capitolo 33

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Alysia

Accarezzo fiori gialli e prati come velluto, con sguardo sognante.

Vorrei correre e sdraiarmi nel verde fresco che riposa cullarmi sulle onde del vento.

Respiro l'aria fresca della sera. Respiro la squallida solitudine notturna. Lo sguardo vaga sulle ondose colline più scure del cielo.

Mi sento abbracciare, la sua figura incollata alla mia schiena.

《Amor mio.》sussurro.

《Hai un buon profumo.》bisbiglia all'orecchio.

Mi lascio toccare e imprigionare dal desiderio.

《Oh.. Dominic.》

《Mia adorata moglie, permettimi di soddisfare i tuoi bisogni.》

Lo vedo ansimare e guardarmi con inaudita passione da ridurre in brandelli ogni fibra del mio corpo.

《Sai che non posso. È quasi il tramonto e devo prepare la cena.》

《Non mi importa della cena, se posso avere te.》

Con naturalezza accenno un sorriso malizioso mentre gli stringo la mano.

《Prova a prendermi.》

L'erba alta mi solletica i polpacci.

Corro il più veloce possibile, ma riesce a raggiungermi.

Mi lancio completamente sopra di lui, cadiamo a terra tra le nostre risate.

《Alysia, non mi lasciare mai.》

Porto la mano di lui sul mio viso, premo il palmo sulla guancia e il calore di quella carne si spande sulla pelle.

《La nostra unione sarà forte e immacolata. Io ho donato una parte di me e in cambio ho ricevuto una parte di te. Non proverò mai a lasciarti. Ormai sei mio.》

Mi bacia sulla fronte. Io chiudo gli occhi e mi concentro sul bacio per non dimenticarlo.

《Eternamente mia.》

《Eternamente mio.》

Rimango ad ammirarlo innamorata.

Egli è un ragazzo dai capelli non tanto lunghi, ma sempre scompigliati; un po' come quando ci si sveglia e non si ha voglia di sistemarsi. Sono castani, un castano non chiaro, ma nemmeno tanto scuro, che al sole riescono ad avere dei bellissimi riflessi di tonalità da far impazzire chiunque.

Gli occhi non sono tanto grandi, ma profondi, come quelli di una persona di cui non si conosce il passato, i quali hanno tanto da raccontare e quel verde scuro non fa altro che approfondire la curiosità.

《Dobbiamo andare.》

Gli porgo la mano. Osservo lo splendente anello di zaffiro che porto al dito. È il mio anello nuziale.

È stato il giorno più bello che ogni damigella desideri.

L'abito, cucito dalla mia adorata madre, è splendente ma allo stesso tempo non eccessivo.

Uno strascico lungo e candido che dà un tocco prezioso e romantico all'abito, da vera principessa.

La scollatura, non troppo profonda, lascia le spalle scoperte ma coperte solo da una sottile spallina.

Gli occhi di Dominic ardevano alla mia vista.

Ma la cerimonia non è stata speciale solo per quello, lo è stato per quello che è avvenuto.

Nashell: La Rinascita (#2)Where stories live. Discover now