La proposta

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I cuori dei due giovani battevano all'impazzata mentre con lo sguardo si accarezzavano a vicenda, imprimendosi di nuovo i lineamenti dell'altro nella mente

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I cuori dei due giovani battevano all'impazzata mentre con lo sguardo si accarezzavano a vicenda, imprimendosi di nuovo i lineamenti dell'altro nella mente.
"Sei ancora più bella di quando sono partito" disse Zen piantando i suoi occhi cristallini in quelli smeraldo della ragazza che a quel complimento li abbassò per nascondere il rossore che le stava imporporando le guance.
"Grazie"mormorò sistemandosi una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio. "Anche tu ... Cioè, ti trovo bene."
Zen sorrise, si sarebbe mai allentato quel lieve imbarazzo che c'era tra loro?
Era arrivato il momento, il momento di aprirle il suo cuore e farle quella domanda che per molto, anzi troppo, tempo era stata solo un'incognita nella sua mente.
Non importava se l'avesse rifiutato, ma lei doveva assolutamente sapere quali erano le sue intenzioni.
Senza che lei se ne accorgesse infilò la mano nella tasca del mantello e ne estrasse una piccola scatolina di raso blu, che nascose dietro la schiena, prima di prendere una mano dell'amata e inginocchiarsi davanti a lei.
"Shirayuki" disse dopo aver preso un profondo respiro mentre la ragazza lo osservava stupita. "Io ti amo e tu lo sai, e so che per te è lo stesso, altrimenti non avrei mai preso questa decisione. La verità è che ... non sono partito per un viaggio diplomatico. Sono andato da tuo padre."
"Mio padre" ripeté Shirayuki scioccata. "Perché? Come sta lui?"
"Sta bene, ti abbraccia" rispose Zen cercando di riprendere il filo del discorso. "Il fatto è che sono andato a chiedergli il permesso per fare una cosa."
"Non capisco" continuò la ragazza.
"Shirayuki, non riesco più a immaginare la mia vita senza di te e quindi ti chiedo se vuoi diventare mia moglie" concluse tutto ad un fiato, aprendo la piccola scatolina e mostrando un raffinato anello d'oro con un rubino incastonato nel centro, dello stesso colore dei capelli di Shirayuki.
Quest'ultima fissava il gioiello a bocca aperta, mentre la sua mano tremava leggermente in quella di Zen. Non riusciva a spiccicare parola; il cuore le batteva così forte che minacciava di uscirle dal petto.

  Anche il cuore di Zen batteva forte: d'amore ma anche di preoccupazione; perché non rispondeva? Non era forse pronta? Lui aveva agito troppo d'impulso?"Ecco

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  Anche il cuore di Zen batteva forte: d'amore ma anche di preoccupazione; perché non rispondeva? Non era forse pronta? Lui aveva agito troppo d'impulso?
"Ecco ... se credi sia troppo presto io ..." mormorò il giovane arrossendo.
"No! No!" esclamò lei stringendogli ancora di più la mano. "Cioè ... Sì Zen voglio sposarti!" esclamò con lacrime di gioia che iniziavano a rigarle le guance. Zen, al culmine della felicità, le infilò l'anello al dito, poi si alzò appena in tempo perché Shirayuki gli gettò le braccia al collo.
Ora potevano finalmente coronare il suo sogno d'amore, sarebbero diventati marito e moglie.
I due giovani avvicinarono i loro visi lentamente, i nasi si sfioravano e gli occhi rimanevano fissi in quelli dell'altro finché entrambi non schiusero e unirono le labbra in un dolce bacio per sigillare quella promessa.  

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