capitolo 5

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Una casa in fiamma, un'altra con finestre rotte e specchi che circondano l'intero giardino, due morti e una decina di feriti.

Tutto questo fatto da tre demoni.

Cosa capiterà quando ne saranno sempre di più?

Continuo a guardarmi intorno e vedo la paura negli occhi di quella povera gente.

Persone all'oscuro di tutto, ignare da ciò che li circonda.

《Non erano umani!》 Urla una signora.

La riconosco.

È la signora del bancone della frutta.

《Ho visto i suoi occhi. Erano neri come la pece!》Continua.

《Dovremmo dirlo?》domando sottovoce.

《Fai parlare me.》 Interviene zia Lexa.

《Signori posso avere la vostra attenzione?》alza la voce per farsi sentire.

Tutto si girano verso di lei e i loro occhi saettano da me, Matt e infine di nuovo alla zia.

《È vero! Non erano umani. 》 Grida.

《Penserete che siano pazzi, ma sono ben più. Si chiamano "Mortem" e sono demoni.》 Pronuncia l'ultima parola con più aggressione.

《Non esistono!》 Sentiamo.

《Esistono!》 Continua ad urlare la zia.

《Spero davvero che capirete e che vi fidiate delle mie parole. Ho bisogno che voi crediate a ciò che dico. Insomma, basta guardarvi intorno. Tutto questo non può essere fatto da semplici umani. 》

《E adesso dove sono?》chiede impaurita una ragazzina.

《Non ci sono più. Ho bisogno che tutti voi impariate a conoscere la loro potenza e il loro modo di dimostrarlo. Ho bisogno che mi ascoltiate nitidamente, perché da oggi vivremo nel terrore.》

《Ne arriveranno altri?》chiedono

Tutti pendono dalle sue labbra.

Non la credono pazza, sanno che ha ragione.

《Si! Ed è per questo che dovete essere sempre pronti e vigili. Non posso chiedervi molto a parte di essere prudenti e se volete un aiuto non esitate a cercarmi. Vi aiuterò in qualunque modo.》continua.

《Come fai a sapere tutte queste cose?》urla un uomo.

《Molta gente non crede alla magia, ai riti e leggende perché le ritengono solo delle fantasie. Io no! Io ci credo e dovreste farlo anche voi.》conclude.

Una delle illusioni più grandi e più pericolose della cosiddetta civiltà del benessere è quella che, per vivere, basti assicurarsi i mezzi materiali a ciò necessari; e, poi, lanciarsi all'inseguimento di ogni desiderio, di ogni capriccio, di ogni fantasia.

Poi tutto viene distrutto improvvisamente.

Dunque la civiltà si sente confusa, persa e sotto una cupola.

Ammettere a sé stessi che quello che si ha intorno non è ciò che vogliono davvero è una delle imprese più forzate e coraggiose.

La vita di sé stessi e di quelli che si amano è la miglior soddisfazione e pensiero del confronto.

Nulla conta più della vita.

《Ricordo che la mamma mi raccontava questa storia, dei demoni, prima di andare a dormire. La trovavo una storia diversa, interessante, ma adesso non voglio che sia reale. Questi demoni ci uccideranno tutti, vero?》mi domanda una ragazzina con voce rotta dal pianto.

Nashell: La Rinascita (#2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora