Nostalgia di te

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Pov Shirayuki

I primi raggi del sole mattutino penetrarono dalla finestra rimasta aperta, andando a colpire le palpebre ancora chiuse della ragazza dai capelli rossi, che venne strappata via dal suo sonno e trasportata di nuovo nel mondo reale.

"Mmmm" si lamentò Shirayuki schiudendo lentamente le palpebre per abituarsi all'improvvisa e forte luce.

Ancora una notte non aveva fatto in tempo a raggiungere il suo letto, ma si era addormentata seduta alla sua scrivania, poggiando la testa sull'erbario che aveva davanti, su cui stava scrivendo con un'elegante calligrafia tutte le proprietà dell'erba gatta.

Si sentiva la schiena a pezzi, ormai erano giorni che le sue membra non si adagiavano su un materasso morbido o su qualcosa che ci assomigliasse. Non si era mai presa nemmeno una pausa dal duro lavoro di erborista di corte.

Ma quello era anche l'unico modo per tenere la mente occupata e non pensare a Zen. Erano ormai due settimane che era partito in compagnia di Mitsuhide senza darle una spiegazione, e perfino Kiki e Obi, che erano rimasti al castello con lei, si rifiutavano di farlo.

Lei aveva provato a convincersi che doveva per forza trattarsi di un importante affare di stato perché il principe mantenesse il segreto persino con lei, ma nonostante tutto non riusciva a darsi pace.

Che Zen fosse troppo occupato per continuare a stare con lei?

Scacciò quel pensiero con un gesto della mano e si stiracchiò, preparandosi mentalmente per un'altra lunga giornata piena di impegni.

Ciò nonostante il pensiero del suo principe non l'abbandonava e parecchie volte la ragazza si trovò a fissare il vuoto.

"A cosa pensi, Ojou-san?" domandò all'improvviso una voce familiare.

Sentendosi improvvisamente chiamare, Shirayuki scattò in piedi, ma la stanza era deserta.

"Da questa parte" continuò la voce.

La rossa si voltò. Fuori dalla finestra lasciata aperta, appollaiato sul ramo del ciliegio lì fuori, stava sorridente la sua guardia del corpo.

"Obi!"esclamò Shirayuki per metà sorpresa e per metà contenta di vedere una faccia amica.

Il ragazzo afferrò il ramo con entrambe le mani e dopo essersi dondolato qualche secondo per darsi la spinta spiccò un balzo degno di un'acrobata e atterrò in ginocchio sul pavimento della stanza di fronte alla giovane; la mano sul petto in segno di riverenza.

Shirayuki ridacchiò vedendolo in quella posizione e si chinò per poterlo fissare negli occhi: "Quante volte ti devo ripetere che non è necessaria tutta questa formalità? Non sei uno schiavo."

"Per te, signorina, questo ed altro. Il capo mi ha affidato la tua sicurezza e io ho a cuore i miei compiti" rispose lui alzando lo sguardo e incrociando gli occhi verdi della ragazza, che di rimando gli sorrise dolcemente.

"Obi" cominciò Shirayuki diventando improvvisamente cupa. "Tu non mi mentiresti mai, vero? Non mi nasconderesti mai niente, sbaglio?"

I suoi occhi sembravano così tristi che per un attimo Obi vacillò; non era sicuro dove volesse andare a parare con quelle domande, ma una cosa era certa: lui non era mai stato bravo a mantenere i segreti. Finché si trattava di dare la caccia a banditi e criminali era efficiente come pochi, ma gli intrighi e le verità nascoste non facevano per lui.

E, dannazione, questo Shirayuki lo sapeva. Perché effettivamente, qualcosa le stava nascondendo e Kiki e Mitsuhide erano gli unici a saperlo oltre a lui; ma non si aspettava che lei se ne accorgesse così presto.

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