capitolo 25

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Cosa diamine ci fa lui qui?

《Tu!》gli punta il dito contro.

《È un piacere rivederti. 》Gli risponde a tono.

《Un piacere?》domando confusa.

《Henry...》parla in modo spiccatamente calmo e controllato.

Li osservo silenziosamente, per riuscire a venirne a capo.

《Non osare parlarmi. Mi hai privato di tutto!》urla arrabbiato.

Mi avvicino e poggio una mano sulla spalla, ma la ritraggo istintivamente.

Ho paura che perda il controllo.

《Perché parli con questo essere?》Mi domanda Henry.

《Non parlarmi con questo tono. Mi sono presa io cura di te.》mormora Geleya.

《Dopo che mi hai privato di memoria e famiglia.》

《Io ti ho liberato da loro, ti ho salvato! 》

《Non sai cosa significa libertà! 》

Continuo a guardarli.

Geleya sembra incapace di far qualcosa.

Le parole sembrano procurarle dolore, e può solo restarne vittima e partecipare al processo senza avere il minimo controllo.

《Vuoi sapere la verità su tuo fratello?》dice rivolgendosi a me.

《Dopo che tuo padre ha preferito la sua famiglia a me, la mia ragione si è oscurata dietro la rabbia. Volevo fargliela pagare, e quale miglior modo se non quello di prendergli l'unica cosa a lui cara?》

《Cosa?》

Guardo entrambi interdetta.

Del dolore inizia a crescere e mi si annoda dentro contorcenendosi col corpo e la mente in preda alla tensione.

Un dolore, dunque ,che aumenta quanto più mi rifiuto di accettare la verità.

《Non è possibile. 》interviene Henry.

La verità comincia a filtrare, ma intanto l'angustia aumenta perché non voglio che questa verità sia vera.

《Come? Come?? Com'è possibile? 》

La nausea mi sconvolge le viscere minacciando fino alla testa e sembra che questa si stia spaccano in due parti.

《Ho rubato i vostri ricordi. 》Risponde ai nostri pensieri.

《Sei solo una fottuta stronza. 》ringhia Henry.

È vero ciò che si dice.

C'è una storia dietro ogni persona.

C'è una ragione per cui loro sono ciò che sono.

Loro sono diventati così, ma non perché lo volevano.

Qualcosa nel passato li ha resi tali.

Esce infuriato.

《So che ho sbagliato. Me ne rendo conto.》mormora.

Mi giro ad osservarla.

Piange.

Si lascia scivolare sul piccolo materasso, chiudendosi a mo' di scudo.

Inizia a piangere e a singhiozzare.

Credo che siano passati pochi istanti prima che riesce di nuovo a brontolare.

《Ero così innamorata. Io lamavo. Mi capisci?》

Mi passo una mano sulla fronte disperatamente.

《Questo non è amore. 》il tono di voce sembra troppo severo date le circostanze.

《Tu hai rovinato una famiglia!》incalzo.

Ma a quanto pare fa effetto.

Si asciuga le lacrime e riprende almeno in parte il controllo.

Inizia a fissarmi più intensamente.

Tutta la situazione è così irreale.

《Perderlo è stato terribile. L'amore è l'unico sentimento che può comandare i pensieri; il dolore è quello che ci costringe a reagire.》

La guardo di sottecchi.

《Mi pentiró a vita per ciò che ho fatto, ma non cambierò mai la mia idea. 》

Le mie mani iniziano a tremare e non riesco più a pensare con lucidità.

《Tu sei il male peggiore. Tu che mi hai dato e portato via l'unica cosa che di più cara avevo. Dovrai morire affogata con il tuo stesso sangue, mentre il tuo caro ragazzo rimane fermo a guardarti. 》minaccia.

A questo punto la rabbia prende il sopravvento.

Una nuova determinazione si fa strada dentro di me.

Mi concentro sulla trave di legno, che fa da sostegno.

Devo romperla.

Immagino di spaccare la trave proprio in mezzo, di romperla in mille schegge.

Il suo sguardo vacilla dalla trave e me.

Scaglio tutta la mia frustazione e raccolgo ogni briciola di energia e la dirigo verso l'asse di legno.

Sento un lieve cigolio e infine la vedo spezzarsi e finire sul suolo.

Per mia sfortuna Geleya è stata più svelta, e adesso si ritrova in un angolo con gli occhi sgranati.

《Non osare dirmi chi è il vero male.》chiarisco.

Dalla porta sbucano due uomini, più precisamente le due guardie di prima.

《Cosa sta succedendo?》

《Cosa ci fai tu qui? Non è permesso far entrare nessuno!》

Uno di loro va in soccorso della prigioniera.

Mentre l'altro, Jason, viene verso di me.

Mi prende per un braccio e mi trascina fuori.

《Cosa è successo? 》Mi domanda stranamente preoccupato.

《Una trave si è spezzata.》dico freddamente, senza alcun timore.

Mi stacco dalla presa e mi allontano furibonda da quella topaia.

La uccideró, mi dico coi pugni stretti.

Angolo nostro 🎀
Cosa ne pensate di questa rivelazione?
Vi sembra intigrante e piacevole?

-Mary 🍭

Nashell: La Rinascita (#2)Where stories live. Discover now