capitolo 2

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Un odore di menta mi irradia le narici.
Ispiro con forza e mi avvicino alla fonte.

Spalanco gli occhi.

Non sono nella mia stanza! La mia camera non profuma in questo modo.
È tutto buio e non riesco a vedere niente.
Sono comodamente sdraiata su un soffice e setoso letto.
È molto più comodo del mio, ma non mi dispiace.
Trascino la mano per l'intero letto e scopro che non sono sola.
Lentamente mi alzo e scosto via la coperta.
Devo sapere chi è.
Faccio il giro e mi accovaccio dall'altra parte della branda.
Spalanco gli occhi e contemporaneamente faccio un sospiro di sollievo.
Sono turbata dal fatto che mi trovo in camera di Matt e per di più nel suo letto accanto a lui, ma sono contenta che sia lui e non qualcun'altro.
Come se sentisse la mia presenza apre gli occhi.

<Prima che tu dica qualcosa. Ti ho trovata fuori la porta accovacciata e non volevo svegliarti.> -parla con voce assonnata.

<Non dovevi farlo.> -non riesco a capire quale emozione mi abbia fatta usare questo tono attento.

<E' notte fonda. Puoi per favore ritornare a dormire?> -chiede come se nulla fosse.

Probabilmente non si è reso conto che sta parlando con colei che lo ha appiattito al muro.
Ma ho davvero sonno e con tutto questo buio non riuscirei a trovare una strada giusta.
Mi ritroverei a vagare per il castello.

Continuo a fissarlo e per un breve istante scaccio via quella rabbia e delusione trasformandola in qualcosa simile all'ammirazione e al cordoglio.
Dormire accanto a qualcuno è piacevole,rassicurante.
Ma dormire accanto a lui mi fa sentire così impostata.

Quando mi sveglio il sole è accecante. La luce illumina la stanza, anche se di poco.
Vorrei alzarmi e sgattaiolare via ma qualcosa me lo impedisce.
Il suo braccio mi circonda e la sua testa è contro la mia schiena.
Ho paura di svegliarlo, ma fa da sè.
Il respiro si fa pesante ma non accenna a muoversi.
Mi stringe più forte a sè e mugulo sotto la sua presa.
Matt ritrae la mano piatta sull'addome e si scosta velocemente.
Mi giro dall'altro lato e lo guardo.
Perché devo affezzionarmi alle persone così facilmente?
Mi ci lego senza pensarci.
Condivido pensieri, emozioni, rabbia e alla fine devo finire sempre per essere ferita.
A volte preferisco allontanarmi e allontanare tutti da me proprio perché ho paura di soffrire, ma puntualmente finisco nel baratro.

<Avrei dovuto dirti grazie per avermi portata qui.> -dico.

Matt continua a fissarmi senza sfida.

<E io mi sarei dovuto opporre.> -ripensa all'accordo fatto per usarmi.

Annuisco mentalmente.
Forse non è completamente stronzo, ma è quello che mi mostra.

Sono sdraiata sul letto fissando il soffitto quando sussulto dallo spavento

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Sono sdraiata sul letto fissando il soffitto quando sussulto dallo spavento. Qualcuno bussa alla mia porta.
Se non rispondo sicuramente rinunceranno a cercarmi, ma non è questo il caso.

Nashell: La Rinascita (#2)Where stories live. Discover now