Abby e Jessie

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Pov's Jessie

Non riuscivo a credere di averla lasciata andar via, di solito riuscivamo a scacciare via due vampiri rompi palle ma forse il fatto che erano affamati e che Rose non si sentiva bene e stato un incentivo maggiore per lei a cavarsela da sola.

-Abby dove vai?!- urlai

-Vado a cercare Aury!- ringhiò

-Lo sai che dobbiamo aspettarla qui e inutile cercarla- dissi.

Odiavo fare quella raggionevole, non ero il tipo, in me comandava più l'istinto animale che la ragione.

-Dai sorellina hai paura di un pò d'avventura?- chiese lei

-Abby non provocarmi- ringhiai

-Dai Jesi cosa aspetti? Corri-

disse Abby sfrecciando via, a quel punto dovevo decidermi restare al lago con Rose ed aspettare Aury o fiacciufare la mia insolente gemella.
Scelgo la seconda.
Iccominciai a correre come non mai, Abby era molto diversa da me, avevamo in comune solo il giorno di nascita, lei era più bassa di me con capelli marroni e lunghi io invece li avevo biondi e corti d'altra parte era proprio questo che ci piaceva l'essere completamente diverse ma unite come nessuna sorella saprebbe spiegare.
L'ultima differenza che ci divideva era il colore degli occhi; quelli di Abby erano di un caldo cioccolato i miei invece di un verde intenso come quelli di mia madre, quanto mi mancava la mia mamma, l'odore della sua pelle, il suo canto che faceva innamorare sempre di più mio padre era una gioia vederli cosi ma ormai loro non ci sono più e il loro ricordo infiamma sempre di più il mio odio verso gli Eletric.
Raggiunsi mia sorella al limite della cittadina in cui il suo odore veniva oscurato da quello di altri tre licantropi, ciò ci fece preocupare ma come si dice l'unione fa la forza.
Appena cercai di andare avanti mi venne quasi un mancamento, un odore squisito sovrastava gli altri dandomi un dolce fastidio, non sapevo cos'era e ciò mi preocupò, guardai mia sorella ed anche lei era nel mio stesso stato, ci fissamò negli occhi e....

"Compagno!"

Pensammò allunisono e quasi scoppiammò a ridere, ma sapevamo che non c'era tempo per le risate tre persone aspettavano il nostro arrivo.
Attraversammo la cittadina e cercavamo di fare il più silenziosa mente possibile per trovare sia Aury che i nostri compagni.
"Alpha, non l'abbiamo trovata, le sue traccie si sono sperse"

"Cosa! Jake ne sei sicuro?"

"Si Alpha"

"Jake tu ritorna all'accampamento, invece tu vieni con me"

"Alpha c'è uno strano odore qui ingiro"

"Cosa stai dicendo Cam."

"Scusi, Alpha era solo... non importa, la seguo"

Intercettati quei pensieri mi resi conto che quei tre cercavano la nostra Aury! Ma non potevamo permettere che la prendessero, quel Alpha non mi convinceva per nulla.

-Abby tu ritorna da Rose mentre cerco di scoprire qualcosa in più su quei tre- dissi

-Jesi non so se ce la faccio, io voglio il mio compagno, la mia lupa vuole il suo compagno-

-rammenta che devi la tua vita solo ad Aurora- le dissi inducendo la sua lealtá a venir fuori, scuotendola.
Dopo che se ne fù andata mi misi subito a seguire Jake per vedere vedere dove si trovasse l'accampamento "nemico".
Pian piano ci stavamo inoltrando nella parte più fitta del bosco e ciò mi preocupò essendo che non avevamo mai esplorato quel determinato territoro. Dovevo ammettere però che Jake non era per nulla male sembrava un perfetto beta, spalle larghe, gambe muscolose e braccia possenti...proprio un bel pezzo d'uomo e poi il suo odore mi mandava in paradiso.

-So che mi stai seguendo- esclamò lui.

Merda. Pensaì, mi feci avanti fronteggiandolo senza timore infondo lui era solo un maschio.

-allora mia cara, ti sono mancato-

-neanche un pò-

-presumo che tu ormai abbia capito a chi appartieni..-

-Di certo non a te-

-piccola furfante non puoi contrastarmi!-

-E chi lo ha detto?- dissi sarcastica.

-Bhe che aspetti tesoro? Attaca!- mì provocò lui.

Non sspettavo altro. Pensai.

Lo attaccaì con tutta la forza che avevo nel corpo e lo colpì in viso, sapevo che non si era spostato e che non mì aveva contrastata apposta, non sapevo a che gioco voleva giocare ma di sicuro avrei vinto io.
Mi cimentai in tutte le arti di combattimento che conoscevo per mandarlo K.O. ma nulla, non cedeva era come combattere con un muro di cemento...indistruttibile.
Mi fermaì con il fiato in gola, non sentivo più le gambe e mi dolevano le braccia e lui aveva solo qualche graffio e livido ma non se ne curava quasi come se si prendesse gioco di me.

-Combatti! Viscido cane rognoso-

In un attimo fuì schiacciata contro un acero e il respiro mi mamcò per l'impatto, due occhi dorati sprofondavano nei miei quasi con prepotenza, non abbassaì lo sguardo nemmeno un secondo, non mi sarei sottomessa a nessuno!.

-Allora? Cosa vuoi fare?- ringhiai

-Oh. Tesoro avrei tante cose in mente ma mi accontenterò di una sola..-

Non Sono Tua! Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz