliere avrebbe fatto parte di un consiglio temporaneo – composto anche dai fedeli di re Alessandro – che si sarebbe tenuto periodicamente per prendere eventuali decisioni riguardanti il regno.

La morte di Margherita e di suo figlio aveva sorpreso la popolazione, ma nessuno si era mostrato particolarmente dispiaciuto: per quanto Edoardo potesse essere intransigente e sicuro di sé, nutriva poco interesse nei confronti dei ceti più deboli.

Nonostante la felicità iniziale, Crystal proprio non riusciva a dimenticare il fatto che Emanuele avesse lasciato che sua madre venisse presa e allontanata dalle guardie reali.

"Se mi fossi opposto, avrebbero condannato anche me", le aveva ricordato lui, con tutta la calma del mondo.

E a quel punto Crystal aveva dovuto ammettere che avesse ragione, ma ciò non le era bastato per ricominciare a rivolgergli la parola com'era solita fare.

Le restanti quattro ragazze, non più sotto l'effetto della pozione, ripresero a poco a poco a pensare lucidamente: tutte vollero tornare a casa il prima possibile, temendo che una sorta di maledizione potesse essere stata scagliata sull'intero castello che avrebbe fatto fare loro la stessa fine che era toccata alle amanti del re.

Tuttavia, non appena Edoardo venne immerso totalmente nel lago, le sette fanciulle sparirono sotto la superficie dell'acqua senza più riemergere in superficie.

Emanuele e i nobili ordinarono che il lago venisse ispezionato, ma cambiarono idea non appena – per un'assurda coincidenza – un addetto alla servitù cominciò a sostenere di essere stato momentaneamente rapito da una ragazza bellissima che l'aveva tenuto con sé nell'acqua per svariati minuti, fino a decidere di lasciarlo andare affinché potesse impedirne la perlustrazione.

Il lago era sicuramente dotato di qualche potere inspiegabile, motivo per cui tutti decisero che – se avesse continuato a non essere pericoloso, come infatti era successo fino alla morte di Edoardo – l'ispezione non sarebbe stata poi così necessaria.

Crystal trascorse i suoi ultimi mesi di gravidanza in biblioteca, dopo aver promesso a se stessa che non avrebbe più sprecato del tempo prezioso che invece avrebbe potuto occupare fra i libri più antichi di magia.

Semplicemente, non voleva trovarsi impreparata un'altra volta, non quando sua madre era morta per proteggere lei ed Emanuele.

Eppure, in una tiepida giornata di metà ottobre, dei dolori inspiegabili all'addome le tolsero il fiato, costringendola a chiudere il libro di magia di scatto affinché nessuno potesse vedere cosa stava leggendo.

Con non poca fatica, raggiunse la porta d'uscita e ordinò ad una cameriera di chiamare Emanuele e la levatrice, conscia che mancassero poche ore alla nascita del suo bambino.

Stare con Giorgio le aveva permesso di migliorare il suo lato materno, nonostante si sentisse per lui una sorta di sorella maggiore.

Emanuele, dal canto suo, adorava il piccolo re: coglieva ogni singola occasione per giocare con lui, senza accorgersi di quanto i propri occhi cominciassero a brillare non appena lo prendeva in braccio.

Crystal sperava solo che il suo improvviso amore verso i bambini si manifestasse anche, e soprattutto, con suo figlio.

Quasi si sentì più leggera nel vedere la gioia disegnata sul suo volto, correndo da lei dopo aver saputo che ormai mancava poco al parto.

Filix: La Strega del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora